La notte di Natale a San Giovanni in Fiore è illuminata dalla luce delle “focere”: sono i falò che vengono accesi nei vari rioni del paese, secondo un’usanza un tempo radicata, oggi forse meno diffusa. Bambini e ragazzi iniziano settimane prima a raccogliere la legna, girando per i boschi della Sila e bussando alle porte di tutte le famiglie di ogni rione perché diano il loro contributo con ciocchi e rami. Ognuno vuole realizzare la focera più grande, quella che splenda di più. Intanto nelle case si prepara la pitta, il dolce delle feste. Arriva la sera e si accendono i falò. E intorno ai fuochi grandi e bambini attendono, riscaldandosi nell’inverno, che nasca Gesù.
Pitta ‘mpigliata
Ingredienti: 500 g di farina, 2 uova, mandarinetto, liquore strega, liquore all’anice, 1/2 bustina di lievito per dolci, olio extravergine di oliva, sale
Per farcire e completare: 250 g di gherigli di noce, 50 g di pinoli, 150 g di uvetta, 100 g di fichi secchi, 250 g di miele, zucchero, cannella in polvere
Preparate la farcia, mescolando i gherigli di noce tritati con i pinoli, l’uvetta, ammorbidita in acqua tiepida e strizzata, i fichi secchi sminuzzati e il miele.
In un piccolo tegame portate a bollore un bicchiere di olio, un cucchiaio di ogni liquore e un bicchiere di acqua. Setacciate la farina a fontana sulla spianatoia e al centro versate il composto di olio, incorporandolo poco per volta; unite le uova, il lievito e un pizzico di sale, quindi lavorate fino a ottenere un impasto liscio. Dividete la pasta in 2 parti uguali e stendetele ottenendo un disco e un rettangolo. Adagiate il primo in una tortiera unta di olio, pennellatelo di olio e spolverizzatelo di zucchero e cannella. Ungete di olio e cospargete con zucchero e cannella anche il rettangolo di pasta, quindi spalmatelo con la farcia; ripiegatelo a metà e ritagliatelo in tante strisce, che arrotolerete a formare delle roselline. Disponete le roselline sulla base di pasta, e ripiegate i bordi della torta su se stessi a formare un cordone. Pennellate di olio e spolverizzate di zucchero e cannella la superficie del dolce, quindi cuocetelo in forno già caldo a 160 °C per circa un’ora. Sfornate e lasciate raffreddare la pitta prima di servirla. Su questa base si innestano innumerevoli varianti: ad esempio si può aggiungere all’impasto del succo di mandarino, mentre la farcia può essere aromatizzata con semi di anice.