Nuova versioneIn questo momento Draghi serve all’Italia nel ruolo di presidente del Consiglio, dice Matteo Salvini

In un’intervista al Corriere il leader della lega si lancia in elogi nei confronti del premier e fa il punto sulla certificazione verde: «Qualcuno voleva il Green pass anche per farci andare in bagno, io credo che siamo invece riusciti a togliere un bel po’ di problemi a milioni di italiani»

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

«Io dico soltanto che in questo momento Mario Draghi serve all’Italia nel ruolo di presidente del Consiglio. Il peccato è che qualche ministro non sfrutti fino in fondo il peso e la straordinaria autorevolezza di Draghi. Mi riferisco ai temi dell’immigrazione: io questa sera vedrò a cena l’ambasciatore tunisino, mentre il ministro (dell’Interno) mi pare che dorma». Sono queste le parole del leader della Lega Matteo Salvini al Corriere.

«Sulla carta, noi il candidato al Quirinale l’abbiamo già. Ho sentito Silvio Berlusconi questa mattina e l’ho sentito in grande forma», continua Salvini. Che sul Green pass assicura: «Rispetto alle ipotesi di partenza io devo dire che sono soddisfatto. Qualcuno voleva il Green pass anche per farci andare in bagno, io credo che siamo invece riusciti a togliere un bel po’ di problemi a milioni di italiani».

Il capo del Carroccio si riferisce alle opzioni dedicate alle strutture alberghiere: «Negli hotel si potrà fare colazione, pranzo e cena senza certificato verde e senza tamponi per gli ospiti, un tema su cui non ci siamo risparmiati. E siamo riusciti ad evitare un bel po’ di complicazioni alla vita di coloro che viaggeranno in agosto su tutti quanti i mezzi».

Salvini sottolinea poi il continuo scambio di opinione con il presidente del Consiglio e gli obiettivi che il governo si è posto per fine estate. «L’idea è quella di arrivare alla fine di agosto e guardare i dati – afferma Salvini -. Se, come tutti speriamo, saranno positivi, con ricoveri e terapie intensive sotto controllo, il decreto in settembre potrà essere modificato in sede di conversione e dunque potranno essere tolte le restrizioni che sono ancora in vigore. Noi abbiamo presentato una ricca serie di emendamenti. In ogni caso, per noi era importante non rovinare le ferie agli italiani».

Anche se per la Lega non è stato fatto tuto il possibile. «Non è ancora passato il principio della gratuità del tampone. So che il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, su questo sarebbe pronto. E poi, francamente io credo che non possiamo trasformare baristi e ristoratori in carabinieri, caricando sulle loro spalle i controlli sui Green pass. Per noi, il metodo dell’autocertificazione sarebbe il migliore. Sul fronte della lotta all’epidemia, serve dare il massimo sostegno possibile alle cure domiciliari, con i nuovi farmaci antivirali e monoclonali, molto promettenti. Tra l’altro, curare la gente a casa è assai più conveniente che farlo in ospedale».

Insomma, la nuova versione di Salvini evita qualsiasi tipo di polemiche, e si lancia elogi istituzionali: «Il punto fondamentale è che noi siamo entrati in questo governo per aiutare. Ed è ovvio, assolutamente chiaro che su tante cose dobbiamo mediare, vista la mentalità statalista della sinistra, e che ci attendono passaggi complicati».

Neanche le amministrative di ottobre preoccupano il “Capitano”. «Nelle grandi città andremo sempre al ballottaggio in vantaggio sui secondi, tranne forse a Bologna. E lo stesso collegio di Siena, considerato da sempre inespugnabile e in cui si candida lo “straniero” Enrico Letta, beh… con quello che stan facendo su Montepaschi forse è meno inespugnabile».

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