Ranco, che nel 1850 contava poche case e una chiesina, era una delle mete preferite dall’aristocrazia milanese, attratta dalla bellezza dei luoghi e dalle battute di caccia e pesca. Gli ospiti arrivavano con carrozze trainate da coppie di cavalli e trovavano ristoro e alloggio alla locanda. Le sette camere erano allora curate dalla nonna Brovelli. L’estate, sotto il fresco pergolato, si potevano gustare le specialità del luogo. Fino al 1950 il Sole era un ristorante frequentato da gitanti e convivi familiari.
Una svolta decisiva venne introdotta da Carlo Brovelli che subentrò al padre al termine di un lungo periodo trascorso all’estero a perfezionare e sviluppare tecnica e creatività. Terminata la scuola Alberghiera di Stresa, infatti, Carlo proseguì la sua formazione nei migliori ristoranti e alberghi di Svizzera, Francia e Germania ritornando al Sole con un notevole bagaglio di esperienze. Accanto a Carlo, negli anni dedicati allo sviluppo e al rinnovamento del ristorante e dell’albergo, la moglie Itala, infaticabile promotrice di innovazione e modernità, pur nel rispetto delle tradizioni. Ai giorni nostri la continuità del Sole è assicurata dal figlio Davide, che ha accumulato importanti esperienze nel settore gastronomico e che, dopo aver affiancato il padre per diversi anni, nel 2000 ha definitivamente assunto le redini della cucina.