Fin dal mito di fondazione dell’Europa, il mare ha ricoperto un ruolo niente affatto marginale. Si narra che la bellissima principessa fenicia, eponimo del continente europeo, mentre era intenta a cogliere fiori in prossimità delle acque fu rapita da Zeus che, travestito da toro, la traghettò su nuove sponde, precisamente a Creta, isola di cui divenne regina. Simbolicamente era qui «dove il sole spariva», la linea d’orizzonte tra Oriente e Occidente e furono proprio le acque del Mediterraneo lo scenario della traversata mitologica. Un rapporto millenario, quello tra l’Europa e il mare, che si perde tra storia e leggenda, geografia ed economia, usi e costumi, uomo e natura. A pensarci bene il mare che bagna le coste europee è una porzione minuscola rispetto all’estensione degli oceani della terra, tanto strategica per gli equilibri mondiali quanto incredibilmente identitaria di caratteristici borghi marini.
Pyrgos in Grecia, Bermeo in Spagna, Viana do Castelo in Portogallo, Durres in Albania, Herceg Novi in Montenegro, e Gallipoli in Italia hanno in comune il mare, un porto e una comunità di pescatori che vive al limitare dei flutti, dove i pesci, secondo una visione hemingwayana, sono i veri fratelli così come il sole o la luna o le stelle.
Sono queste le città ambasciatrici di “Blu European Festival”, un programma di iniziative online e offline che dal 16 al 23 febbraio prende contemporaneamente vita in tutti e sei questi paesi con lo scopo di creare in prospettiva un marchio “made in Europe” che metta a sistema le storie e le tradizioni di ciascuno.
I sei Paesi e le rispettive città selezionate per Blu European Festival 2021, brand del progetto Fishfest, cofinanziato dal programma COSME dell’Unione Europea, hanno sposato obiettivi comuni riguardo a temi che parlano di recupero della propria identità, di protezione del mare e di promozione delle piccole comunità di pescatori.
Una visione europea sancita anche dall’adozione di un unico stile comunicativo per narrare le storie di tutti i partecipanti, bagagli culturali che sebbene dispiegati su coordinate geografiche diverse condividono uno stesso fondale in cui il mare ha regole universali.
Ogni Paese ha promosso una serie di iniziative anche in base alle specificità del territorio, come per per la perla dello Ionio, così è definita Gallipoli, per cui sono state previste attività di valorizzazione attraverso abbinamenti cibo-vino che mettano a confronto Italia, Spagna e Grecia, le stesse nazioni altresì presenti nel 1992 tra quei famosi 12 firmatari a Maastricht. Costa Basca, Peloponneso e Salento saranno protagoniste di un percorso enologico che trova affinità nelle tradizioni dei borghi di mare, raccontate attraverso la degustazione di tre vini provenienti dai territori di Bermeo, Pyrgos e Gallipoli: un bianco Txakoli dalla Biscaglia, provincia dei Paesi Baschi affacciata sul Mar Cantabrico; sempre a bacca bianca le varietà Asyrtiko e Robola, provenienti dall’Elide, la parte più occidentale del Peloponneso; un rosato del Salento a base di Negroamaro, vinificato sulla costa occidentale protesa sul Mar Ionio.
Chef ambassador di questo focus Domingo Schingaro dello stellato “Due Camini” di Borgo Egnazia: lui con il mare vive da sempre un rapporto privilegiato grazie ai ricordi del padre pescatore che tornava a casa ancora prima che fuori facesse luce con il bottino rimasto invenduto al porto. «Nel pieno rispetto della filosofia di Borgo Egnazia e della mia cucina – commenta lo chef Domingo Schingaro – lavoriamo sempre utilizzando solo prodotti di stagione e riducendo al minimo gli sprechi».
Durante una lezione di cucina territoriale pugliese, Schingaro imposterà alcune ricette proprio sulla sostenibilità, tema a lui caro, perché nella sua filosofia «il pesce viene lavorato interamente, in tutti i suoi elementi, attribuendo valore e risalto anche alle parti meno nobili dello stesso, all’insegna di una vera e propria rivoluzione delle priorità che ci consente al contempo di raccontare chi siamo e di rispettare elementi fondamentali come stagionalità, assenza di sprechi, rispetto del mare e forte legame con la tradizione».
Sui social, invece, le attività di promozione sono iniziate già la scorsa estate attraverso un contest fotografico veicolato dall’hashtag #blumemories. Una vetrina espositiva che ha messo in rete i sei borghi di pescatori anche dal punto di vista visuale con una raccolta di foto scattate entro il 1992, data spartiacque che ha accompagnato la transizione da quella che è stata la Comunità Economica Europea a quella che sarebbe poi stata e che di fatto oggi è l’Unione Europea. «Abbiamo chiesto di far ricorso alle proprie emozioni – commenta Michelangelo De Palma Amministratore di Agriplan il player internazionale del progetto – perché volevamo che da questo lavoro partito dalla base si potesse ricostruire la memoria storica delle comunità di pesca, momenti di vita reale da proiettare nel vero senso della parola nel futuro».
Il programma italiano
16/02/2021
Ore 11:00
Inaugurazione mostra fotografica (offline) in collaborazione con il Comune presso “Galleria dei due mari” di Gallipoli
Ore 18:00
Workshop artigianato (online qui) cura dell’associazione culturale “Fideliter Excubat” e “Bottega di Pero”.
L’associazione “Fideliter Excubat” opera nel centro di cultura “Marea”, presso l’ex Chiostro dei Domenicani di Gallipoli, svolgendo attività di artigianato artistico. Il mare sarà l’argomento predominante del workshop, durante il quale verranno raccontate le tecniche di realizzazione delle statue sacre a testimonianza della fede dei pescatori e si parlerà della trasformazione di rifiuti ripescati del mare in oggetti di arredo. Il workshop guiderà i partecipanti alla realizzazione di un manufatto.
18/02/2021
Ore 11:00
Tasting con le testate giornalistiche nazionali (offline)
Costa Basca, Peloponneso e Puglia protagoniste di un percorso enologico che trova fondamenta comuni nelle tradizioni dei borghi di mare, raccontate attraverso la degustazione di tre vini provenienti dai territori di Bermeo, Pyrgos e Gallipoli: uno Txakoli dalla Biscaglia, provincia dei Paesi Baschi affacciata sul Mar Cantabrico; un bianco a base di Asyrtiko e Robola, proveniente dall’Elide, la parte più occidentale del Peloponneso; un rosato a base di Negroamaro vinificato sulla costa ionica del Salento. La degustazione sarà accompagnata da prodotti gastronomici tipici dei territori coinvolti.
Ore 18:00
Cooking class – Offline – Città del Gusto del Gambero Rosso, Lecce
A condurre l’appuntamento sulla cucina territoriale del pesce Domingo Schingaro, executive del ristorante stellato “Due Camini” di Borgo Egnazia.
19/02/2021
Ore 17:00
Blu talk #1 (online qui)
“Turismo, cultura e cooperazione per la valorizzazione dei territori costieri”
– Donato Metallo, presidente Commissione Cultura Regione Puglia
– Carmelo Rollo, presidente Legacoop Puglia e vice presidente nazionale Legacoop
– Cosimo Durante, presidente Gal Terra D’Arneo
– Robert Piattelli, advisor Distretto Turistico Costa d’Amalfi e co-founder BTO Educational
– Alberto Cazzato, Pazlab
Modera Michelangelo De Palma – CEO Agriplan
Ore 19.00
Blu Talk #2 (online qui)
“World music, Mediterraneo, cultura, riscatto”
– Vincenzo Bellini, presidente Distretto Puglia Creativa
– Cesare Veronico, direttore Puglia Sounds
– Mauro Durante, Canzoniere Grecanico Salentino
– Vittoria De Luca, responsabile Culturmedia Legacoop Puglia
Moderano Matteo Tangolo, coordinatore QuiSalento, e Matteo Serra, Pazlab
20/02/2021
Ore 11:00
Experience #1 (online qui)
Una visita virtuale tra pesca, artigianato e storia antica del mare – Video doc
Ore 17.00
Experience #2 (online qui)
L’esperienza del pescaturismo – Video doc
22/02/2021
Ore 18.00
Chiusura Festival (online qui) “Lavoro, cultura e cooperazione per rilanciare lo sviluppo”
– Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico Regione Puglia
– Massimo Bray, assessore Cultura della Regione Puglia
– Stefano Minerva, sindaco Comune di Gallipoli e presidente Provincia di Lecce
– Gianfranco Gadaleta, joint secretariat coordinator Interreg V-A Greece –Italy 2014-2020
– Michelangelo De Palma, CEO Agriplan
Modera Matteo Serra, Pazlab
Performance teatrale online – “Lumare” a cura di Ventinovenove
La piece teatrale LUMARE, per la regia di Mary Negro e Gabriele Polimeno, è un omaggio all’universo del mare, al suo rapporto con l’uomo, al suo misticismo tra miti e leggende. Musica, suoni, ombre cinesi porteranno lo spettatore in un viaggio intenso e trascendentale guidato dai racconti e dalle parole degli attori in scena.