Anziché guardare alla buona notizia, ci si perde nei dettagli. La Paramount Picture ha acquistato i diritti per un nuovo film storico su Cleopatra, la celebre regina egizia. Sarà una produzione al femminile, con Patty Jenkins alla regia (“Wonder Woman”) e Laeta Kalogridis (“Shutter Island”) alla sceneggiatura. In sé è un piccolo evento: l’ultimo film su questo personaggio risale al 1963, con Elizabeth Taylor protagonista.
Stavolta, dopo una serie di pitch fatti su Zoom per ragioni di sicurezza, la decisione è caduta sull’israeliana Gal Gadot. Conosce già la regista, hanno lavorato insieme in “Wonder Woman”, è dotata di un piglio fiero e ottime doti di recitazione. Ha insomma tutte le classiche carte in regola per il ruolo. Ma per qualcuno non va bene a causa di due difetti imperdonabili: è bianca e, soprattutto, israeliana.
L’intervento più pesante è stato della ex giornalista di Russia Today (ex, perché ha dovuto lasciare il network dopo aver fatto apprezzamenti ai gulag di Stalin, per capire il personaggio) che si è domandata «quale idiota di Hollywood ha pensato che fosse una buona idea scegliere una attrice israeliana per fare Cleopatra (una insipida anche) invece di una splendida attrice araba come Nadine Njeim?. Vergogna, Gal Gadot. Il tuo Paese ruba la terra agli arabi e tu stai rubando loro ruoli nei film».
Which Hollywood dumbass thought it would be a good idea to cast an Israeli actress as Cleopatra (a very bland looking one) instead of a stunning Arab actress like Nadine Njeim?
And shame on you, Gal Gadot. Your country steals Arab land & you’re stealing their movie roles… smh. https://t.co/GY5tYEcl4K pic.twitter.com/JcrnM1RUQq
— sameera khan (@SameeraKhan) October 11, 2020
Anche altri hanno denunciato la «mancanza di rispetto», la vergogna di vedere «attori bianchi e israeliani che interpretano faraoni e ruoli arabi», perché non dare la parte «a qualcuno di sangue nordafricano?»
Il livello è questo, un incrocio tra cultura woke andata a male e antisemitismo puro e semplice.
Senza entrare nel merito della diatriba della necessaria corrispondenza tra l’etnia del personaggio e quella dell’attore (cosa che ha registrato critiche feroci, di senso opposto, quando furono scelti attori neri per interpretare personaggi considerati bianchi, come Achille o con più esattezza, Machiavelli), basterà notare che Cleopatra, almeno da un punto di vista storico, era di origine greca, anzi macedone. Discendeva dai Tolomei, i regnanti che si erano installati dopo la conquista dell’Egitto di Alessandro Magno.
Certo, già nell’antichità erano stati sollevati dubbi su chi fosse la madre – alcuni pensavano a una del popolo, una serva, ma con ogni probabilità si trattava di Cleopatra Trifèna. Per cui no, non era nera o, ci mancherebbe, di stirpe araba. Ma l’etnia o il colore della pelle sono, in realtà, un pretesto, di fatto una questione di minima importanza (anche se conoscere la storia aiuterebbe, in generale). La sua vera colpa è essere israeliana – colonizzatrice e violenta.
Sul punto si può solo allargare le braccia: cosa si risponde ai razzisti? Piuttosto meglio far notare che lei, con molto più stile, ha sorvolato sulla questione. Dal suo account si è limitata ad annunciare l’arrivo del film condividendo il suo entusiasmo per il nuovo progetto, che racconterà la storia da un punto di vista femminile.
As you might have heard I teamed up with @PattyJenks and @LKalogridis to bring the story of Cleopatra, Queen of Egypt, to the big screen in a way she’s never been seen before. To tell her story for the first time through women's eyes, both behind and in front of the camera. pic.twitter.com/k5eyTIfzjB
— Gal Gadot (@GalGadot) October 12, 2020
Insomma, poteva essere una buona notizia, sono riusciti a rovinare anche questo.