Trasformismi contemporaneiDelivery Xmas

Ordinare il pranzo del 25 Dicembre d’asporto non sembra più essere solo un ripiego per combattere lo stress da fornelli, ma una scelta da veri gourmet

Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato i menu natalizi di diversi ristoranti cittadini. Chi più chic, chi più rustico, ma sempre in ogni caso rispettosi della tradizione famigliare. Trattandosi anche quest’anno di un Natale vissuto ancora con un discreto timore per possibili contagi e affollamenti, abbiamo pensato di lavorare anche su un altro piano “gastronomico”. Nelle prossime righe infatti trovate un’attenta – e sentita – selezione di menu natalizi pensati in versione delivery o take away. Eseguiti da ristoranti rinomati o gastronomie gourmet, potrete farvi preparare il meglio per le vostre tavole, tenendovi stretta quella tradizione che scalda il Natale, senza dover spendere troppe ore in cucina. La maggior parte di questi va prenotata con anticipo e ritirata presso i locali 24 ore prima. Si possono acquistare interi menu o solo alcune portate, dipende dai singoli casi.
Anche questa volta c’è l’imbarazzo della scelta, a voi l’arduo compito di scegliere ciò che vi stuzzica di più.

Iniziamo con il duo che ha letteralmente bucato il mercato con il proprio servizio di delivery durante il primo lockdown. Stiamo parlando di Eugenio Boer e Carlotta Perilli – coppia di successo sul lavoro e nel privato – che dirige il ristorante Bu:r in una strada silenziosa dietro Corso Italia. E’ iniziata – come lo è stato per tanti altri – con l’intento di stare vicino alla propria clientela portando nelle case dei milanesi un pezzo della cucina di Boer. Una pagina instagram ad hoc, un menu rappresentativo del percorso dello chef e del comfort food tipico italiano (oltre che facile da cucinare e rigenerare anche a casa), Bu:r a casa è diventato un fenomeno mediatico e culinario. Il delivery che non potevi non provare, sempre esaurito ogni settimana, quello da rincorrere sui social e che ti fa venire l’acquolina. Il loro servizio take away ritorna a grande richiesta per il pranzo di Natale con il più classico dei menu: cappelletti in brodo di cappone, focaccia integrale, filetto in crosta con puré di patate e crema di mascarpone per accompagnare il Bu:rettone. Siete già in ritardo!

Cambiamo genere e passiamo ad un indirizzo più trasversale quale è Salumeria Mazzone. Che è molto più di una salumeria perché in realtà la selezione di prodotti a disposizione ricorda quella di una drogheria di lusso ma inserita in un contesto più moderno e vivace. Dobbiamo ringraziare Cristina Mazzone, Giada Lavatelli e Lorena Oddone se questa piccola wunderkammer del gusto riesce a stupire ogni volta di più: una ricerca attenta e minuziosa, mai statica, dei migliori produttori, affinatori, macellai, viticultori in Italia e nel mondo. Piccolo bistrot con cucina, proprio da questo laboratorio-bottega arrivano le proposte vendute a peso, come in gastronomia, pensate per le festività natalizie. Insalata russa, cocktail di gamberi, salmone Loch fine, vitello tonnato, baccalà mantecato, crespelle ai porcini, lasagne al ragù di Fassona e molto altro. Sulla loro pagina instagram trovate la proposta completa anche se il nostro suggerimento è di andare a trovare direttamente in situ in zona Washington.

Torniamo sui Navigli, al ristorante Belé, conosciuto per la sua proposta di casual fine dining e per essere il coté ristorazione della squadra del Pinch & Spirits cocktail bar. Il locale sarà chiuso al pubblico per il pranzo del 25 dicembre ma lavorerà nei giorni precedenti per dare la possibilità a chi lo desidera di prenotare l’intero pranzo natalizio da realizzare a casa. Paté di fegato di vitello con marmellata di cipolle e pan brioche, pollo in gelatina e vitello tonnato come antipasti. Seguono i ravioli del plin ripieni di brasato – e disponibili anche in versione vegetariana – con la guancia di vitello e puré di patate. Non manca la crema al mascarpone da mangiare in accompagnamento al panettone o da sola, per i più golosi.

Restando in un contesto tradizionale ma con un tocco in più di raffinatezza e charme, il pranzo di Natale pensato dal Pomiroeu di Giancarlo Morelli è costituito da 5 portate. Si parte con un trancio di salmone Balik leggermente affumicato con panna acida e erba cipollina. A seguire, torchon di foie gras con pan brioche, pompelmo candito e prugna. Due i primi caldi: i cappelletti in brodo di cappone e la lasagnetta con carciofi, gamberoni e salsa al limone. Il cappone ritorna come secondo, questa volta arrosto, con mele e castagne e servito con una millefoglie di patate al tartufo. Come dolce, un pan di spezie natalizio con crema di stracciatella.

Torniamo in città, in quello che è un porto sicuro per gli amanti della cucina mediterranea, specialmente del pesce: 142 Restaurant. Qui, Sandra Ciriello e il suo staff, hanno pensato a una proposta più in stile gastronomia che non ristorante, indubbiamente appetitosa e agile. Troviamo tra gli antipasti paté di vitello, baccalà mantecato, acciughe del Cantabrico con pane e burro, salmone marinato a secco, insalata di polpo e cozze, capesante in crema di topinambur. I primi spaziano tra le regioni: tortelli al cotechino con crema di lenticchie, culurgiones con sugo di pomodoro e salsa al fiore sardo, filetto di pescato, agnello in crema di ceci, ossobuco su crema di patate al burro di bufala. Ma non è finita qui perché ci sono anche i dolci: bavarese di nocciola, mousse al cioccolato, crema al mascarpone e mont blanc!

Di contrasto alla “cucina blu” di 142 troviamo invece la proposta de Il Capestrano, l’unico vero indirizzo di cucina abruzzese che vi consigliamo di provare, anche in versione delivery. A conduzione familiare da più generazioni, qui tutto è fatto in casa e nell’assoluto rispetto di territorialità, materia prima, tradizione. Il menu pensato per il pranzo di Natale prevede un piccolo tagliere con sala di suino tipico abruzzese e pecorino montanaro, accompagnato da una confettura di cipolle rosse. Apre le danze un brodo di gallina con pasta reale abruzzese che anticipa il timballo teramano farcito con pallottine di carne, pomodoro, mozzarella e parmigiano. Tra i secondi, la guancia di manzo al Montepulciano d’Abruzzo è cotta a bassa temperatura e servita con polenta. Oltre al panettone classico o aromatizzato al Ratafià – che possono essere acquistati separatamente – tra i dolci troviamo i cantucci, gli spumini, le ciambelline al vino e altre tipicità regionali.

Se avete voglia di un menu diverso, che vi faccia viaggiare pur restando casa, potreste pensare a un pranzo celebrativo della cucina greca contemporanea. Vasiliki Kouzina, unica vera insegna cittadina in cui mangiare “greco moderno”, propone una serie di piatti disponibili tanto al ristorante quanto in versione take away pensati apposta per le festività natalizie. Paté di fegatini, anguilla affumicata e mela oppure involtini di lattuga con frutti di mare, puré di carota e salsa allo zafferano come antipasti. Una zuppa tradizionale di pollo rustico alle erbe può fungere da intramezzo con i secondi. Tra questi troviamo la zucca arrostita con salsa al groviera di Naxos pistacchio e melograno, il guanciale di maiale con castagne e cipolle o l’anatra croccante con purea di erbe selvatiche, funghi e salsa al tartufo. Il dessert prevede una torta di noci con crema di cioccolato bianco, menta, salsa di uvetta e gelato.

Per gli amanti della cucina rustica e di impronta anglosassone, segnatevi il menu delivery di Natale di Erba Brusca ideato dalle mani fatate di Alice Delcourt. Tra gli antipasti: focaccia fatta in casa, kale marinato con melograno e ricotta salata, zucca arrosto con miele e sesamo servita con fonduta di latteria e bergamotto, paté di fegatini con cipolle in agro e pane all’uvetta. Primo: ravioli di cortile con burro nocciolato alla camomilla e come secondo il brasato di Fassona con salsa verde e purè di patate sedano rapa e mele. Come dolce il fondant al cioccolato con panna montata al caramello.

Abbiamo sparigliato le carte? Volevate cucinare il vostro pranzo di Natale perfetto e ora volete correre in gastronomia? La tentazione è grande, non solo per il giorno del 25 Dicembre, ma tanti piatti e combinazioni possono essere gustate anche nelle occasioni precedenti o successive al Natale. Che il periodo delle grandi abbuffate abbia dunque ufficialmente inizio!

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter