«Non sappiamo come andrà dopo la crisi – diceva qualche tempo fa Erika Fumgalli su Gastronomika – non sappiamo se ci sarà un futuro e come sarà. Ma non è questo il momento di fare i conti». Forse ora il momento di un primo bilancio è arrivato. Il progetto Pom Natura, attivo da Marzo 2020, ha salutato la fine dell’anno più funesto per il mondo del cibo con un fatturato da 1,5 milioni di euro. Nato dalla grande esperienza della Fumagalli Danilo, da 30 anni al servizio della ristorazione, davanti al collasso del canale Horeca, la giovane Erika ha messo online un progetto che forse avrebbe innescato solo fra sette, otto anni: la consegna dei migliori prodotti ortofrutticoli al miglior prezzo anche per i consumatori diretti, in tutta la Lombardia in sole 24 ore e nelle regioni limitrofe in 48.
Il prossimo 11 marzo sarà passato un anno dalla prima volta in cui l’Italia è finita in lockdown. Non possiamo ancora viaggiare né andare al ristorante. Continuiamo a cucinare, forse meno allegri di prima. Erika legge il cambiamento attraverso i numeri di Pom Natura. «L’attenzione è sempre di più sul prodotto veritiero, sulla ricerca di un prodotto selezionato di qualità. Quando abbiamo lanciato l’arancia rossa di Sicilia, pubblicizzata anche via social, le richieste sono schizzate alle stelle anche tra i consumatori».
All’euforia dei primi mesi in casa ha fatto da contraltare la rassegnazione e la rabbia dei ristoratori, illusi da qualche schiarita nei cieli delle zone rosse e arancioni e dalle repentine chiusure. «Gli chef sono in ansia – spiega Erika – Quando c’è stato lo spiraglio della riapertura per il 7 e 8 dicembre in Lombardia, ho avuto richieste da tutti, pronti a ripartire con menu nuovo». Ora sono stanchi, ma c’è anche tanta voglia di uscire dai fornelli e tornare a vivere un’esperienza vera, edonistica, alla tavola dei grandi ristoranti. Cosa troveremo nel piatto? Materia prima di grande qualità sicuramente. All’interpretazione, ci pensano gli chef: «C’è chi mi manda messaggi vocali chiedendomi di tenere da parte cose speciali. “Devo creare, creare, creare!”, mi dicono». Intanto, tengono botta le dark kitchen: «È l’unica cosa che funziona. Chi ne aveva inaugurata una nel 2020, ne ha aperte altre».
Farsi portare la spesa a casa rimarrà una buona abitudine, non più frutto di pigrizia, ma di fiducia. In questi mesi chi ha sperimentato Pom Natura, si è reso conto che i prodotti recapitati sono sempre migliori di quelli che avrebbe potuto scegliere al supermercato, in autonomia. In cima alle liste della spesa c’è la frutta proveniente da Sicilia e Calabria, come arance e clementine, ma anche tutta la verdura nella sua biodiversità. Con oltre 1.000 referenze presenti nella casa madre Fumagalli Dario e le altre inserite per creare un catalogo di freschissimi e dispensa, a cercare i prodotti di Pom Natura è un target medio alto, alla ricerca della qualità. È sensibile allo spreco alimentare, filosofia che ha spinto Erika a mettere a punto delle box in cui vendere i prodotti “brutti ma buoni”, un po’ ammaccati, che di solito vengono scartati. «Se avessi 100 box al giorno di quel tipo, le venderei tutte».
Nel futuro di Pom Natura c’è tutta l’Italia. Ora il servizio è attivo in tutta la Lombardia e nelle zone limitrofe, ma durante le festività natalizie sono partiti molti “pacchi da su” diretti verso le regioni meridionali, dal Lazio alla Campania. Oggi sul sito è possibile ordinare frutta e verdura, ma anche carne, formaggi, pane fresco e prodotti da dispensa. Ma la filosofia “migliore qualità al miglior prezzo” è il Nord da cui Erika Fumagalli e famiglia non si distraggono. I produttori dialogano direttamente con l’azienda, evitando passaggi intermedi dannosi anche per la shelf life dei cibi. «Siamo in contatto con corrieri che lavorano con trenta mezzi refrigerati e ci appoggiamo a piccoli corrieri di fiducia per le consegne in città, vogliamo essere sicuri di garantire il miglior servizio al prezzo giusto».