È ufficiale: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni dal governo Conte bis. Trenta minuti al Quirinale per comunicare al Capo dello Stato la decisione di rimettere il mandato. Poi il passaggio dalla presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati a Palazzo Giustiniani, e dal presidente della Camera Roberto Fico.
Prima, alle 9, si è tenuto l’ultimo consiglio dei ministri dell’esecutivo giallorosso, durante il quale Conte ha comunicato alla squadra di governo la decisione di andare al Quirinale a rassegnare le dimissioni. E a seguire, alle 12, Conte è salito al Colle per la formalizzazione, aprendo ufficialmente la crisi di governo e sperando nel reincarico.
Il presidente della Repubblica, tramite il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti, ha comunicato che il governo rimarrà in carica – come da prassi – per il disbrigo degli affari correnti. Le consultazioni con tutte le forze politiche cominceranno domani pomeriggio dopo le celebrazioni della Giornata della memoria (vista anche la necessità di sanificazione anti-Covid degli ambienti del Quirinale). Il calendario sarà comunicato a breve, partendo come sempre dai gruppi minori.
Intanto, in Senato si sta costruendo un nuovo gruppo parlamentare con i famosi “responsabili”. Sarà composto da dieci senatori e utilizzerà il simbolo del Maie, la lista degli eletti all’estero. Tra gli aderenti al momento ci sono: l’ex M5S Maurizio Buccarella, Adriano Cario (Maie), Saverio De Bonis (Maie), l’ex M5S Luigi Di Marzio, Ricardo Merlo (Maie), gli ex Fi Sandra Lonardo, Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin. Potrebbe entrare anche l’ex grillino Alfonso Ciampolillo. Si tratta quindi dei senatori che hanno già votato la fiducia la settimana scorsa, e quindi non aggiungerebbero numeri alla maggioranza. Bisogna capire se il nuovo gruppo parteciperà domani alle consultazioni.
Il centrodestra, per serrare le fila ed evitare l’ulteriore uscita di transfughi verso il governo, terrà un nuovo vertice subito dopo pranzo. Questa sera alle 22.30 è prevista invece l’assemblea dei gruppi di Italia Viva.
Dai partiti della maggioranza si fa quadrato intorno al nome di Conte. «Ringrazio ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme», ha detto il premier alla sua ormai ex squadra di governo nell’ultimo consiglio dei ministri. I capi delegazione del M55 Alfonso Bonafede, del Pd Dario Franceschini e di LeU Roberto Speranza hanno ribadito in consiglio dei ministri il loro sostegno al premier dimissionario.
In mattinata si era diffusa la notizia che il premier, prima di salire al Colle, avesse girato un video da pubblicare sui social network per spiegare le sue ragioni agli elettori. La notizia poi è stata smentita dallo staff della comunicazione del premier. Che ha bollato come «fake news» anche la notizia del licenziamento del portavoce Rocco Casalino.
Ma l’ultimo consiglio dei ministri del Conte bis è servito anche a evitare che l’Italia partecipasse alle Olimpiadi di Tokyo senza la bandiera tricolore e l’Inno di Mameli. Il governo, anche se non era all’ordine del giorno, ha approvato un decreto legge sull’autonomia del Coni. Il provvedimento arriva alla vigilia della riunione dell’esecutivo del Comitato olimpico internazionale (Cio) prevista per domani, che dovrà pronunciarsi sull’accusa all’Italia di mancato rispetto della carta olimpica per quanto riguarda l’autonomia del Coni.