#46Biden ha vinto la Pennsylvania: è presidente

Il candidato democratico ha ottenuto finora 253 grandi elettori, il presidente uscente invece 213. Per vincere ne servono 270. L’ex vicepresidente è a un passo dalla Casa Bianca, ma Trump parla in modo grottesco di voti «legali», i suoi, e «illegali», quelli contro

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Il live blog de Linkiesta dedicato alle elezioni americane. Vi aggiorneremo minuto per minuto sul conteggio dei voti per decidere il prossimo presidente degli Stati Uniti. Il risultato è incerto perché pesa molto il voto anticipato via posta che in molti Stati sarà scrutinato una volta chiusi tutti i seggi. Sotto agli aggiornamenti troverete una agile guida di domande e risposte per orientarvi nella maratona elettorale notturna.

18.00 Joe Biden è il nuovo presidente degli Stati Uniti
La Pennsylvania è lo Stato decisivo per la vittoria elettorale: Joe Biden conquista la vittoria nello Stato chiave che metteva in palio il maggior numero di grandi elettori (20) e diventa il 46esimo presidente degli Stati Uniti.

17.00 Non dimentichiamoci dell’Alaska
L’attenzione di tutti è concentrata sui cinque Stati chiave che decideranno chi sarà il prossimo presidente: sono Pennsylvania, North Carolina, Georgia, Arizona e Nevada. Biden è in vantaggio in quattro di questi cinque Stati e se dovesse mantenere questo margine di distanza da Trump fino alla fine dello spoglio otterrebbe una vittoria larghissima in termini di grandi elettori: supererebbe abbondantemente quota 300.

Ma in realtà è tutto incerto anche in Alaska, che mette in palio solo 3 grandi elettori e difficilmente sarà decisiva ai fini della vittoria finale di uno dei due candidati. Ma la particolarità dell’Alaska è che fin qui ha scrutinato poco più della metà delle schede, il 56 per cento. Non c’è dubbio su chi prenderà i tre voti elettorali dello stato – il presidente Trump è in testa e lo stato ha votato per un repubblicano in ogni elezione presidenziale dal 1964.

Il New York Times ha spiegato cosa sta rallentando lo scrutinio dei voti: «Due fattori sembrano essere responsabili: la scadenza tardiva indicata dallo Stato per l’invio delle schede via posta e un lento processo di sicurezza volto a garantire che gli elettori non votino due volte». Infatti l’Alaska consente alla maggior parte degli elettori di votare a distanza fino a 10 giorni dopo l’Election Day, a condizione che le schede siano timbrate entro il giorno delle elezioni.

16.30 Twitter ha segnalato i tweet di Trump come potenzialmente fuorvianti
Come tutte le mattine Trump si è svegliato e ha iniziato a twittare, ancora una volta il suo bersaglio erano dei presunti brogli elettorali, soprattutto in Pennsylvania (ddove un’eventuale sconfitta chiuderebbe la partita elettorale). Le sue affermazioni sono infondate, non motivate: per questo motivo lo staff di Twitter ha contrassegnato i suoi messaggi come controversi e potenzialmente fuorvianti.

15.50 Più passa il tempo, più si contano le schede e più sembra vicina la vittoria del candidato democratico
Il trend delle ultime 48 ore prosegue anche al quinto giorno di scrutinio: il candidato democratico Joe Biden è sempre più vicino alla vittoria elettorale. È in vantaggio in quattro Stati chiave – Arizona, Nevada, Pennsylvania, Georgia – e il margine che lo separa da Donald Trump è sempre più ampio. Soprattutto in Pennsylvania, dove dopo aver completato la rimonta e il sorpasso nel corso della giornata di ieri, lo scrutinio delle schede elettorali arrivate via posta ha portato Joe Biden in vantaggio di quasi 29mila voti con il 96 per cento dei voti scrutinati. Se Biden dovesse vincere in Pennsylvania la partita sarebbe chiusa: supererebbe la quota di 270 grandi elettori (al momento è a 253, la Pennsylvania da sola ne mette in palio 20) necessaria per la Casa Bianca.

15.30 La commissione elettorale dice che non c’è nessuna prova di brogli
Ellen Weintraub, membro della Commissione federale elettorale ha voluto rimarcare che fino ad ora non è emersa alcuna prova di brogli o voti illegali. «Ci sono state pochissime lamentale o denunce, nessuna suffragata da prove», ha spiegato Weintraub alla Cnn.

10.00 Il leader dei repubblicani al Senato Mitch McConnell ha detto che se Biden vincerà le presidenziali ci sarà una transizione pacifica del potere
«Abbiamo avuto transizioni pacifiche del potere dal 1792, ogni quattro anni siamo passati a una nuova amministrazione», ha detto McConnell rispondendo alle domande dei giornalisti nel Kentucky, lo Stato che rappresenta al senato. La risposta è importante perchéTrump ha parlato apertamente di brogli elettorali promettendo di ricorrere in sede giudiziaria. McConnell è l’esponente del Partito Repubblicano più importante dopo Trump che dovrà dialogare molto con il futuro presidente. Non a caso gli addetti ai lavori parlano già della nuova power couple di Washington. Al netto della polarizzazione politica Biden e McConnell si conoscono da decenni e durante l’amministrazione Obama, quando Biden era vicepresidente, hanno collaborato molto insieme.

07.30 Il capo di stato maggiore della Casa Bianca Mark Meadows e altri 4 membti dello staff sono risultati positivi al coronavirus.
Lo riferiscono i media statunitensi, tra cui The Hill. Meadows era tra i 250 invitati alla festa di Trump la notte delle elezioni

Appena dieci minuti prima di questo tweet aveva postato un articolo di Breitbart news che alludeva a un presunto guasto tecnico al software per il voto utilizzato nelle contee della Georgia, che sarebbe lo stesso di quelle del Michigan (altro Stato chiave, già assegnato a Joe Biden).

05.00 Il discorso di Biden agli Stati Uniti: «Vinceremo questa battaglia, la politica non fomenti i conflitti».
Arrivato ormai a un passo dalla vittoria, il candidato democratico Joe Biden si è rivolto alla nazione dal Delaware durante il corso della notte. «Vinceremo questa battaglia, ancora 24 ore e potremo dirlo. Abbiamo 74 milioni di voti, quattro milioni in più di Donald Trump. Mai, nella storia delle elezioni americane, si è raggiunto un risultato del genere. E dopo 24 anni vinceremo in Arizona, dopo 28 anni in Georgia. Restiamo calmi, pazienti. Da 240 anni regna la democrazia in questo Paese, farò tutto quello che serve perché la storia, la nostra storia possa continuare», ha detto Biden.

22.20 Il Segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger: «Il riconteggio dei voti è probabile».
Il testa a testa fra Donald Trump e Joe Biden in Georgia non è ancora concluso. E potrebbe prolungarsi ulteriormente se il margine di vantaggio di Joe Biden, attualmente di oltre 1.500 voti, non dovesse aumentare. Lo ha detto il Segretario di Stato Brad Raffensperger: «Con una differenza di poche migliaia di voti è probabile che ci sarà un riconteggio». Poi ha aggiunto che «tutte le persone che stanno lavorando ai voti nelle singole contee al momento sono concentrate per far sì che ogni singolo voto valido sia contato e registrato accuratamente».

21.15 L’establishment del Partito Repubblicano iniziano a prendere le distanze da Trump
I leader del Grand Old Party hanno invitato il presidente uscente e il suo staff a fornire un chiaro esempio di frode elettorale e non limitarsi a dichiarazioni vaghe. La Cnn scrive: «I repubblicani sono preoccupati dalle possibili conseguenze degli attacchi senza costrutto del presidente contro una delle pietre angolari della democrazia statunitense, soprattutto in prospettiva di due mesi politicamente molto tesi per il potenziale ricalcolo dei voti in Georgia che potrebbe decidere la maggioranza in Senato. Quindi esortano Trump a citare un caso specifico di scorrettezza sul voto o di accettare la volontà del popolo americano».

19.15 A Philadelphia mancano 40mila voti da scrutinare, Biden è avanti di circa 13mila voti in Pennsylvania.
I funzionari della città di Philadelphia hanno spiegato che le ultime schede da esaminare sono di tre tipologie: quelle che necessitano revisione, i provisional ballot, e le schede dei militari di stanza all’estero. Per contarle tutte e analizzarle potrebbero volerci diversi giorni

18.45 «Gli ultimi aggiornamenti dalla Pennsylvania segnano un trend probabilmente decisivo a questo punto», dice John King della Cnn.
La contea di Bucks, Pennsylvania, ha fornito i dati su altri 2.617 voti, come riportato dalla Cnn. «Joe Biden ha raccolto 1.732 preferenze, il 66 per cento, mentre Trump solo 853», spiega l’emittente. Circa 20mila dei voti ancora da contare nello Stato provengono dalla contea a cui appartiene Philadelphia, dove Biden ha ottenuto oltre l’80 per cento dei voti.

John King, giornalista della Cnn, ha spiegato che non è ancora «un vantaggio gigante, ma Biden sta costruendo un trend in tutto lo Stato, a eccezione di una contea repubblicana a Nord».

18.00 Anche in Nevada la partita si avvicina alla chiusura
In Nevada, lo Stato chiave che esprime il minor numero di grandi elettori (6), il vantaggio del candidato democratico Joe Biden è quasi incolmabile. Lo scrutinio è leggermente più indietro rispetto ad altri territori, intorno al 92 per cento, ma Biden ha 1,7 punti percentuali di vantaggio – più di 20mila voti – e mancano soprattutto le schede della contea di Clark, tendenzialmente favorevole ai democratici: al momento la contea registra un 53,6 per cento di preferenze per Biden e il 44,7 per Trump.

17.30 Le nuove schede scrutinate in Arizona non sono un buon segnale per Trump
Sono stati scrutinati anche i voti della contea di Maricopa in Arizona, uno degli Stati chiave in cui il democratico Joe Biden è in vantaggio. Nel calcolo della contea Trump ha avuto un vantaggio minimo che non sposta più di tanto gli equilibri: se la sfida dovesse proseguire su questi ritmi il presidente uscente non potrebbe aggiudicarsi gli 11 grandi elettori dello Stato. Tuttavia è ancora troppo presto per affermare con certezza la vittoria di Biden.

16.45 A breve potrebbe arrivare l’ufficialità della vittoria di Biden in Georgia
Attesa a breve l’ufficialità della vittoria di Joe Biden in Georgia, dove è stato scrutinato oltre il 98 per cento delle schede è il vantaggio continua ad essere superiore ai 1.500 voti. Con i 16 grandi elettori in palio Biden si garantirebbe i 269 grandi elettori necessari quanto meno a raggiungere il pareggio, in attesa del risultato degli altri Stati.

Il Segretario di Stato della Georgia ha comunicato che mancano poco più di 8.000 voti ancora da scrutinare, ma «se il margine dovesse rimanere così basso si potrebbe andare incontro a un ricalcolo».

All’inizio dell’Election Day la Georgia era considerato uno Stato in bilico nonostante abbia votato per il candidato repubblicano nelle ultime sei elezioni presidenziali, dal 1996 ad oggi. Decisivi, per il ribaltamento in favore dei democratici, sarebbero stati i voti delle aree urbane: nella sola contea di Fulton (quella di Atlanta) il vantaggio di Biden è di oltre 200mila voti (72,6 per cento, contro il 26,2 di Trump).

16.00 La Pennsylvania è sempre più vicina a una maggioranza democratica
In Pennsylvania mancano poco più di 100mila schede da scrutinare, prevalentemente da aree solitamente favorevoli ai democratici. Il voto per posta si sta rivelando sempre più squilibrato a favore del candidato democratico Joe Biden, il cui vantaggio complessivo nello Stato adesso è di quasi 7mila voti.

15.25 Con i risultati attuali si rischia il riconteggio
Gli stati decisivi in queste ore, Pennsylvania e Georgia, hanno visto il sorpasso del candidato democratico Joe Biden: se finisse così sarebbe lui il prossimo presidente degli Stati Uniti. Ma il margine di vantaggio, in entrambi gli Stati è minimo, al di sotto dello 0,5 per cento. Se dovesse rimanere sotto questa soglia i risultati di questi territori rientrerebbe nel territorio del riconteggio paventato più volte da Trump. Un’opzione al momento non percorribile in altri stati chiave già assegnati, come il Wisconsin: qui Biden ha un vantaggio dello 0,6 per cento.

14.45 Biden ha sorpassato Trump in Pennsylvania
La corsa alla Casa Bianca sembra sempre più vicina alla fine. Nell’unico stato che, a questo punto, può decidere l’esito delle elezioni, la Pennsylvania, il candidato democratico Joe Biden è adesso in vantaggio di 5.587 voti con il 95 per cento di schede scrutinate. Senza la Pennsylvania Trump non può arrivare alla quota di 270 grandi elettori: se dovesse finire così Biden sarebbe il 46esimo presidente degli Stati Uniti indipendentemente dal risultato degli altri Stati.

13.30 A Detroit, in Michigan, il 93 per cento dei voti è andato a Biden
Sono arrivati i risultati finali della contea di Wayne, quella di Detroit, in Michigan. Un’area urbana a maggioranza democratica in uno swing State che nei piccoli centri vota soprattutto repubblicano. Qui il 93 per cento degli elettori ha scelto il candidato democratico Joe Biden, risultando probabilmente decisivo nell’assegnazione dei 16 grandi elettori. Anche nel 2016 la contea di Wayne preferì la candidata democratica, Hillary Clinton, ma arrivò poco oltre il 66 per cento dei voti.

13.00 Oltre 160 milioni di americani al voto, affluenza record
Dalle stime dello US Elections Project sarebbero andati a votare circa il 66,9 per cento degli aventi diritto, per un totale di 160 milioni di voti: è il valore più alto da 120 anni, cioè dalle elezioni del 1900 che premiarono il repubblicano William McKinley con il 73,7 per cento delle preferenze. Al momento il candidato democratico Joe Biden ha già superato quota 73 milioni di voti, già 8 milioni in più rispetto alla rielezione di Barack Obama del 2012.

11.00 Sorpasso del candidato democratico in Georgia
Biden prende il comando dello Stato con un vantaggio di 1.096 voti sul candidato repubblicano. Se dovesse vincere qui raggiungerebbe quota 269 grandi elettori: ne mancherebbe ancora uno per la presidenza.

Screenshot

10.50 Biden recupera in Georgia
Con lo scrutinio dei voti per corrispondenza che prosegue, si assottiglia sempre di più il vantaggio di Trump in Georgia. Ora è di 463 voti mentre solo sei ora fa era quattro volte più grande.

9.00 Trump twitta: «VINCO facilmente la Presidenza degli Stati Uniti con i VOTI LEGALI», Twitter lo smentisce
Il social network ha oscurato il tweet del presidente perché al momento non esisto prove evidenti delle sue accuse. Lo spoglio sta procedendo regolarmente e gli unici casi di frode sono stati segnalati dallo staff della campagna elettorale di Trump negli Stati in cui è in svantaggio. Ma secondo il presidente uscente: «Agli OSSERVATORI non è stato consentito, in alcun modo o forma, di svolgere il proprio lavoro e pertanto i voti accettati durante questo periodo devono essere considerati VOTI ILLEGALI. La Corte Suprema degli Stati Uniti dovrebbe decidere!».

8.00 Biden si avvicina ai 270
In Arizona, Biden è in vantaggio di oltre 47mila voti, in Nevada di più di 11mila. I Democratici stanno recuperando terreno in Pennsylvania. Testa a testa in Georgia.

6.45 Cosa sta succedendo in Pennsylvania, Georgia, Arizona e Nevada
Biden potrebbe anche vincere superando Trump in Pennsylvania (che vale 20 grandi elettori), dove però ha uno svantaggio di circa 20mila voti, con ancora 175mila schede da scrutinare in contee a maggioranza democratica.

In Arizona Biden ha due punti di vantaggio (e cinquantanovemila voti), ma nelle ultime ore si è ridotto di molto. In Nevada Biden è avanti di circa 12.000 voti. Mancano ancora quasi 200.000 voti da contare. Le istituzioni locali hanno annunciato che aspettano schede via posta fino a martedì 10 novembre. L’ultimo aggiornamento riguarda il conteggio delle schede dalla contea di Clark – quella di Las Vegas – dove Biden fin qui ha avuto un vantaggio di 8 punti percentuali.

In Georgia nelle ultime ore la sfida si è trasformata in un testa a testa ancora totalmente incerto: Trump è in vantaggio di duemila voti sul totale dei cinque milioni già scrutinati.

00.45 Donald Trump ai giornalisti: «Se contiamo i voti legali ho vinto. Stanno cercando rubare il risultato delle elezioni non possiamo permetterlo»
Il presidente uscente ha rilasciato una lunga dichiarazione: «Il nostro obiettivo è proteggere l’integrità delle elezioni, non permetteremo alla corruzione di rubare un’elezione così importante. Non c’è stata un’onda blu, come previsto, invece c’è stata un’onda rossa. Abbiamo già vinto in modo decisivo in molti stati critici, comprese vittorie decisive in stati critici tra cui Florida, Indiana e Iowa. È incredibile come le votazioni per posta siano così unilaterali (a favore dei democratici. Biden può dire di aver vinto in uno Stato, io posso dire di aver vinto in un altro, ma alla fine ho la sensazione che l’ultima parola spetterà ai giudici». Al momento però non ci sono prove di fordi elettolari, se non alcune accuse fatte dallo staff della campagna elettorale di Trump negli Stati in cui il presidente uscente è in svantaggio. L’ultima volta Trump aveva parlato mercoledì notte alla Casa Bianca dicendo di aver vinto le elezioni.

 

23.30  Il vantaggio di Trump su Biden in Georgia scende sotto i 10mila voti 

22.00 Biden ai giornalisti «Non abbiamo dubbi che quando il conteggio sarà finito io e la senatrice (Kamala) Harris saremo dichiarati vincitori»
Il candidato democratico ha rilasciato una breve dichiarazione a Wilmington, città del Delaware, dove risiede da dieci anni: «Ogni voto deve essere contato, ed è quello che vedremo passare ora, ed è così che dovrebbe essere. La democrazia a volte è caotica. A volte richiede anche un po ‘di pazienza. Chiedo a tutti di restare calmi. Grazie a tutti per la pazienza, ma dobbiamo contare i voti».

20.30 Un giudice del Michigan ha negato la richiesta dell’amministrazione trumpiana di fermare lo scrutinio dei voti nello Stato
Trump, lo scorso mercoledì, aveva chiesto di poter accedere ai centri di conteggio nonché alle registrazioni dei video di sorveglianza installati in prossimità delle urne elettorali. Ma il giudice Cynthia Stephens della Corte del Michigan gli ha negato questa possibilità, in quanto il conteggio dei voti per corrispondenza era già stato completato.

19.40 In Pennsylvania sono 550mila le schede che rimangono da scrutinare
Entro questa notte, ha dichiarato il Segretario di Stato Kelly Boockvar, si saprà chi tra Biden e Trump si è aggiudicato la Pennsylvania. «Avevo detto che avremmo avuto la maggioranza dei voti scrutinati entro domani ma pare che avremo una maggioranza scrutinata entro oggi». In Pennsylvania che assegna 20 grandi elettoriDonald Trump ha un vantaggio di circa 110mila voti. Per vincere, Biden avrebbe bisogno di aggiudicarsi tra il 58 ed il 61% dei voti ancora da scrutinare. In teoria i voti ancora da scrutinare provengono da delle aree urbane tradizionalmente favorevoli ai democratici.

19.15 Biden aumenta il vantaggio su Trump in Nevada
Il candidato democratico è avanti sul candidato repubblicano di oltre 11mila voti: 49,5% contro 48,5%. Nella Contea di Clark, la più grande dello Stato e che comprende anche Las Vegas, il vantaggio di Biden è di 8 punti percentuali.

19.03 In Georgia ci sono ancora 50mila voti da scrutinare
L’aggiornamento arriva dal Segretario di Stato Brad Raffensperger.

18.50 Dei cinque stati in bilico, Biden è in vantaggio in Nevada e Arizona mentre Trump in Georgia, North Carolina e Pennsylvania
Il candidato democratico è in vantaggio sul presidente uscente di oltre 11mila voti in Nevada e 68mila in Arizona. Trump, invece, supera Biden di oltre 13mila voti in Georgia, 76mila in North Carolina e 115mila in Pennsylvania.

Screenshot Cnn

16.15 In Georgia rimangono 61mila voti per corrispondenza da scrutinare
Lo ha dichiarato il Segretario di Stato della Georgia.

15.00 I repubblicani citeranno in giudizio il Nevada per frode elettorale
Secondo il Partito Repubblicano del Nevada circa 10mila voti sarebbero stati espressi da persone che non vivono più nello stato.

14.30 Il primato del New Mexico
Lo Stato è diventato il primo nella storia ad eleggere tutte donne di colore alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti.

13.52 Il Nevada non sa quante schede mancano
Lo Stato è uno dei pochi rimasti in bilico. Il segretario di Stato del Nevada ha dichiarato che non si sa quante schede devono ancora essere contate. Attualmente, Biden è vantaggio in con il 49,3% dei voti contro il 48,7% di Trump.

13.20 Il recupero di Biden in Pennsylvania
Il significativo vantaggio di Trump si è ridotto. Il distacco dal candidato democratico è ora di circa 135mila voti.

12.30 Il recupero di Trump in Arizona
Biden ora detiene un vantaggio di circa 68mila voti: nella Contea di Maricopa, la più popolosa dello Stato, il candidato democratico ha perso 11mila voti rispetto alla rilevazione precedente.

11.50 In Georgia la differenza tra i due candidati è di 18mila voti
Con il 96% delle schede scrutinate, il vantaggio di Donald Trump sul candidato Dem si è ormai ridotto allo 0,4%, con una differenza, in termini di voti assoluti, di appena 18mila voti.

1.05 Biden lancia il sito per la transizione
Anche se in via ufficiale le elezioni siano ancora too close to call, il candidato democratico insieme alla vice Kamala Harris ha lanciato il sito per il transition team.

23.00 Confermate le proiezioni in Michigan: lo stato è democratico
Joe Biden può adesso contare 253 grandi elettori ufficiali. A separarlo dalla vittoria sono solo 17.

22.20 Secondo la Cnn Biden ha vinto i 16 grandi elettori del Michigan
Se fosse confermata questa proiezione il candidato democratico avrebbe 253 grandi elettori. Ne mancherebbero solo 17: esattamente quelli che otterrebbe nei due Stati in cui è in vantaggio: Arizona (11) e Nevada (6). Trump è ancora fermo a 213 grandi elettori.

22.10 Biden ai giornalisti «Non sono qui per dichiarare che abbiamo vinto, ma sono qui per dirvi che quando il conteggio sarà finito, credo che saremo i vincitori. Abbiamo avuto più voti di qualsiasi altro candidato presidente della storia»
Il candidato dei democratici ha parlato al Chase Center di Wilmington in Delaware e ha fatto capire Biden dice che è chiaro che raggiungerà 270 voti elettorali e vincerà la presidenza. Finora ha ottenuto 70,342,836 voti

20.21 Secondo Ap Joe Biden ha vinto i 10 grandi elettori del Wisconsin
Biden ora ha 237 grandi elettori, gliene mancano 33 per arrivare a 270 e diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti. Il candidato democratico è in vantaggio in Arizona (11), Nevada (6) e Michigan (16) che hanno in tutto proprio 33 grandi elettori. Biden potrebbe così ignorare il risultato di Pennsylvania, Nort Carolina e Georgia.

19.00 Trump potrebbe chiedere un riconteggio dei voti nel Wisconsin.
Il responsabile della campagna elettorale di Donald Trump Bill Stepien ha fatto capire che il presidente potrebbe chiedere un riconteggio dei voti in Wisconsin che assegna 10 grandi elettori. Ora tutte le schede sono state scutinate e secondo i media americani Biden sarebbe in vantaggio di 20mila voti. «Ci sono state segnalazioni di irregolarità in diverse contee del Wisconsin che sollevano seri dubbi sulla validità dei risultati. Il presidente è sulla soglia per richiedere un riconteggio e lo faremo immediatamente», ha detto Stepien.

Ma come ricorda il New York Times, per avere un riconteggio in Wisconsin Trump dovrà pagare circa 3 milioni di dollari se il margine tra i due sfidanti non sarà pari o inferiore all’1 per cento. Il riconteggio dovrebbe avvenire entro due settimane dalla richiesta

17.05 Biden 227 vs Trump 213. Quali risultati stiamo aspettando e quando sarà completato lo spoglio finale negli ultimi otto Stati (più un distretto congressuale).
Al momento il candidato democratico Joe Biden ha ottenuto 227 grandi elettori e ne servirebbero almeno altri 43 per ottenere la maggioranza assoluta (50%+1) e diventare il nuovo presidente degli Stati Uniti. Trump invece al momento ha ottenuto 213 voti elettorali e gli servirebbero altri 57 per poter raggiungere quota 270 e vincere.

In palio ci sono ancora 98 grandi elettori di otto Stati di cui non sappiamo i risultati definitivi: Pennsylvania (20 grandi elettori), Georgia (16), Michigan (16), North Carolina (15), Arizona (11), , Wisconsin (10), Nevada (6), Alaska (3). A questi si aggiunge anche il grande elettore in palio nel secondo distretto congressuale del Maine. 

Ma quando arriveranno i risultati? In serata dovrebbero arrivare i risultati di Arizona, Michigan, Wisconsin, Georgia. In ballo ci sono 52 grandi elettori. È probabile che tra poche ore si confermi la vittoria di Biden in Arizona, dove il candidato democratico è avanti di cinque punti percentuali con l’80% dei voti scrutinati. L’Associated Press lo ha già assegnato ai democratici.

Mentre per la Pensylvania bisognerà aspettare qualche ora in più perché i funzionari elettorali non hanno effettuato lo spoglio nella notte americana, ma hanno ripreso a contare i voti solo poche ore fa. Ancora più complicata la situazione in North Carolina che accetta i voti per posta addirittura fino al 12 novembre.

16.00 160 milioni di americani al voto: è il più alto tasso di affluenza dal 1900
Secondo lo Us Elections Project il tasso di affluenza è stato del 66,9%, il più alto degli ultimi 120 anni. L’ultima volta con un tasso più alto è stato nelle elezioni presidenziali del 1900 quando l’affluenza fu del 73,7%. In quella tornata elettorale vinse il repubblicano William McKinley battendo il democratico William Bryan. Negli ultimi 16 anni l’affluenza è sempre stato intorno al 60%. Precisamente al 60,1% nelle elezioni del 2016 e 2004, 61,6% in quelle del 2008 e 58,6% nel 2012.

10.30  Il premier sloveno si congratula per la vittoria di Trump, Twitter lo sconfessa
«È abbastanza chiaro che il popolo americano abbia eletto DonaldTrump e Mike Pence per ulteriori 4 anni. Più i media mainstream ritarderann e negheranno i fatti più grande sarà il trionfo finale». Non è ancora terminato lo spoglio negli Stati chiave ma il premier sloveno Janez Jansa ha già decretato su Twitter il vincitore delle elezioni. Ma siccome la vittoria è ancora incerta Twitter ha segnalato il tweet del premier sloveno «Le fonti ufficiali potrebbero non aver dichiarata conclusa l’elezione quando è stato twittato questo tweet».

7.30 La conferenza stampa di Trump: «Per quanto mi riguarda abbiamo già vinto»
«Vinceremo queste elezioni, e per quanto mi riguarda già abbiamo vinto», ha detto Donald Trump in conferenza stampa, proclamando la vittoria elettorale nonostante diversi Stati siano ancora da assegnare. «Stanno cercando di rubare il diritto alla vittoria a milioni e milioni di persone, non lo tollereremo. Nessuno ha mai visto una roba del genere. Cosa succede alle elezioni? Sono state sospese? Sanno che non potevano vincere, quindi hanno detto “andiamo in tribunale”. È un imbroglio, una frode per gli Americani. Ci stavamo preparando a vincere queste elezioni e abbiamo vinto». Trump ha spiegato che «il nostro obiettivo adesso è assicurarci che elezioni siano integre. Ci rivolgeremo alla Corte suprema».

«È un momento molto triste», ha aggiunto. «Ci stavamo preparando per una grande celebrazione, d’un tratto si è fermato tutto». A sostenerlo il vicepresidente Mike Pence: «Sessanta milioni di americani hanno già votato per altri quattro anni per il presidente Trump alla Casa Bianca. Noi saremo vigili. Proteggeremo l’integrità del voto. Siamo sul percorso giusto per la vittoria».

6.55 Il discorso di Biden: «Non è finita fino a quando ogni voto non viene contato»
Il candidato democratico Joe Biden ha tenuto un breve discorso ai suoi supporter a Wilmington, in Delaware: «Sapevamo che col voto postale i tempi si sarebbero allungati. Stiamo vincendo in Arizona, abbiamo vinto in Minnesota, aspettiamo ancora la Georgia. E abbiamo buone sensazioni in Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. Grazie a tutti voi, ora vi chiedo di continuare a crederci: vinceremo questa sfida».

6.05 Biden vince i dieci grandi elettori del Minnesota

5.25 Trump ha vinto i 6 grandi elettori dello Utah
Il presidente uscente ora ha 118 grandi elettori

5.15 Biden vince California, Oregon e Washington
Lo sfidante democratico per ora ha 209 grandi elettori, ma per arrivare a 270 dovrà conquistare Michigan, Wisconsin e Pennsylvania. Trump è favorito nonostante ora abbia solo 112 grandi elettori

5.05 Biden ha vinto i 4 grandi elettori del New Hampshire

5.00 Inizia lo spoglio dei voti California (55), Washington (12), Oregon (7), Idaho (4)
In totale sono 78 i grandi elettori in palio. Secondo i sondaggi i primi 3 Stati e quindi 74 grandi elettori dovrebbero andare a Biden, mentre l’Idaho con i suoi 4 a Trump

4.55 Il North Carolina ha eletto il primo deputato americano nato negli anni ’90
Il 25enne Madison Cawthorn che aveva parlato alla convention repubblicana quest’estate, dovrebbe vincere il seggio della Carolina del Nord lasciato libero dall’assistente di Trump Mark Meadows.

4.45 Donald Trump ha vinto i 10 grandi elettori del Missouri
Il presidente uscente sale a 108 grandi elettori, ancora dietro a Biden che guida con 131. Ne servono 270 per vincere, ce ne sono ancora 299 in palio

4.15 Alexandria Ocasio-Cortez ha vinto nel 14° distretto di New York. Tornerà alla House of Representatives

4.05 Donald Trump ha vinto i 6 grandi elettori del Kansas
Il presidente uscente sale così a 98 grandi elettori, ancora dietro a Biden che guida con 131. Ne servono 270 per vincere, ce ne sono ancora 309 in palio

4.00 Inizia lo spoglio dei voti in Iowa (6 grandi elettori), Montana (3), Nevada (6) e Utah (6).

3.55 I democratici manterranno il controllo della House of representatives, la Camera dei deputati

3.45 Biden ha vinto in Colorado (9) e nel District of Columbia (3)
Lo sfidante democratico sale a quota 132 grandi elettori, mentre Trump rimane a 92. Ne rimangono in palio ancora 315, per vincere ne servono 270.

3.30 Il Delaware ha eletto il primo senatore apertamente transgender
Sarah McBride aveva lavorato come stagista nell’amministrazione Obama. 

3.15 Trump vince in Louisiana (8), Nord Dakota (3), Sud Dakota (3), Wyoming (3) e Nebraska (2). Biden ottiene i grandi elettori di New York (29) e New Mexico (5)
Secondo le proiezioni riportate dal New York Times Biden avrebbe ottenuto finora 119 grandi elettori. (New York, New Jersey, Illinois, Virginia, Massachusetts, Maryland, Connecticut, New Mexico, Rhode Island, Vermont, Delaware, District of Columbia). Mentre Trump sarebbe ancora dietro a 92 (Alabama Sud Carolina, Louisiana, Kentucky, Arkansas, Wyoming, Mississippi, Nord Dakota, Sud Dakota, Indiana, Tennessee, West Virginia, Nebraska)

 

3.00 Inizia lo spoglio dei voti in altri 13 Stati in cui si assegnano 156 grandi elettori
Inizia la conta dei voti in Texas (38), New York (29) Michigan (16), Arizona (11), Minnesota (10), Wisconsin (10), Colorado (9), Louisiana (8), Kansas (6), New Mexico (5), North Dakota (3), South Dakota (3), Wyoming (3)

2.55 Donald Trump ha vinto in Indiana
Secondo l’Associated Press Trump ha ottenuto altri 11 grandi elettori. Il presidente uscente ora è arrivato a quota 72. Biden rimane a 85. Ne rimangono ancora 381 da assegnare.

2.30 Trump ha vinto i 6 grandi elettori dell’Arkansas. Totale Biden 85, Trump 61. Ne servono 270 per vincere

 

2.15 Trump ha vinto in Alabama, Mississippi, Oklahoma e Tennessee, mentre Biden in Maryland, Massachusetts, Connecticut, Illinois e New Jersey
Il presidente uscente avrebbe ottenuto così altri 33 grandi elettori, mentre lo sfidante democratico 62. Totale: Biden 85 Trump 55

2.03 STrump ha vinto la South Carolina (9 grandi elettori)

2.00 Inizia lo spoglio dei voti in altri 17 Stati, tra cui Florida e Pennsylvania
Ora si fa sul serio. In17 Stati inizia la conta dei voti: ci sono in ballo ben 172 grandi elettori. Si è appena finito di votare in Florida (29) Illinois (20), Pennsylvania (20), New Jersey (14), Massachusetts (11), Tennessee (11), Maryland (10), Missouri (10), Alabama (9), Connecticut (7), Oklahoma (7), Mississippi (6), New Hampshire (4), Rhode Island (4), Maine (4), Delaware (3), district of Columbia (3). 

Biden è favorito in Illinois, Massachusetts, Maryland, Connecticut, Rhode Island, Delaware, district of Columbia. Mentre Trump è favorito in Alabama, Tennesse, Oklahoma, Mississippi.

1.40 Biden ha vinto in Vermont (3 grandi elettori) e Virginia (13), Trump in Kentucky (8) e in West Virginia (5)
La prima agenzia di stampa internazionale ha assegnato 13 grandi elettori a Trump e 16 a Biden. in tutti questi casi la vittoria era preventivata. Mancano ancora 522 grandi elettori da assegnare.

1.00 Inizia lo spoglio dei voti in Georgia, South Carolina, Virginia, Indiana, Kentucky e Vermont.
In questo momento si sono chiusi tutti I seggi elettorali in sei Stati che da soli mettono in palio 60 grandi elettori. Georgia (16), Indiana (11) Kentucky (8), Carolina del Sud (9), Vermont (3) e Virginia (13). La Cnn come proiezione dà già l’Indiana a Donald Trump che probabilmente vincerà agilmente anche in Kentucky. Per la prima volta è in bilico la Georgia che ha votato sempre per il candidato repubblicano dal 1960, eccetto due volte (una di queste per Bill Clinton nel 1992).  Nel 2016 Trump vinse con cinque punti di distacco sulla moglie di Bill Clinton, Hillary.

00.30 Il governatore del Vermont Phil Scott ha detto di aver votato per Joe Biden,
Il governatore repubblicano ha parlato con la stampa dopo aver votato nella sua città natale Berlin, nel Vermont. «Come molti di voi sapevano, non ho sostenuto il presidente Trump e che non avrei votato per lui. Ma poi sono giunto alla conclusione che non mi bastava astenermi. Dovevo votare contro. Metto il Paese prima del partito politico. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci unisca», ha spiegato.

00.15 «STIAMO ANDANDO VERAMENTE BENE IN TUTTO IL PAESE. GRAZIE!». Il primo tweet è di Donald Trump che sta seguendo lo spoglio nell’ala Est della Casa Bianca con la famiglia e lo staff. I primi risultati stanno arrivano dai seggi  in gran parte già chiusi in Indiana e Kentucky, dove si continuerà a votare fino all’una (ora italiana). In questi due Stati che danno rispettivamente 11 e 8 grandi elettori il presidente uscente è largamente favorito

Breve guida per orientarsi al voto

Quando ci sarà l’annuncio della vittoria? Tutto dipende se Trump o Biden otterranno una ampia vittoria. Nel caso di un testa a testa lo spoglio potrebbe durare addirittura giorni prima di decretare il vincitore 

Perché? A rallentare tutto è il voto anticipato per posta. Secondo il New York Times al momento solo 9 Stati su 50 avranno almeno il 98% dei risultati (non ufficiali) entro mezzogiorno del 4 novembre. Addirittura 22 Stati permettono che le schede elettorali col timbro postale arrivino il giorno dopo le elezioni, quindi questo rallenterà il processo. 

Quindi dovremo aspettare un paio di giorni? Non è detto perché il sistema elettorale americano è complesso (la spiegazione semplice pochi blocchetti qui in basso) e ciascuno Stato assegna un numero diverso di grandi elettori. Il numero magico da raggiungere per Biden e Trump è 270. In alcuni Stati la vittoria dei democratici o dei repubblicani è scontata, ma se uno dei due dovesse vincere in modo clamoroso negli Stati chiave con un grande divario, la partita sarebbe chiusa. 

A che ora (italiana) chiudono i seggi? L’orario varia da Stato a Stato. I primi a chiudere i seggi saranno Georgia e Kentucky all’una di notte (ora italiana). L’ultima l’Alaska, alle ore 7. Ecco un breve riepilogo con gli Stati classificati in ordine decrescente in base ai grandi elettori in palio. (Per capire chi sono i grandi elettori e come funziona il sistema elettorale americano guarda qualche blocchetto più in basso)

1.00 Georgia (16), Virginia (13), Indiana (11), South Carolina (9) Kentucky (8), Vermont (3)
Totale: 60
1.30 Ohio (18), North Carolina (15), West Virginia (5)
Totale: 38 (98)
2.00 Florida (29) Illinois (20), Pennsylvania (20), New Jersey (14), Massachusetts (11), Tennessee (11), Maryland (10), Missouri (10), Alabama (9), Connecticut (7), Oklahoma (7), Mississippi (6), New Hampshire(4), Rhode Island (4), Maine (4), Delaware (3) ,distretto di Columbia (3)
Totale: 172 (270)
2.30 Arkansas (6)
Totale 6 (276)
3.00 Texas (38), New York (29) Michigan (16), Arizona (11), Minnesota (10), Wisconsin (10), Colorado (9), Louisiana (8), Kansas (6), Nebraska (5), New Mexico (5), North Dakota (3), South Dakota (3), Wyoming (3)
Totale: 156 (432)
4.00 Iowa (6), Nevada (6), Utah (6), Montana (3)
Totale 21 (453)
5.00 California (55), Washington (12), Oregon (7), Idaho (4)
Totale 78 (531)
7.00 Hawaii (4), Alaska (3)
7 (538)

Quante persone hanno votato prima del 3 novembre? Secondo lo U.S. election project sono quasi 101 milioni. (100,978,567 per la precisione).  Quasi 36 milioni lo hanno fatto presentandosi ai seggi nelle scorse settimane, Due terzi di queste persone hanno votato per corrispondenza  Il numero è straordinario perché rappresenta da solo il 72% degli elettori totali nel 2016. Addirittura In Texas, Washington, Hawaii e Montana, Hawaii gli elettori che hanno votato prima sono già di più di tutti quelli che hanno votato quattro anni. L’affluenza del 2020 potrebbe essere la più alta dell’ultimo secolo. 

Quali sono gli Stati in bilico? Bisognerà guardare con attenzione ai risultati del Texas che mette in palio 38 grandi elettori. È uno stato tradizionalmente repubblicano ma negli ultimi anni è diventato sempre più contendibile a causa dell’aumento della comunità ispaniche e asiatiche che tendenzialmente votano a favore dei democratici. Anche la Florida con i suoi 29 grandi elettori è sempre difficile da assegnare nei sondaggi prima delle elezioni. In bilico ci sono anche il North Carolina, la Georgia e l’Ohio. In quest’ultimo Trump ha vinto con un ampio vantaggio nel 2016 ed è definito lo swing state per eccellenza. I repubblicani non hanno mai ottenuto la presidenza quando hanno perso lì.

Il New York Times fornisce un’infografica interattiva e facile da usare per capire quali combinazioni vincenti servirebbero a Biden e Trump per diventare presidente degli Stati Uniti. 

Quali sono gli Stati in cui Trump vincerà sicuramente? Secondo gli ultimi sondaggi Trump potrebbe vincere con assoluta certezza in Tennessee (11), Alabama (9), Kentucky (8), Louisiana (8), Oklahoma (7), Mississippi (6), Arkansas (6), West Virginia (5), Idaho (4), Nebraska (4), North Dakota (3), South Dakota (3), Wyoming (3), Indiana (11), Missouri (10), South Carolina (9), Utah (6), Kansas (6), Montana (3), Alaska (3). Trump avrebbe 125 grandi elettori, una distanza molto ampia dai 270 necessari per vincere. Ne servirebbero 145

E Biden? I sondaggi fanno un ampio margine di vittoria per i democratici in California (55), New York (29), Illinois (20), New Jersey (14), Washington (12), Massachusetts (11), Maryland (10), Connecticut (7), Oregon (7), New Mexico (5), Hawaii (4), Rhode Island (4), Vermont (3), Delaware (3), District of Columbia (3), Virginia (13), Colorado (9) e Maine (2). In totale Biden avrebbe 211 grandi elettori, molti più di Trump. Ma ne servirebbero ancora 59 per arrivare a 270. 

Chi potrebbe vincere secondo i sondaggi? Nate Silver, il sondaggista più importante degli Stati Uniti a poche ore dal voto ha detto che Joe Biden ha l’89% delle probabilità di vincere. Mentre Trump ha solo il 10% di chances.

Come funziona il sistema elettorale americano?  Negli Stati Uniti non vince il candidato che riceve più voti a livello nazionale, ma quello che ottiene la maggioranza assoluta (50% +1) dei 538 grandi elettori: ovvero 270. Per dire, nel 2016 Donald Trump è diventato il 45esimo presidente degli Stati Uniti prendendo quasi 3 milioni di voti in meno della sfidante democratica Hillary Clinton, ma ottenendo 304 grandi elettori. Ed è successo altre quattro volte nella storia che il candidato con più voti totali non diventasse presidente. 

Tutti gli Stati hanno lo stesso numero di grandi elettori? No. Ognuno dei 50 Stati americani assegna un certo numero di grandi elettori in base alla sua popolazione. Il numero preciso si ricava dalla somma tra il numero dei deputati che elegge alla Camera più due senatori a cui tutti e 50 Stati hanno diritto. 

Chi ne ha di più? Si va dai 55 grandi elettori della California ai 3 del District of Columbia (formalmente non è uno dei 50 Stati ma è il luogo dove ha sede la capitale Washington). Tra gli Stati con più grandi elettori ci sono il Texas (34), New York (29) e la Florida (29). Mentre Alaska, Delaware, Montana, Nord Dakota, Sud Dakota, Vermont e Wyoming solo tre a testa. Questi ultimi sette stati insieme non arrivano neanche a quelli della Pennsylvania, non a caso considerato uno Stato chiave per vincere le elezioni. 

Se Biden o Trump vincono in uno Stato ottengono tutti i loro grandi elettori?  In 48 Stati i grandi elettori vengono assegnati in blocco al candidato che ha ottenuto anche un voto in più rispetto all’avversari. Ma ci sono due eccezioni. Il Nebraska assegna due grandi elettori al candidato che ha preso più voti in tutto lo Stato e gli altri tre in base a chi ha vinto in ciascuno dei suoi tre distretti congressuali. Il Maine fa lo stesso, ma elegge solo 4 grandi elettori in tutto. Quindi due per i suoi due distretti e due al candidato che ha preso un voto in più dell’altro a livello statale. La questione non è di lana caprina perché il candidato democratico Joe Biden potrebbe strappare a Trump un grande elettore decisivo per il computo finale nel Nebraska, secondo gli ultimi sondaggi. 

Questi grandi elettori sono delle persone fisiche? Sì. Il 3 novembre gli elettori americani eleggono in realtà coloro che fisicamente dovranno votare qualche settimana dopo per eleggere il presidente e il vicepresidente degli Stati Uniti. Queste 538 persone sono nominate direttamente dai partiti per evitare che votino in modo contrario agli elettori il prossimo 14 dicembre. Poi il 20 gennaio il neo presidente entrerà in carica. 

I grandi elettori possono votare contro l’indicazione del loro partito? Sì, almeno 205 grandi elettori nelle elezioni presidenziali americane non hanno rispettato le indicazioni di voto. 

Si vota solo per le elezioni presidenziali? No, si vota anche per eleggere i deputati della Camera e un terzo del Senato e i governatori di 11 Stati. Al Senato ci sono in palio 35 seggi, i repubblicani ne difendono 23, mentre i democratici 12. Per controllare il Senato i democratici hanno bisogno di strappare almeno 4 senatori ai repubblicani se Trump vincerà le elezioni, mentre solo 3 se vincerà Joe Biden vincerà. Questo perché il vicepresidente degli Stati Uniti, in quel caso Kamala Harris, diventerebbe presidente del Senato. 

E alla Camera? In questa elezione si rinnova completamente la House of Representatives. Prima delle elezioni i democratici controllavano la Camera con 232 deputati contro i 197 dei repubblicani. Un vantaggio di 32 seggi. 

Quanti governatori si eleggeranno? Undici. Nello Stato di Washington, in Delaware, Indiana, Utah, Missouri, Montana, North Carolina, North Dakota, New Hampshire, Vermont e West Virginia

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