Corona EconomyLa settimana del Green Pass, tra il decollo di Ita e la legge di bilancio

Nella newsletter di questa settimana: la deadline del 15 ottobre, con l’entrata in vigore dell’obbligo del certificato verde al lavoro, gli scioperi, il primo volo della nuova compagnia di bandiera e le divisioni sulla manovra. Ma anche la povertà di tempo e le nuove sperimentazioni della settimana corta in Italia, il pantano sulle politiche attive, il Nobel per l’economia e i nuovi software per misurare la produttività. Ascolta il podcast!

TEMPI MODERNI
Un grande enigma della vita moderna è che molti si sentono a corto di tempo, anche se lavoriamo meno dei nostri antenati. Nel corso degli anni, il tempo libero si è incredibilmente ristretto. E non è solo una questione di percezione. I dati Ocse mostrano che dagli anni Ottanta in poi abbiamo meno tempo per noi e che dal 2000 la cosiddetta “time poverty” è aumentata. Eppure dagli anni Novanta la media delle ore settimanali di lavoro è rimasta fissa a 40.

  • Multitasking Una spiegazione è che si dedica più tempo alla cura dei bambini. Le donne, in particolare, dedicano più del doppio delle ore ai figli rispetto agli anni Settanta, anche se lavorano molto di più di 50 anni fa. Il fenomeno dei cosiddetti “genitori elicottero” quindi potrebbe essere un fattore, ma non è il solo. Secondo la giornalista del Financial Times Sarah O’Connor, la questione principale è che la tecnologia rende molto più difficile suddividere lavoro e tempo libero. Se guardo una serie mentre controllo le email di lavoro sul telefono, è tempo libero o di lavoro? E se guardo un video mentre sono seduto alla mia scrivania? Il punto, però, è capire se migliora il lavoro o peggiora il tempo libero. Ma questa è un’altra storia.

Il tempo è mio e lo gestisco io La pandemia, con il lavoro da remoto, ha abbattuto definitivamente questo muro tra lavoro e tempo libero. Molti hanno lavorato più di prima. Ma lavorare da casa ha anche permesso di recuperare il tempo degli spostamenti e di rendere più flessibile il tempo di lavoro. E in tanti ora non hanno alcuna intenzione di tornare alla vecchia vita. Secondo diversi sondaggi americani, fino al 70% dei lavoratori sarebbe disposto a rinunciare a parte dello stipendio e ai benefit aziendali per continuare a lavorare da remoto.

  • Certo, non tutti possono scegliere. Google, ad esempio, ha già annunciato un taglio del 25% in busta paga per chi vorrà lavorare da casa per sempre.

Lavorare meno E si parla ormai di settimana corta a parità di stipendio dal Regno Unito all’Islanda, dalla Finlandia alla Germania. E pure il New York Times ha scritto che “futuro del lavoro dovrebbe significare lavorare di meno”.

  • Orario spagnolo In Spagna, i sindacati e il gruppo Telefónica si sono accordati per la “settimana corta”: i dipendenti saranno liberi di lavorare per 32 ore a settimana e di fare smart working per due giornate con una riduzione del 15% in busta paga. Mentre la casa di moda Desigual ha proposto un taglio delle ore di lavoro dalle attuali 39,5 a 34,5, con una settimana di tre giorni in ufficio e uno in smart working, e una decurtazione dello stipendio del 6,5%.

Domandone Ma se in termini di produttività – come spesso dicono i dati – il dipendente rende di più lavorando da casa per meno giorni a settimana, perché tagliare lo stipendio? A Napoli, la società di consulenza Pa Advice, ha avviato la sperimentazione per 43 dipendenti con un’età media di 35 anni, per i quali è prevista una riduzione dell’orario da 40 a 36 ore settimanali a parità di stipendio. Vengono fissati obiettivi specifici da raggiungere, senza cartellino. E vedremo come andrà.

  • D’altronde, come mostrano i dati Ocse, il fatto che in Italia si lavori in media più che in Germania, Danimarca o Regno Unito non ci porta a essere più produttivi. Anzi.

 

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LA SETTIMANA DEL GREEN PASS
Dopo le manifestazioni No Pass e No Vax a Roma e gli attacchi alla sede nazionale della Cgil e al Policlinico Umberto I, la politica si divide tra chi riconosce la chiara matrice fascista delle aggressioni e chi ancora dice di conoscerla. Draghi ha incontrato Landini nella sede del sindacato. Ma i prossimi giorni si annunciano difficili. E non solo per la gestione dell’ordine pubblico, visto che oggi i sindacati di base sono in piazza e altre mobilitazioni No Vax sono state annunciate sui social. Ma venerdì 15 ottobre scatta l’obbligo del Green Pass per tutti i lavoratori, la protesta potrebbe coinvolgere numerose città. E soprattutto molti imprenditori dicono di non essere pronti e che, con queste regole, le aziende potrebbero andare in tilt.

  • I numeri Secondo le stime di Palazzo Chigi, ci sono 2,2 milioni di lavoratori privati e 250mila dipendenti pubblici ancora senza vaccinazione o senza pass.
  • Gli imprenditori Il presidente di Confapi Maurizio Casasco dice che con l’obbligo di certificazione verde le imprese rischiano di restare senza lavoratori. Il vicepresidente di Confindustria Maurizio Stirpe invece ricorda che il decreto è del 21 settembre e che aziende e regioni hanno avuto tempo per prepararsi, rifiuta la proposta di allungare la validità dei tamponi da 48 a 72 ore e dice di essere contrario circa la disponibilità di alcuni imprenditori di pagare i tamponi a chi non si vaccina.
  • Le regole Con il decreto legge dedicato alle riaperture, viene stabilito che il datore di lavoro ha la possibilità di richiedere anticipatamente il Green Pass (e i lavoratori sono obbligati a rispondere) per organizzare e programmare il lavoro. A chi è in smart working il certificato non viene chiesto, ma nelle Faq del governo è specificato che non è possibile destinare al lavoro da casa chi non ce l’ha eludendo così l’obbligo. I controlli saranno all’accesso del luogo di lavoro e, nel caso, anche a campione. Negli uffici pubblici, gli unici a cui non sarà chiesto il pass saranno gli utenti. Per le verifiche giornaliere dovrebbe esserci una app sviluppata da Sogei. Ma ci sono ancora diverse questioni da sciogliere sui controlli.

 

BILANCIO DELLO STATO
Calendario di governo Cominciano a entrare nel vivo i lavori della legge di bilancio. E sempre il 15 ottobre il governo dovrà inviare alla Commissione europea l’architettura del prossimo budget dello Stato (Draft Budgetary Plan).

  • Sarà una manovra espansiva, di circa 23 miliardi, di cui 5 o 6 dovrebbero andare al taglio del cuneo fiscale. Ma ci sono da finanziare anche il dopo quota 100, la riforma degli ammortizzatori sociali e il reddito di cittadinanza.
  • Salvini tra l’altro ha già detto che chiederà di alzare la soglia della flat tax da 65mila fino a 100mila euro.

Fisco della discordia C’è da risolvere la questione della delega fiscale, approvata la scorsa settimana dal governo senza i leghisti che hanno lasciato il consiglio dei ministri. Salvini poi ha incontrato Draghi, ha ricucito l’ennesimo strappo e ora si cerca una soluzione politica per la riforma del catasto. Mentre il premier ha ripetuto che non ci sarà un aumento delle tasse.

RECOVERY ITALIA
Spiaggia a ostacoli Dopo la prima cabina di regia sul Pnrr dedicato a istruzione e ricerca, Draghi ha anche detto che il governo non segue il calendario elettorale e che è il momento di correre vista la mole di provvedimenti di approvare entro l’anno. Il primo scoglio, entro ottobre, sarà la legge sulla concorrenza: il governo si pronuncerà quasi certamente dopo il 20, quando il Consiglio di Stato sarà chiamato a decidere sull’estensione delle concessioni balneari fino al 2033. Salvini ha già detto che farà battaglia su questo.

I conti non tornano E sul Recovery Plan si sono fatti sentire i presidenti della Regioni del Sud, secondo i quali il piano avrebbe destinato al Mezzogiorno 7 miliardi in meno del previsto. Ma, come spiega l’HuffPost, il conto è giusto perché il 40% dei fondi al Sud è da calcolare sulle risorse territorializzabili, che sono 206 miliardi e non 222,1.

 

«SCHIANTARSI CON CALMA»
Ma le Regioni stanno litigando pure sulla ripartizione della prima tranche di risorse destinate alle nuove politiche attive. Il decreto interministeriale sulla Gol, Garanzia per l’occupabilità dei lavoratori, è pronto. Ci sono 880 milioni per prendere in carico 300mila disoccupati entro il 2022. Ma i governatori non si sono messi d’accordo sugli indicatori usati per il riparto e la conferenza delle Regioni ha rinviato l’approvazione del decreto al 14 ottobre.

  • Eppure è circa un anno che si parla della Gol. Come se non fosse urgente mettere subito in campo politiche attive e formazione, soprattutto in vista del 31 ottobre, quando cadrà il blocco dei licenziamenti per terziario, piccole imprese e tessile. «Schiantarsi con calma», ha scritto Alberto Orioli.
  • Idem sulla riforma degli ammortizzatori sociali. Come ha ricordato l’economista Andrea Garnero: «Quando fu introdotto il divieto di licenziamento, l’idea era che servisse per guadagnare tempo per dotare l’Italia di ammortizzatori sociali universali e di un sistema di politiche attive decente. Mancano 20 giorni alla fine del divieto e siamo allo stesso punto di febbraio 2020».

 

DOSSIER CALDI
Decollo con sciopero E sempre venerdì 15 ottobre è previsto il via ufficiale della nuova compagnia aerea Ita, che rimpiazzerà Alitalia. Alle 6.30 ci sarà il primo decollo di un aereo Ita da Fiumicino a Linate, codice Az 2008. Ma resta ancora da sciogliere il nodo del marchio, visto che l’asta è andata deserta e al momento la nuova società non può usarlo, anche se le trattative tra Ita e i commissari vanno avanti e la questione potrebbe chiudersi in poche ore.

  • Intanto le assunzioni per la nuova compagnia sono state ultimate e l’azienda è alla ricerca di un partner strategico. Ma sono annunciate per il 15 le proteste dei lavoratori che sono rimasti fuori. Il presidente Altavilla ha detto che «sarebbe una vergogna per il nostro Paese». Già oggi è in programma uno sciopero dei Cobas. E a Palermo da oggi scioperano pure i lavoratori del call center: oltre la metà rischia di perdere il posto con il passaggio a Ita.

 

Vertenza simbolo Dopo la sentenza del tribunale di Firenze, la Gkn di Campi Bisenzio ha deciso di fare retromarcia sui licenziamenti, dando l’ok agli ammortizzatori sociali e all’ipotesi di una cessione dell’attività all’interno di un percorso istituzionale. Gli operai dell’azienda intanto hanno presentato in Parlamento una proposta di legge anti-delocalizzazioni elaborata da un gruppo di giuristi.

  • Oggi si tiene al Mise un incontro dei sindacati con Stellantis sui piani industriali del gruppo. Mercoledì è previsto un tavolo sul settore auto.

 

Gas di riserva Questione caldissima anche quella delle bollette e dei rincari del gas. Mentre l’Europa pensa a riserve e acquisti collettiviil ministro Cingolani ha detto che il prezzo record «impatta sulla manifattura e sulle industrie, non più soltanto sulle fasce deboli».

 

ITALIA 2021
Denatalità Ha generato polemiche la proposta dell’economista Carlo Cottarelli di concedere la pensione anticipata come premio a chi fa figli. Poi Cottarelli ha spiegato che si tratta di «una provocazione», ma «è importante far capire che dietro al problema delle pensioni c’è il fatto che la gente non fa più figli».

 

Senza allori E hanno colpito pure i dati sul gap crescente nell’istruzione rispetto all’Europa: in Italia solo uno su cinque ha la laurea, il 20%, contro il 32,8% nell’Ue.

 

NOBEL PER L’ECONOMIA
I premiati Il Nobel per l’Economia 2021 è stato assegnato a David Card, Joshua D. Angrist e Guido W. Imbens. A Card «per i suoi contributi empirici sull’economia del lavoro», mentre ad Angrist e Imbens «per i loro contributi metodologici all’analisi delle relazioni causali». I tre premiati hanno mostrato che gli esperimenti empirici possono essere utilizzati per dare risposta a molte domande sulla società, ad esempio per verificare come salario minimo e flussi di migrazione influiscano sul mercato del lavoro (video).

 

ORIZZONTI POST QUARANTENA
Misurare la produttività (a distanza) Microsoft acquisterà Ally.io, startup che ha sviluppato dashboard e strumenti personalizzabili per aiutare i lavoratori a monitorare i propri obiettivi. La misurazione della produttività sta diventando una parte sempre più importante delle applicazioni Microsoft, soprattutto dopo il boom delle modalità di lavoro ibride e remote.

 

Prima il benessere Siamo in una nuova era per la salute mentale al lavoro, ha scritto la Harvard Business Review. L’attenzione al benessere dei lavoratori è cresciuta con la pandemia. Una novità, ad esempio, arriva da Asos, che garantirà lavoro flessibile e ferie retribuite alle donne durante la menopausa.

 

Intesa storica 136 su 140 Paesi dell’Ocse hanno raggiunto un accordo sulla tassa minima globale sulle società, con un’aliquota minima del 15% per quelle con fatturato superiore a 750 milioni di euro. Gli Stati hanno tutto il 2022 per recepire l’accordo, che entrerà in vigore dal 2023.


AGENDA 

  • 11 ottobre: l’Istat diffonde il dato sulla produzione industriale a luglio e nota mensile sull’andamento dell’economia italiana a settembre. Mentre al Mise si tiene il tavolo Stellantis.
  • 12 ottobre: il Fmi pubblica il “World Economic Outlook”.
  • 13 ottobre: tavolo al Mise sul settore auto; conferenza stampa conclusiva della quarta riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G20.
  • 14 ottobre: a Roma presentazione della ricerca Censis-Confimprese sul retail in Italia nel 2021.
  • 15 ottobre: Parte la compagnia Ita, entra in vigore il Green Pass, il governo spedisce la legge di bilancio alla Commissione Ue. Mentre l’Istat diffonde i dati sui prezzi al consumo di settembre.
  • 16 ottobre: Confindustria presenta il rapporto di previsione del Centro Studi “Quale economia all’uscita dalla crisi?”.

 

Buona settimana,

Lidia Baratta

 

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