Pappe e latteCosa mangiano i neonati

Sono piccoli, hanno bisogno di essere imboccati ma non per questo i loro gusti alimentari sono meno interessanti, anzi, capire necessità e preferenze aiuta ad entrare in sintonia con loro

Come è noto, i neonati si nutrono esclusivamente di latte per almeno sei mesi, in genere ogni tre ore, che con il tempo diventeranno quattro, anche se ogni neonato ha le sue esigenze e i suoi tempi.
L’allattamento al seno è consigliato ma molte mamme, per ragioni assolutamente legittime, preferiscono usare il latte artificiale, un surrogato simile al latte materno, anzi ormai quasi equivalente. Mirato e suddiviso in circa 2 o 3 tipologie, che si adattano per composizione alle diverse esigenze nutrizionali della crescita, il latte artificiale si rivela spesso anche una scelta comoda e pratica, seppur spesso costosa.
Il mercato se lo dividono poche grandi aziende e anche i neonati hanno le loro preferenze, che le madri con il tempo imparano a riconoscere.

Intorno ai 6 mesi inizia lo svezzamento, il processo con cui, gradualmente, i neonati abbandonano l’alimentazione basata esclusivamente sul latte e iniziano a conoscere nuovi alimenti, a partire dalle creme di cereali, soprattutto riso, e dagli omogeneizzati di verdura, carne e pesce, cotte senza sale, o di frutta cotta e addizionata con poco zucchero. Anche in questo caso si trovano sul mercato prodotti pronti e si dividono il mercato più o meno le stesse aziende che si occupano del latte. Quello dei neonati è un mercato alimentare importante e redditizio, d’altronde i genitori desiderano il meglio per propri bambini e per questo sono disposti a pagare bene .
I prodotti pronti sono sterilizzati ma nella lista di ingredienti possono contenere conservanti, emulsionanti, zucchero o altro ancora.

Ora potrebbe sembrare incredibile ma i classici omogeneizzati del supermercato si possono facilmente preparare in casa a partire da alimenti freschissimi e di buona qualità, ma occorre tempo, un poco di sapienza gastronomica e conoscenze di igiene alimentare. Si risparmierebbero molti soldi e si produrrebbe meno inquinamento ambientale (confezioni, carta e vetro da buttare, carburante per il trasporto… )
Occuparsi di uno o due bimbi piccoli è molto faticoso e stressante; il sistema di organizzazione sociale non sempre aiuta .
Il tempo rimane sempre la variabile che certo non incoraggia a cucinare quotidianamente in casa, sebbene la tecnologia sia ormai consolidata anche a livello casalingo ed in questo caso particolarmente utile.

Se avete bisogno di spunti, consigli e ricette il 29 aprile uscirà per Ippocampo “Ricette naturali per il mio bebè” di Angèle Ferreux-Maeght, vera star della cucina salutista francese. Il volume, diviso per età e per questo pronto a coprire tutte le parti del processo, offre spunti culinari perfettamente bilanciati, ricette senza zuccheri aggiunti, sale, pesticidi e glutine che al tempo stesso risultano gustosissime per il palato del bebè e del genitore che non potrà fare a meno di assaggiarle. Non solo, prima di iniziare a elencare le ricette con ingredienti di facile reperibilità e veloci da preparare l’autrice offre utilissimi consigli sugli utensili da avere assolutamente in cucina per prepararsi ad un momento che permetterà alla mamma e al papà di creare un legame ancor più solido con la nuova aggiunta alla famiglia.

 

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter