L’amministratore di Google Sundar Pichai ha rinviato il rientro in ufficio dei dipendenti al 18 ottobre, comunicando però che potrà tornarvi solo chi è vaccinato. La stessa politica sarà adottata anche da Facebook. E pure da Netflix per i suoi set di film e serie tv. Nel frattempo, il presidente americano Joe Biden dovrebbe annunciare oggi che richiederà a circa due milioni di lavoratori federali di farsi vaccinare o di sottoporsi a rigorose misure di test.
Mentre in Italia si discute del Green Pass sui luoghi di lavoro, i picchi di infezioni dovuti alla variante Delta del virus hanno aumentato le preoccupazioni negli Stati Uniti e rinviato il rientro dei lavoratori in presenza – come racconta il New York Times.
«Chiunque venga a lavorare nei nostri campus dovrà essere vaccinato», ha spiegato Pichai in un post sul blog di Google. «Implementeremo questa politica negli Stati Uniti nelle prossime settimane e la estenderemo ad altre regioni nei prossimi mesi. Spero che questi passaggi diano a tutti una maggiore tranquillità quando gli uffici riapriranno», ha aggiunto Pichai. «Vedere i “googler” insieme negli uffici nelle ultime settimane mi ha riempito di ottimismo e non vedo l’ora che arrivino giorni migliori». E «anche se il virus continua a emergere in molte parti del mondo, è incoraggiante vedere tassi di vaccinazione molto elevati per la nostra comunità di Google in aree in cui i vaccini sono ampiamente disponibili». Google vieterà ai dipendenti non vaccinati l’ingresso nei campus ed estenderà lo smart working da casa fino al 18 ottobre.
Anche Facebook ha diffuso un annuncio del tutto simile. Lori Goler, Vp of People di Facebook, ha confermato a TechCrunch una politica simile per il gigante dei social media. «Quando i nostri uffici riapriranno, richiederemo a chiunque venga a lavorare in uno dei nostri campus statunitensi di essere vaccinato», scrive Goler. «Il modo in cui implementeremo questa politica dipenderà dalle condizioni e dai regolamenti locali. Avremo un percorso differenziale per coloro che non possono essere vaccinati per motivi medici o di altro tipo e valuteremo il nostro approccio in altre regioni man mano che la situazione si evolve. Continuiamo a lavorare con gli esperti per garantire che i nostri piani di ritorno in ufficio diano priorità alla salute e alla sicurezza di tutti».
Alla richiesta del vaccino obbligatorio si è accodata anche Netflix. Come rivelato da Deadline, i vaccini saranno obbligatori per i cast di tutte le produzioni statunitensi, così come per tutti i lavoratori che entrano in contatto con i set. I nuovi protocolli di ritorno al lavoro concordati dai sindacati di Hollywood e dai principali studios la scorsa settimana offrono infatti ai produttori «la possibilità di implementare politiche di vaccinazione obbligatorie per cast e troupe».