Prima la cabina di regia politica, poi una riunione con le Regioni, quindi la seduta del Comitato tecnico scientifico, infine il consiglio dei ministri. Saranno questi gli appuntamenti che porteranno già oggi il governo guidato da Mario Draghi ad approvare il cosiddetto Super Green Pass per i soli vaccinati, con i divieti per i No Vax in vigore dalla prossima settimana e l’obbligo vaccinale per forze dell’ordine e docenti.
Tra le misure, anche l’obbligo del passaporto vaccinale ai turisti che soggiornano negli alberghi e la possibile estensione della carta verde per chi sale a bordo di un mezzo di trasporto pubblico a media percorrenza: treni e bus regionali, quindi, molto sfruttati dai pendolari. Da lunedì, chi ha tra i 18 e i 39 anni potrà accedere anche alla prenotazione della terza dose.
Il nodo da sciogliere
Ma c’è ancora una questione da dirimere, come racconta Repubblica. I ministri di Pd e Forza Italia, con Roberto Speranza, chiedono di escludere i No Vax da ogni luogo ricreativo già in zona bianca. Più cauto, Matteo Salvini. Ma anche Regioni importanti come Lazio, Campania, Toscana, Puglia, Lombardia e Veneto spingono per la linea dura. Il presidente del Consiglio porterà in cabina di regia due ipotesi. Tutto ruota attorno a un dilemma, che è poi il cuore del meccanismo del 2G: escludere i tamponi dal Green Pass soltanto dalla zona arancione (con altre restrizioni pure in giallo), oppure far valere il bando contro gli anti-vaccinisti subito e ovunque?
La soluzione più radicale prevede che già in zona bianca i No Vax vengano banditi da cinema e teatri, bar e ristoranti, palestre e stadi. L’altra possibile soluzione prevede l’inasprimento del giallo – con restrizioni sulla capienza valide solo per i No Vax – e il divieto di ingresso dall’arancione nei luoghi ricreativi e di svago. L’effetto, però, rischia di essere caotico, il meccanismo poco chiaro, i controlli assai difficili. Draghi teme che l’opzione più radicale determini un contraccolpo sul fronte della ripresa, escludendo da alcun consumi sei milioni e mezzo di persone.
Il piano per i controlli
Ma chi verificherà? I controlli sui nuovi divieti saranno da organizzare subito, soprattutto in vista degli affollamenti natalizi. Il Messaggero scrive che ci saranno percorsi dedicati per l’accesso a negozi e ristoranti, transenne nelle piazze della movida e nelle vie del centro per evitare assembramenti, ma anche per facilitare i controlli del Green Pass. Soprattutto, saranno sollecitate le segnalazioni da parte dei cittadini di comportamenti scorretti che possono mettere a rischio la salute.
In vista del Natale, l’obiettivo del Viminale è quello di rendere più efficaci i controlli anti-ressa e quelli sulle certificazioni verdi. Tutte le attività ricreative saranno escluse per chi non è immunizzato. Per il momento non esiste una vera e propria task force deputata al controllo dei certificati. Gli accertamenti vengono fatti dalle forze dell’ordine durante normali controlli amministrativi all’interno di locali, ristoranti, negozi. Una parte dei controlli spetta anche alle Asl e agli ispettori del lavoro. Ma non è escluso che gli accertamenti vengano intensificati.
Per ora, appunto, le verifiche si svolgono nell’ambito di normali accertamenti amministrativi che vengono effettuati a campione. L’appello, quindi, è quello di segnalare alle forze dell’ordine eventuali trasgressori. Un esempio: se all’ingresso del ristorante non viene chiesto di esibire il Green pass, il cittadino potrebbe chiamare la Polizia locale.
Le altre novità in arrivo
Il governo si prepara a imporre l’obbligo di vaccinazione per l’intero comparto difesa e sicurezza (500mila dipendenti) e per il personale scolastico (1,2 milioni): in tutto, 1 milione e 700 mila persone. Il vaccino obbligatorio sarà imposto quindi a Polizia e Carabinieri, Guardia di Finanza ed Esercito, Aeronautica, Marina e Polizia penitenziaria. A tutti verrebbe concesso poco meno di un mese – fino al 15 dicembre – per adeguarsi. Poi scatterebbe la sospensione dello stipendio.
Molto probabile anche la riduzione della durata del passaporto vaccinale da 12 a nove mesi. Deciderà oggi il Cts. Resta in campo, però, anche l’idea di limitare il pass a sei mesi.
Per tutelare il turismo, il governo sta valutando in queste ore anche la possibilità di imporre il Green Pass a chi accede a una struttura alberghiera. Finora l’obbligo valeva solo per palestre, piscine e centri benessere degli hotel. Probabile che anche stavolta venga escluso il trasporto pubblico locale dall’obbligo di Green Pass. Possibile però che venga previsto l’obbligo di carta verde per treni e autobus a media percorrenza, scelti ogni giorno da centinaia di migliaia di pendolari.
Da lunedì, inoltre, per gli over 18 dovrebbe essere possibile prenotare la terza dose, a patto che si sia ricevuta la seconda da almeno cinque mesi.