Milano che fa beneA Milano si fa beneficenza con gli Nft

Il 2 dicembre, l’acceleratore di startup Le Village di Crédit Agricole Milano organizza una serata charity a tema non-fungible token, Innovart'Art, per sostenere i detenuti di un progetto destinato ai detenuti del carcere minorile Cesare Beccaria, “Palla al Centro”

Milano che corre, Milano che ha fretta, Milano che però qualche volta si ferma e fa “bene” del bene. A unire ciò che va veloce – le startup del mondo di domani – e ciò che è buono – l̕’inclusività sociale – ci ha pensato Le Village by Crédit Agricole Milano, collettore e propulsore di startup (attualmente sono 60), che, in occasione del suo terzo compleanno, ha organizzato per la serata del 2 dicembre Innov̕Art Nft Charity Event, una vendita benefica in collaborazione con Fondazione Francesca Rava e Polyhedra – prima agenzia di comunicazione italiana focalizzata su public affairs e pubbliche relazioni per le aziende nello spazio blockchain, crypto e Nft. 

L̕’obiettivo è la raccolta di fondi a favore di “Palla al Centro”, un progetto di sostenibilità sociale e supporto dei detenuti dell’Istituto penale per minori Cesare Beccaria. Le modalità di partecipazione sono semplici: registrandosi sulla piattaforma Musanft è possibile infatti acquistare Nft (per i non “addetti ai lavori”: è l’acronimo di non-fungible token, ovvero una marca digitale dotata di certificato di autenticità e unicità che sta facendo parlare di sé per i suoi applicativi nel mondo del collezionismo d’arte, ma non solo) e sostenere l’implementazione di percorsi di rinascita per i minori in carcere attraverso la rieducazione e il reinserimento sociale, scolastico e lavorativo. La scelta della piattaforma Musanft, inoltre, non è casuale, perché permette di creare Nft sostenibili, a impatto ambientale zero, sulla blockchain di Algorand.

“Palla al centro” è nato nell’ambito dell̕’accordo Istituzionale di collaborazione stretto dalla Fondazione Francesca Rava Nph Italia Onlus con il Tribunale per i minorenni, il Centro giustizia minorile per la lombardia, l’Ipm Cesare Beccaria e l’Ussm di Milano, ed è destinato ai ragazzi in età compresa fra i 14 e i 25 anni, per la strutturazione di attività di formazione, laboratori di arteterapia, sport, incontri motivazionali, corsi di giardinaggio e ripristino giardini. 

«L’idea dell̕’evento nasce dalla volontà di unire mondi apparentemente lontani, ma che insieme possono creare e sostenere movimenti e progetti in modi che l’arte fisica non può fare», ha dichiarato Sara Noggler Ceo di Polyhedra. «Gli Nft di cui tanto si sente parlare sono amati da artisti e collezionisti, garantiscono l’unicità e la riconducibilità all’autore e cambiano il rapporto tra arte e filantropia creando un paradigma completamente nuovo».

Quattro sono gli artisti di fama internazionale che hanno donato le loro opere a Innov̕Art. Ci sono le visioni di Anna Paola Cibin, artista cresciuta fra tessuti e arte veneziana, con il suo “Il gioco dell’acqua”, un arazzo in velluto di seta bianco, tinto con pigmenti e dipinto, arricchito con dettagli in foglia d̕oro e Murrine. “Cromo 30” è invece l̕’opera di Daniela Papadia: un piccolo arazzo con trascrizione di alcuni geni del genoma umano, uniti da un filo che lega scienza e innovazione, summa delle sue performance che viaggiano fra arte, scienza e multiculturalità. 

Monocromia off-white e figure a rilievo caratterizzano “Vortice” di Riccardo Gusmaroli, minuscole barche tridimensionali che si muovono concentricamente e trasmettono una comunanza di pensiero, dove uno è uno, ma è altresì tutti. E, infine, Andrea Viviani, pittore, disegnatore e scultore che con “Palla al centro” indaga le leggi del caos, dell̕’imprevedibilità, dell̕’irregolarità in questa scultura dagli equilibri apparentemente precari con ingobbi e colori sotto cristallina su grès.

Un fine buono in una serata in cui c̕’è molto da festeggiare, come sottolinea Gabriella Scapicchio, sindaco di Le Village by Crédit Agricole Milano, primo “village” italiano e trentesimo del network internazionale sviluppato dal gruppo bancario. All̕interno dell̕’ecosistema di Le Village ci sono 16 nuove aziende, più di 60 eventi da giugno a oggi, e oltre 22 startup che si sono aggiunte alle 38 già presenti a fine 2020. A guardare i numeri quest̕’anno ha rappresentato la conferma del successo di questo contenitore di propulsività, che comprende 60 startup residenti, 38 aziende partner – di cui 16 entrate solo quest’anno – 44 abilitatori italiani, 10 internazionali, 29 mentor che accompagnano le startup nelle loro scelte strategiche e 40 investitori.

Ma sono di Mariavittoria Rava, presidente Fondazione Francesco Rava Nph Italia Onlus, le parole più sentite per il sostegno ricevuto da Le Village by Crédit Agricole: «Lavoriamo da sempre al fianco e al servizio delle istituzioni, e anche in questo caso abbiamo trovato una comunità d’intenti con l’obiettivo di creare percorsi di rinascita per i giovani entrati nel circuito penale. Con i nostri progetti puntiamo alla formazione e al trasferimento di skill pratiche e teoriche, che possano arricchire il curriculum dei ragazzi nel tempo sospeso della pena o durante la detenzione. Competenze ed esperienze che consentiranno di identificare i propri talenti anche attraverso la realizzazione di laboratori, dove l’arte e la bellezza nella sua valenza educante sono al centro delle attività svolte dai ragazzi per riqualificare gli spazi dove trascorrono il loro tempo».

Insomma, Milano è brava a fare bene.

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