Nel corso del Consiglio europeo straordinario del 24 e 25 maggio, uno degli argomenti discussi è stato l’impegno europeo contro il climate change. Si tratta, per ora, dell’ultima tappa di un percorso che nel dicembre 2019 aveva visto il Consiglio approvare l’obiettivo di raggiungere, a livello continentale, la neutralità climatica entro il 2050. Poi, nel dicembre 2020, l’istituzione europea aveva concordato un obiettivo comunitario vincolante di una riduzione interna netta di almeno il 55% entro il 2030 rispetto al 1990.
Il Consiglio aveva approvato, all’inizio del mese, il testo di compromesso per la legge europea sul clima, a seguito di un accordo provvisorio sulla proposta raggiunta dai negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo in aprile.
Come ha sottolineato il 24 maggio la cancelliera tedesca Angela Merkel, la parte di vertice dedicata al clima non è stata dedicata a prendere decisioni bensì a prepararsi alla decisione della Commissione europea di metà luglio e la relativa proposta di un pacchetto di politiche climatiche specifiche, il Fit for 55 package.
«La questione del cambiamento climatico – ha spiegato in conferenza stampa il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi – è un tema che aveva avuto una preparazione relativamente scarso. Quello che è stato importante di questa sessione è che i vari punti di vista hanno cominciato a confrontarsi e che ci si è dati un appuntamento a quando la Commissione presenterà il piano Clima, oggi appena abbozzato dalla presidente della Commissione. Si tratta di un piano molto importante e innovativo, il cui pacchetto completo verrà presentato il 15 luglio. Dopodiché, inizierà la discussione tra Consiglio e Parlamento europeo. Le trasformazioni previste sono fondamentali. Tra i problemi emersi, quello sottolineato da tutti è stato l’importanza che la tutela sociale ha nel processo ha di transizione ecologica. C’è una consapevolezza collettiva per la quale le parti più deboli vadano tutelate e che gli stessi, importantissimi provvedimenti, vadano presi avendo in mente qual è la condizione di coloro che meno hanno».
The EU aims to become the world’s 1️⃣st climate neutral continent by 2050. This is not only a political ambition but a concrete commitment requiring effort and action 💪🌍
How will the EU make it happen? 👇#EUCO #ClimateNeutralEU
— EU Council (@EUCouncil) May 25, 2021
L’Unione europea fissa obiettivi nazionali per ridurre le emissioni climalteranti in settori, come i trasporti e gli edifici, non sono inclusi nel mercato comunitario del carbonio. Proprio per questo, dovranno essere aumentati, in linea con il nuovo obiettivo climatico. Gli obiettivi – spiega l’agenzia – si basano in gran parte sul prodotto interno lordo (PIL) pro capite di un paese, il che significa che gli stati più poveri devono affrontare obiettivi più deboli rispetto ai paesi più ricchi. «Funzionari di più Paesi hanno affermato che sosterrebbero il mantenimento del sistema attuale, che modifica anche gli obiettivi dei paesi più ricchi per garantire che i tagli delle emissioni avvengano dove sono più convenienti».
Nelle conclusioni del vertice pubblicate dal Consiglio europeo, i 27 leader degli Stati membri hanno ribadito l’importanza degli accordi raggiunti il 10 e 11 dicembre 2020: il principale è l’approvazione dell’obiettivo comunitario vincolante di riduzione interna netta delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Il Consiglio europeo ha poi invitato la Commissione a presentare rapidamente il suo pacchetto legislativo insieme a un esame approfondito dell’impatto ambientale, economico e sociale a livello di Stati membri e si è detto compiaciuto per il rinnovato impegno degli Stati Uniti nei confronti del l’accordo di Parigi. Infine, sollecitando i partner internazionali, in particolare i membri del G20, ad aumentare le loro ambizioni prima della riunione della COP26 a Glasgow, ha ricordato che tornerà sul tema a tempo debito, dopo la presentazione del Fit for 55 package.
This week's European Council has just ended.
Key conclusions of today:
➡ We are on track to have enough doses to vaccinate 70% of the adult population in the EU by end of July.
➡ We will soon present the #Fitfor55 package for climate action.#EUCO #StrongerTogether 🇪🇺— European Commission 🇪🇺 (@EU_Commission) May 25, 2021
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha spiegato che il pacchetto Fit for 55 avrà 12 proposte. Combinerà, da un lato, il prezzo del carbonio, «ciò che conosciamo come sistema di scambio di quote di emissione, cioè l’ETS che è in vigore». E dall’altra parte, presenterà chiari obiettivi e standard normativi, ad esempio rappresentati nel regolamento sulla condivisione degli sforzi. «È importante che tutti questi diversi elementi – prezzo della CO2, quadro normativo, obiettivi – siano strettamente interconnessi».
Questi tre elementi, ha spiegato von der Leyen, sono gli strumenti attraverso cui l’Unione potrà da un lato ridurre le emissioni climalteranti e dall’altro guidare l’innovazione verde, promuovendo gli investimenti necessari. «Quello che vogliamo sono una crescita sostenibile e pulita e posti di lavoro».
«Abbiamo mobilitato le risorse necessarie per far funzionare questo piano, attraverso il QFP (quadro finanziario pluriennale) e il Next Generation Eu – ha concluso la presidente – Penso che ciò stimolerà gli investimenti pubblici e privati nella transizione verde, sia per le persone che per la tecnologia».