Il virus ha ripreso a correre e il governo è pronto a far scattare nuove chiusure e divieti. Dall’11 gennaio l’Italia sarà a prevalenza arancione, con qualche area rossa e poche zone gialle. Sono in bilico tra le fasce più alte di rischio Lombardia, Veneto e Sicilia. Ma anche Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Calabria e Basilicata.
La conferma dei colori delle regioni arriverà oggi con il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, ma i dati del bollettino di ieri e l’indice di contagio di nuovo in salita non sono rassicuranti. Il calcolo per stabilire le fasce viene effettuato incrociando le nuove soglie di rischio con la tenuta delle strutture sanitarie. I parametri prevedono che con Rt all’1 e rischio moderato si va in arancione, con Rt a 1,25 si va in rosso. Ieri tutte le regioni avevano un rischio moderato e dunque sarà l’indice di contagio a fare la differenza.
Erano a 1,05 l’Emilia-Romagna, a 1,07 il Veneto, oltre 1 la Calabria e la Lombardia. Vuol dire fascia arancione con negozi aperti, mentre bar e ristoranti restano chiusi, con il divieto di uscire dal proprio comune. Lombardia, Veneto e Calabria rischiano di passare direttamente in fascia rossa, il che vorrebbe dire vietato uscire di casa se non per «comprovate esigenze» e per andare nei pochi negozi aperti. Lazio e Liguria sono tra giallo e arancione. Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Campania dovrebbero rimanere in giallo.
Il governo intanto lavora al nuovo dpcm, che sarà firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e conterrà molte delle restrizioni attuali. Entrerà in vigore il 16 gennaio e dovrebbe scadere a fine mese. Ma potrebbe anche essere prolungato, vista l’intenzione di prorogare lo stato di emergenza.
Il ministro della Salute Roberto Speranza è anche favorevole alla proroga del decreto legge che vieta gli spostamenti tra le regioni e appoggia l’ipotesi di weekend in zona arancione anche per i territori che si trovano in fascia gialla, con bar e ristoranti chiusi e limitazioni agli spostamenti.
La deroga per i piccoli comuni al di sotto dei 5.000 abitanti sarà mantenuta per chi risiede in una regione in fascia arancione, con le stesse limitazioni del periodo natalizio: non allontanarsi più di 30 chilometri (anche sconfinando fuori regione) e non raggiungere il capoluogo di provincia. Sarà confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5. In fascia rossa resterà la deroga che consente a due persone, con figli minori di 14 anni al seguito, di uscire per andare a trovare amici e parenti, una sola volta al giorno.
Il nuovo dpcm potrebbe contenere anche modifiche sugli sport. Il ministro Vincenzo Spadafora starebbe lavorando per consentire che nelle aree gialle si possa tornare ad allenarsi in forma individuale anche a calcio, basket e negli altri sport di squadra. Ma non sarà facile superare le perplessità dell’ala rigorista del governo.