#ReFundingEuropeL’appello per non diminuire i fondi per Erasmus, Europa creativa e Corpo europeo di solidarietà

Nel nuovo budget comunitario ci saranno oltre 6 miliardi di euro in meno per i programmi che sostengono la libera mobilità per giovani, studio, ricerca e associazionismo. Per questo la Fondazione Erasmo ha lanciato una petizione aperta a tutti

Fondazione Erasmo

La Fondazione Erasmo promuove una petizione aperta a tutti per chiedere che “Erasmus”, “Europa Creativa” e “Corpo Europeo di Solidarietà”, tre importanti programmi UE che mettono al centro i giovani, non vengano penalizzati nella prossima programmazione 2021/2027.

Il piano NextGenerationEu presentato con grande eco dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, è ambizioso ed è stato molto apprezzato da analisti ed esperti. Però segna un passo indietro rispetto al sostegno della libera mobilità per giovani, studio, ricerca e associazionismo.

Rispetto alla bozza del 2018 – formulata dalla stessa Commissione – le proposte per i programmi indicati subiscono una contrazione: 5,4 miliardi di euro in meno per “Erasmus” (la proposta fissa il finanziamento del programma a 24,6 miliardi di euro rispetto ai 30 preventivati due anni fa); 330 milioni di euro in meno per “Europa Creativa” (la proposta fissa il finanziamento a 1,52 miliardi di euro rispetto a 1,85 del 2018); 365 milioni di euro in meno per il “Corpo di Solidarietà Europeo” (la proposta fissa il finanziamento a 895 milioni di euro rispetto al 1,26 miliardi di euro del 2018).

Eppure questi programmi hanno funzionato finora benissimo. I vari report dell’Unione europea di fine progetto testimoniano che il 100% delle risorse impegnate è stato speso e rendicontato. E soprattutto descrivono “Erasmus+” come una delle storie di successo dell’Europa tanto che da più parti, anche nel recente passato, si era proposto di renderlo obbligatorio per i giovani europei.

Non si tratta solo dell’aspetto economico: il punto è non fare neanche un passo indietro rispetto al sostegno della libera mobilità per persone e competenze e la valorizzazione del capitale umano.  Questi sono elementi che qualificano l’Unione sin dalla sua nascita.

Giovani, studenti, università, enti, Comuni, insegnanti, associazioni (tutte realtà che ne traggono direttamente un beneficio economico e di crescita culturale, sociale, relazionale e, con loro, anche le comunità e le realtà in cui si trovano) sono i soggetti a cui questi tre programmi si rivolgono generando cittadinanza europea; crescita solidale tra culture diverse; investimento sul talento;  identificazione valoriale su larga scala.

La bozza della Commissione, a oggi, rischia di limitare tutto ciò. Anche se l’Europa in questo momento sta affrontando la pandemia, col vaccino o con la cura il pericolo sanitario verrà superato e non c’è alcun motivo per limitare risorse importanti per giovani, istruzione e mobilità. Per questi motivi Erasmo promuove una petizione aperta a tutti, per dare un contributo positivo al dibattito che coinvolgerà il Parlamento Europeo e le altre Istituzioni nella definizione del nuovo quadro finanziario dell’Unione.

Istruzione, formazione, cultura sono una scommessa che non è affidata al caso ma alla cifra di impegno che le istituzioni ci mettono, in questo caso anche alla cifra di risorse che si investono.

I giovani sono la categoria più colpita dalla crisi pandemica, “Erasmus”, “Europa Creativa” e “Corpo Europeo di Solidarietà” sono strumenti che realizzano un investimento sulle persone determinando che lo spazio europeo sia tra i più istruiti e ricchi del pianeta: allargare la loro forza di impatto è quello che serve, non diminuirla.

Tagliare i fondi al programma “Erasmus”, che non comprende solo la famosissima mobilità per studenti, ma anche attività rivolte a lavoratori, giovani, associazioni e all’educazione non formale, è un punto debole della proposta della Commissione che invece vuol parlare al futuro. Le dichiarazioni con cui von der Leyen ha fatto riferimento all’importanza delle nuove generazioni, non trovano corrispondenza in questa scelta. #NextGenerationEU è un piano positivo ed ambizioso, allora perché limitare l’investimento su parte rilevante del futuro? “Engage, Connect, Empower”, perché tradire le tre parole chiave della European Youth Strategy 2019/2027?

Sottoscrivendo questo appello, chiediamo che:

– il Parlamento Europeo riporti il budget complessivo dei tre programmi UE alla proposta del  2018
– Commissione Europea e Consiglio Europeo accettino la proposta, contribuendo ad un accordo sulla nuova programmazione UE 2021/2027
– I fondi ripristinati sui tre programmi siano destinati a progetti speciali che sviluppino iniziative utili ad affrontare eventuali, nuovi momenti di crisi sociali
– Le Istituzioni europee sostengano programmi e politiche pubbliche che promuovano la libera mobilità per persone, merci, competenze come elemento qualificante dell’UE – le Istituzioni europee sostengano tutte le iniziative pubbliche e private finalizzate a formazione e valorizzazione del capitale umano, in particolare quello giovanile.

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