Inside BerlinÈ finalmente arrivato il momento dei liberali tedeschi?

Dopo le elezioni federali del 26 settembre, l’FDP potrebbe presto giocare un ruolo importante nella formazione del nuovo esecutivo. Il suo leader Christian Lindner si trova davanti a un dilemma: coalizzarsi con Spd e Verdi rinnegando così la sua promessa elettorale di abbassare le tasse o astenersi, rischiando che la sinistra estrema di Die Linke entri al governo?

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In Germania, il Partito Liberale Democratico (FDP) è tradizionalmente il partito più favorevole all’economia di mercato. Si fanno chiamare “I liberali”, anche se è importante ricordare che “liberale” ha qui un significato molto diverso rispetto agli Stati Uniti, dove il termine è spesso associato a politiche di sinistra. Non fate quindi errori, la FDP non è un partito di sinistra. Essere liberale, in Germania, significa schierarsi a favore del mercato e dei diritti civili.

Attualmente, l’FDP è all’opposizione. Ma con le elezioni per il Bundestag (il Parlamento federale tedesco) che si terranno il 26 settembre, l’FDP potrebbe presto giocare un ruolo importante nella formazione del nuovo governo. L’FDP, sotto la guida del suo leader Christian Lindner, viene dato nei sondaggi più in alto che mai, e un risultato a due cifre sembra certo. Il partito è attualmente corteggiato da altri partiti che avrebbero bisogno del suo sostegno per formare un governo di coalizione:

  1. La CDU, il partito di governo di Angela Merkel, viene data nei sondaggi a un livello così basso come mai era accaduto nella storia della Repubblica Federale. La CDU vorrebbe formare una coalizione con la FDP. A livello personale, i capi della CDU (Armin Laschet) e della FDP (Christian Lindner) si capiscono e vanno d’accordo. Hanno persino governato insieme nel più grande land tedesco, la Renania Settentrionale-Vestfalia. Tuttavia, anche insieme, i due partiti non saranno in grado di assicurarsi abbastanza voti per formare una maggioranza. Avranno bisogno di un terzo partner, e dovrà essere un partito di sinistra: o i Socialdemocratici (SPD) o i Verdi. 
  2. Anche l’avversario diretto di Armin Laschet per diventare Cancelliere, Olaf Scholz della SPD (ministro delle finanze nell’attuale governo), vorrebbe formare una coalizione con la FDP. Ma anche in questo caso servirebbe un terzo partito, i Verdi, perché FDP e SPD insieme non avrebbero abbastanza voti. 

Di conseguenza, Lindner si trova corteggiato dalla CDU, dalla SPD e dai Verdi, e tuttavia potrebbe ritrovarsi in una situazione pericolosa.

Secondo i sondaggi attuali, una coalizione tra SPD, Verdi e FDP rappresenta una possibilità. Inoltre, si dice che Olaf Scholz sia favorevole a una tale coalizione. Christian Lindner, invece, va dicendo da mesi che non riesce a immaginarsi una tale alleanza, anche se non se la sente nemmeno di escluderla. Allo stesso tempo, Lindner ha ripetutamente affermato che in nessun caso farà parte di un governo di coalizione che vuole aumentare le tasse. Su questo non potrebbe essere più chiaro.

Se dovesse rimangiarsi la sua parola e unirsi a un governo che propone un aumento delle tasse, verrebbe meno alla sua principale promessa elettorale. Sarebbe un ripetersi di quanto successo nel 2009, quando l’FDP ha fatto una campagna elettorale basata sui tagli delle tasse, assicurandosi un sensazionale numero di voti, per poi rinnegare le sue promesse. Il partito ne ha pagato il prezzo quattro anni dopo, nel 2013, quando ha ottenuto il suo peggior risultato di sempre e non ha avuto alcun seggio al Parlamento tedesco. Questa esperienza traumatica perseguita ancora la FDP.

I Verdi e la SPD chiedono invece, con entusiasmo, quegli aumenti di tasse che la FDP ha categoricamente escluso. La richiesta che i “ricchi” paghino più tasse sta giocando un ruolo centrale nella campagna elettorale, specialmente in quella della SPD. Sia la SPD che i Verdi hanno promesso di aumentare l’imposta sul reddito e di introdurre una tassa sul patrimonio per la prima volta dal 1997. I Verdi vogliono anche introdurre un prelievo patrimoniale una tantum in aggiunta all’imposta sul patrimonio. In una coalizione tra SPD, Verdi e FDP, almeno uno di questi partiti dovrebbe rimangiarsi quanto detto in campagna elettorale. Questo suggerisce che i colloqui per formare una tale coalizione potrebbero essere destinati a fallire. La questione fiscale sarebbe dunque l’ostacolo principale, ma non l’unico. La SPD, per esempio, chiede anche un congelamento degli affitti, che la FDP rifiuta categoricamente. Anche le idee su migranti e Unione Europea divergono tra la FDP, da un lato, e i Verdi e la SPD, dall’altro. 

Ma cosa accadrebbe se i colloqui per formare una coalizione tra SPD, Verdi e FDP fallissero e la Germania finisse con una coalizione tra SPD, Verdi e il principale partito di estrema sinistra tedesco, Die Linke, un’eventualità che né la SPD né i Verdi hanno esplicitamente escluso? Lindner resterebbe con un pugno di mosche in mano. I sostenitori della FDP, specialmente quelli del mondo degli affari, sarebbero infuriati. I media direbbero che la FDP si è “tirata indietro” per la seconda volta (dopo aver interrotto le trattative con la CDU e i Verdi quattro anni fa). La gente concluderebbe che Lindner non era evidentemente disposto a governare. Già nel 2017, Lindner ha dichiarato: “È meglio non governare che governare male”. 

Se dopo le elezioni del 26 settembre un accordo dell’FDP con la SPD e i Verdi dovesse fallire, Christian Lindner sarebbe accusato di aver favorito, per la prima volta nella storia moderna della Germania, la nascita di un governo di sinistra e con inclusi gli ex-comunisti.

Senza dubbio, tali accuse sarebbero ingiuste e grossolane, dal momento che la responsabilità sarebbe solo della SPD e dei Verdi. Ma i media incolperebbero la FDP e direbbero che il partito aveva la possibilità di prevenire un tale risultato se solo avesse formato una coalizione con la SPD e i Verdi. Inoltre, per gli anni a venire, ogni volta che la FDP criticherà il governo di sinistra, potrebbe ricevere in risposta osservazioni sprezzanti, del tipo: l’avete voluto voi, rifiutando l’offerta di un’alleanza con la SPD e i Verdi!

Lindner spera ancora nella possibilità di un’alleanza con la CDU e i Verdi o in un’alleanza con la CDU e la SPD. Ma cosa succederebbe se, dopo le elezioni, un governo di sinistra composto da SPD, Verdi e Die Linke ottenesse la maggioranza dei seggi al Bundestag? Allora la FDP si troverebbe di fronte al dilemma descritto sopra. Indipendentemente dalle scelte di Lindner, la sua posizione è estremamente difficile: o l’FDP diventa la foglia di fico di un’alleanza con SPD e Verdi e rinnega la sua principale promessa elettorale accettando che le tasse vengano aumentate e gli affitti maggiormente regolamentati. Oppure si prende la colpa per la nascita di un governo formato da SPD, Verdi e Die Linke.

Pochi in questo momento vorrebbero essere nei panni di Christian Lindner. La notte delle elezioni, egli otterrà probabilmente una vittoria in termini di voti per la FDP che quasi nessuno avrebbe mai pensato possibile. Allo stesso tempo, però, se SPD, Verdi e Die Linke avranno insieme la maggioranza dei seggi, come sembra attualmente molto probabile, la FDP si troverà di fronte a un vero dilemma.

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