Eclettiche e creative come lo chef che le ha messe a punto: le proposte per il delivery di Giancarlo Morelli riflettono l’anima dello chef e dei locali in cui nascono. Ce ne sono di diverse, davvero adatte ad andare incontro a tutti i gusti, per chi ama i sapori contemporanei e per chi predilige quelli più tradizionali, in un’ampia scelta di piatti, dagli appetizer ai dolci. Dai due ristoranti di Morelli, entrambi membri di les Collectionneurs, nascono le diverse offerte di delivery e take away che consentono ai clienti di ritrovare i sapori amati restando comodamente a casa: i piatti potranno essere consumati subito, nell’apposito packaging, oppure, grazie alle specifiche indicazioni fornite dallo chef, si potrà procedere in autonomia al completamento della preparazione del piatto.
Del resto la varietà è un’abitudine per lo chef «rispecchia la mia forma mentis – spiega Morelli – da sempre cerco di dare al cliente la possibilità di scegliere liberamente. Non amo quei ristoranti dove si è costretti a un solo menu: il cliente vuole anche divertirsi, quando viene al ristorante e anche quando ordina da casa. Il delivery è un’opportunità per il cliente di scegliere quello che lo stuzzica ma a casa non prepara mai, per mancanza di tempo o di voglia».
Così dal Pomiroeu di Seregno si possono far arrivare prelibatezze alla carta, secondo un menu disponibile a pranzo e a cena, tutti i weekend dal venerdì alla domenica: dagli antipasti come il Flan di zucca, fonduta di Casera, cialda di pane alle erbe o la tartare di tonno rosso si passa a primi piatti come i casoncelli alla bergamasca o il riso al salto alla milanese, caramello di vino rosso e luganega, per arrivare ai secondi (imperdibile la cotoletta alla milanese) e ai dolci. Tutti i fine settimana inoltre, a pranzo come a cena, i riflettori si accendono sulla cucina del territorio, con i weekend della tradizione.
E a Milano? L’offerta di Morelli Milano rispecchia l’anima contemporanea e cosmopolita della città: lunch e dinner con stuzzichini, panini e pizze o insalate, mentre dalla cucina arrivano piatti già cucinati o kit pronti all’uso: ad esempio, il kit tagliolino, con Tagliolino di pasta fresca, cipollotto, burrata, limone, grissino e gambero. E il sabato e la domenica, tra le 11 e le 16 è disponibile il brunch, da ordinare entro le 18 del giorno prima in un trionfo di uova, pancakes, waffles, sandwich di ogni tipo, per un inizio di giornata a tutto sapore.
Tante soluzioni, in risposta a una situazione tutt’altro che facile: «take away e delivery sono soluzioni – commenta lo chef – che servono a noi per non perdere la mano, per far sapere al cliente che ci siamo, per consentire di portare a casa almeno l’80 percento della qualità di un piatto, che comunque con il trasporto non rimane intatta. È una prova di coraggio, per restare vicino ai nostri clienti. Dal punto di vista economico qualcosa si guadagna, ed è meglio di niente. Certo, come dicono a Bergamo, il lavoro sta da un’altra parte».