Atm UncoveredUna webserie per scoprire la storia dei mezzi pubblici di Milano

Lanciata in occasione del 90esimo anniversario del gestore dei trasporti milanesi, racconta la storia e gli scenari dell’enorme rete di binari e mezzi che ogni giorno permette a Milano di funzionare

«Dov’è che vanno a dormire i tram?» si chiedeva tempo fa Vinicio Capossela in un video in cui raccontava di come, durante il lockdown, li guardasse sfilare per la città vuoti, silenziosi,. Perché anche i tram, come i loro passeggeri, dopo tante ore di lavoro devono pur sempre riposare. E allora, dove vanno?

È quel che ci racconta la miniserie “Atm Uncovered”, lanciata in occasione del 90esimo anniversario di Atm Milano, aprendo le porte delle linee, i depositi, gli operatori del gestore unico della mobilità milanese. Un viaggio alla scoperta di tutto quello che c’è dietro a una rete di servizio pubblico che tra autobus, tram, filobus e metro serve ormai una media di 2 milioni e mezzo di passeggeri al giorno, con oltre 2.400 corse metro giornaliere e oltre 25mila corse in superficie. Numeri pazzeschi, che impongono la programmazione di un sistema capace di gestire anche l’imprevedibile.

La miniserie, composta di cinque puntate che vanno in onda ogni domenica alle 18.30 sul canale YouTube della Fondazione, parte dalle vetture che hanno fatto la storia di Atm: i tram, vera e propria istituzione meneghina, a cui i milanesi sono affezionati forse al pari solo di San Siro.

I tram, l’essenza di Milano. C’erano ancora i bastioni spagnoli quando fu inaugurata, nel 1841, la prima linea di vettura a cavalli, l’Omnibus, che collegava piazza del Duomo con le diverse porte della città. O quando nel 1876, nell’allora spazio extra-urbano, comparve il “tramway”, a indicare la prima ferrovia a cavalli che correva su rotaie e che nel 1880 fece il suo ingresso anche nel centro della città.

Ma i veri tram, come li conosciamo noi – spiega la serie – apparvero alla fine del secolo, con l’avvento dell’energia elettrica. Erano eleganti, molto più veloci e comodi dei precedenti. Decenni da protagonisti delle vie milanesi, fino ad arrivare agli anni ’80, quando lo sviluppo dirompente delle metropolitana e l’esplosione del traffico su gomma ne ridimensionò fortemente l’uso, le vetture e le tratte, spingendo molti a ritenere che, in fondo, anche il tram avesse fatto il suo tempo.

E invece no. Oggi con le sue 400 vetture, 19 linee, 5mila corse al giorno su una rete lunga più di 180 chilometri, i tram sono vivi e vegeti e guardano orgogliosamente al futuro. La rivoluzione verde, infatti, passa anche da qui, si apprende guardando “Atm Uncovered”: da una rete all’avanguardia di trasporto “pulito”, che sia alimentato da fonti di energia che riducano l’inquinamento e le emissioni. Energia elettrica in combinazione con lo sviluppo delle fonti rinnovabili, quindi, per un domani che garantisca alle nuove generazioni un ambiente in cui vivere, non limitarsi solo a sopravvivere.

I tram non raccontano solo del passato di Milano. Chi li porta, li ripara, li cura sente di essere profondamente inserito nel presente e proiettato nel futuro della città. La webserie ci racconta di Carmela, che dopo 18 anni da conducente, oggi forma con orgoglio «i tramvieri di domani». O di Anna, che guida la linea 10 e ogni mattina, dopo aver preso la sua cedola e la sua tabella con il programma della giornata, sale in vettura con la consapevolezza di fare un lavoro importante per l’ecosistema della sua città.

Un lavoro avvolto dal fascino delle cose che sanno di antico e che però sono in fondo intramontabili.

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