Acqua, farina e tradizione. Parte dalla collaborazione tra l’International Traditional Knowledge Institute, US Chapter (Itki US) e Fabriano Città Creativa Unesco di Crafts & Folk Art l’invito a tutti i panettieri d’Italia a presentare, spiegare e raccontare in rete la magia della realizzazione del pane, anzi dei pani, secondo le più antiche e apprezzate modalità della tradizione locale. Tante ricette, certo, ma inserite nella storia del territorio e delle sue radici. Una proposta particolarmente significativa in un periodo che vede una generale, anche se obbligata, riscoperta del gusto del cibo fatto in casa.
Con questo obiettivo la Città Creativa Unesco di Fabriano ha deciso di sposare l’iniziativa dell’Itki US per la realizzazione di un’edizione speciale del progetto “Breads of the Creative Cities” e di chiedere ai panettieri italiani di mostrare con un video come preparare il pane tipico della cultura e della tradizione locale.
In tutto il mondo, e in modo particolare nel nostro Paese, non soltanto la tavola, ma anche la cucina e tutte le fasi di preparazione del cibo rappresentano un momento di aggregazione familiare e sociale. “Breads of the Creative Cities – Panettieri d’Italia” vuole dunque invitare le famiglie italiane a riscoprire e ad apprezzare i sapori tradizionali degli alimenti fatti in casa, a cominciare dagli ingredienti più semplici e antichi: farina ed acqua. Un modo per far conoscere a grandi e piccini tutto ciò che di bello e di unico c’è nelle tradizioni di ciascuna comunità.
I panettieri italiani saranno così portatori di un messaggio di amicizia e di condivisione, mostrando, passo dopo passo, attraverso dei brevi video, la preparazione di un pane tradizionale e rappresentativo della loro città.
Ogni settimana attraverso i canali Facebook di Itki US e Fabriano Città Creativa Unesco saranno pubblicati i video dei panettieri che hanno aderito all’iniziativa. Tutti i video, il materiale fotografico e la ricetta del pane saranno poi raccolti nella Piattaforma “Creative Knowledge Platform”, gestita e sviluppata da un team dedicato della società Tech Gap Italia – TRusTTM Team, e resi disponibili all’interno di un’unica sezione dedicata ai “Panettieri d’Italia”.
Il progetto ha preso il via in Italia la prima settimana di aprile con dirette facebook dei panettieri delle città di Alba (Enrico Giacosa), Carrara (Francesco Carusi) e Fabriano (Gabriele Mancini), suscitando, in pochissimo tempo, un grande interesse non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, come dimostrato dalle risposte delle città di Paducah (US), San Cristobal de Las Casas (Messico), Duran (Ecuador), che vogliono riproporne il modello sul proprio territorio. È stata proprio la Città Creativa Unesco di Fabriano a presentarlo al Segretariato Unesco di Parigi, partecipando alla call “Unesco’s initiatives in response to Covid-19”. Una conferma del ruolo e dell’importanza di Fabriano: una tra le prime città italiane designate Città Creativa Unesco nel 2013 e che negli anni si è mostrata fra le più attive e propositive nel Network, tanto da farne un “ambasciatore” ideale per promuovere la partecipazione all’iniziativa anche delle altre città della rete.
Proprio la Città Creativa Unesco di Fabriano ha da sempre fortemente creduto nel progetto “Breads of the Creative Cities”, citandolo tra le proposte più rilevanti per il Network UNESCO durante il XII Annual Meeting delle Città Creative Unesco a Cracovia (nel 2018), quando Fabriano ricopriva il ruolo di coordinatore del Cluster di Crafts & Folk Art, e dedicandogli presso il Museo della Carta di Fabriano un’intera giornata di presentazioni e tavole rotonde nel 2019 in occasione del XIII Annual Meeting delle Città Creative Unesco.
Del resto, come ci ricorda Giuseppe Biagini di ITKI US, «il “pane”, inteso come un cibo culturalmente significativo di una comunità, fatto da farina ed acqua, rappresenta l’unione degli uomini, pur nel rispetto delle diversità di ciascuna cultura, un simbolo di generosità e di condivisione. Nessun cibo è più adatto a rappresentare l’unione di tutti gli uomini del mondo verso l’obiettivo comune di uscire da questa pandemia tutti assieme».