Il clima è frizzantino, le serate ancora piacevoli e il grande parco che accoglie la nuova redazione de Linkiesta è l’ideale per le feste con brindisi: ieri abbiamo accolto i nostri sostenitori, i lettori più affezionati e la stampa per l’inaugurazione ufficiale della sede ed è stata una serata che ricorderemo.
Tra brindisi e chiacchiere, è stata l’occasione per lanciare anche il nostro primo libro, edito da Linkiesta nella collana Gastronomika, dedicato al Risorgimento, raccontato attraverso un menu del 1911, scoperto dalla archeologa culinaria Samanta Cornaviera e raccontato grazie alle parole e alle immagini del collettivo Cougnet.
Per rievocare il pranzo imbandito nel 1911, sotto l’alto patronato del Re, in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, abbiamo replicato nel ristorante torinese Del Cambio – con l’aiuto dello chef Matteo Baronetto – le ricette servite all’epoca agli ufficiali dell’esercito impegnati nelle gare nazionali di Tiro a Segno.
Come ci hanno ricordato gli autori durante la presentazione «Ricostruire la storia di tutte le ricette onomastiche che hanno dato vita a questo menu ci ha permesso di scoprire che le portate prelibate nascondevano prese di posizione politiche, storie d’amore e di logge massoniche, spunti di riflessione e pesanti invettive, trasformando una inoffensiva lista delle vivande in un grande manifesto del Risorgimento».
Ci hanno accompagnati nella serata i vini di Olivini, ottimi rappresentanti della zona del Lugana, che hanno nel loro attaccamento al territorio anche una bella declinazione storica, a tema rispetto al libro.
La zona del Lugana infatti è quella del Parco del Risorgimento di S. Martino della Battaglia, al centro di un’area verde di 504 ettari, nel basso Garda in territorio di Desenzano. Il 24 giugno del 1859 nella campagna tra S. Martino e Solferino le armate del Re di Sardegna Vittorio Emanuele II e dell’alleato Napoleone III combattono vittoriosamente contro le armate austriache al comando dell’Imperatore Francesco Giuseppe, portando alla liberazione della Lombardia dall’occupazione austriaca. Sulla più alta tra le bellissime colline ricoperte dai vigneti possiamo ammirare la Torre di S. Martino, eretta a partire dal 1880 per onorare la memoria di re Vittorio Emanuele II e di quanti hanno combattuto per l’indipendenza e l’Unità d’Italia nelle Campagne dal 1848 al 1870. Non potevamo che brindare così!
Le foto sono di Gaia Menchicchi.