Mentre Milano ha un intero quartiere dedicato allo shopping cinese, nel resto del Paese i supermercati orientali iniziano a diventare sempre più familiari, attirandoci con l’idea di poter trovare ingredienti esotici che ci consentiranno di preparare quei meravigliosi dumpling, come al ristorante. Ma una volta dentro al market, dopo aver curiosato un po’, ci rendiamo presto conto che non abbiamo idea di cosa comprare. Ecco allora una guida semi seria.
Nonostante il trend verso il consumo di prodotti di prossimità e Made in Italy, segnalato nel recente report “The world after lockdown” di Nomisma per Fileni, l’interesse verso i cibi pronti internazionali non intende diminuire. Questo è il segno della grande curiosità degli italiani verso le cucine del mondo, con nicchie che si dedicano alla preparazione casalinga di gyoza, noodles o altri piatti internazionali. Insomma, il supermercato cinese diventerà sempre più il nostro nuovo market amico, e noi siamo qui a guidarvi nella scelta di alcuni tra i prodotti più giusti e/o più strambi, tutti da provare.
Miso
Un condimento giapponese ottenuto dalla fermentazione dei fagioli di soia, dal sapore molto deciso e dal gusto umami. Per i meno esperti: è tipo un dado da brodo, ma senza quelle storie di orrore e indignazione a cui siamo stati abituati.
È una pasta morbida in barattolo, usata in moltissimi piatti dell’estremo oriente, ma che sta conoscendo largo uso anche nella cucina occidentale, sostituendosi a condimenti simili o integrandosi a ricette tradizionali. Un esempio su tutti: gli spaghetti burro e miso, la ricetta del NYT Cooking che ha fatto impazzire i follower di Sara Porro (alcuni di noi erano matti già da prima), dopo che ne ha parlato sul suo profilo Instagram. Bastano pochi euro per avere sempre in casa un ingrediente che può svoltare un piatto. Solo per questo, vale la pena di andare al supermercato asiatico più vicino.
Pane Panko
Cominciamo dalle basi, o meglio, dai rivestimenti. Il pane panko è la versione queer del pangrattato all’italiana. Quasi non sai da dove venga e poco importa come sia fatto. Quello che conta è che usarlo in cucina svolta qualsiasi ingrediente, anche una di quelle melanzane viola scuro e senza gusto che si trovano a febbraio. Il panko è tipico della cucina orientale giapponese e viene usato per le tempure. Un mix di croccante e soffice che lo rende perfetto per panare qualsiasi cosa anche da cuocere in forno, senza però quella conseguenza secca e asciutta che ci lascia spesso il pangrattato normale. Con il panko convincerete i bambini a mangiare le verdure e i grandi a concedersi una cotoletta di pollo al forno, senza il rischio di soffocare.
Glutammato
Ad un certo punto del supermercato cinese troverete alcune bustine trasparenti con cristalli bianchi all’interno, che somigliano sì al sale, ma che ci ricordano quei sacchetti sequestrati dai carabinieri nei servizi del telegiornale locale. A differenza di quei servizi, però, questa è roba legale: si tratta di glutammato. Un insaporitore abbondantemente usato nella cucina cinese, responsabile del gusto umami, ovvero la sensazione di sapido tipico della carne, per esempio. A differenza di come abbiamo creduto in passato, il glutammato non ha effetti negativi sulla salute, al punto che non ci sono raccomandazioni sul consumo massimo (le famose RDA). Se da una parte ci sono cibi naturalmente ricchi di glutammato – il Parmigiano, i funghi, il pomodoro o le acciughe –, altri cibi sono di natura meno saporosi e per questo possono essere arricchiti di glutammato monosodico. Ne troverete a pacchi proprio in un negozio alimentare orientale.
Funghi
Non gli inutili champignon. Al supermercato cinese troverete sempre una selezione di funghi pazzesca. Dai cardoncelli sottovuoto, a pacchi di funghi faggi o enoki. Certe volte provenienti dall’Italia, altre dalla Cina. In ogni caso, i prezzi sono fantastici e vi viene voglia di prenderli tutti e fare spadellate in casa. Sempre sul tema funghi, spostandosi in altri reparti, troviamo anche quelli secchi. Ovviamente meno invitanti dei freschi, ma non meno delle bustine di frammenti di porcini a cui ogni tanto abbiamo detto sì.
Cachi essiccati
Fermatevi al banco refrigerato e osservate la frutta. Acquistate tutta quella che non avete mai assaggiato perché la frutta spesso regala emozioni inaspettate. Pitaya, liychee, ma soprattutto i gotcam, i cachi essiccati molto diffusi in Oriente e usati spesso come spuntino. Confezionati singolarmente, hanno un gusto che ricorda qualcosa di affumicato e per questo ce li siamo immaginati da mangiare con un formaggio erborinato o da aggiungere a un’insalata invernale. Insomma, alla prossima cena tra amici, giocatevi la carta del caco essiccato: segnerete un goal pazzesco.
Carta di riso
Non stiamo parlando di quella carta di riso usata per le partecipazioni di nozze. La carta di riso alimentare, spesso prodotta in Vietnam, non è altro che un sottile disco trasparente e rigido – di riso, appunto – che, una volta bagnato, si trasforma in una velina pronta ad accogliere gli ingredienti e diventare involtino da consumare crudo o cotto. Sperimentati i primi involtini, diventerete talmente fan che userete la carta di riso pure al posto dei savoiardi nel tiramisù – sempre meglio dei Pavesini –.
Tofu
Siamo bravissimi a puntare il dito verso chi compra le mozzarelle industriali o il parmigiano Reggiano grattugiato in busta. Poi però compriamo un tofu qualsiasi al Penny Market, e ci sentiamo anche strafighi mentre lo facciamo. La verità è che il tofu buono non si trova mai al supermarket. O meglio, non si trova in tutte le sue varianti che, udite udite, sono tante. Fresco, disidratato, fermentato, affumicato sono le versioni più comuni e praticamente sempre disponibili al supermercato cinese. Quello che dovete fare, se non li conoscete ancora, è provarli tutti. Usateli in ricette semplici, cominciate a lanciarvi in un mondo fatto più di tofu e meno di proteine animali. Non dovrete per forza preparare piatti orientali, ma iniziare da un tofu al forno o a cubetti nell’insalata.
Spaghetti istantanei
Troviamo i Saikebon della Knorr ormai dappertutto, ma non lasciate che uno spaghetto istantaneo qualsiasi vi freni dallo scoprire un intero scaffale di noodles di ogni gusto e forma. Una distesa di colori e ideogrammi, barattoli e confezioni che racchiudono spaghetti di riso o di grano, salsine in busta, aromi, persino carne o pesce. Bisogna provarli almeno una volta per capire che ogni tanto possiamo mangiare cose di cui non conosciamo la provenienza, la qualità e neanche il sapore. Cucinare i noodles istantanei in casa vi farà sentire per un momento come se vi trovaste a Shanghai, ma con lo sfondo delle presine all’uncinetto regalate da nonna.
Oyster Sauce
Secondo il calendario cinese il 2022 è l’anno della Tigre: un periodo pieno di colpi di scena e grande coraggio. È l’anno ideale per iniziare a usare la oyster sauce, se non lo avete ancora fatto! La salsa di ostriche sta ai piatti cinesi come il parmigiano sta negli spaghetti al pomodoro. Una presenza certa. Questa salsa, ottenuta proprio dal mollusco cotto, ha un sapore non prettamente marino ma fatto di un mix sapido e dolce che trova applicazione in moltissimi piatti tradizionali per esaltare i sapori. Non fate quella faccia sospettosa! La oyster sauce potrebbe migliorare anche l’arrosto della domenica. A vostra suocera potete dire che, semplicemente, non avete fatto altro che cucinare con amore, pensando a lei.
Bibite
In Italia ci straniamo quando, a tavola, oltre all’aranciata c’è anche il chinotto. Ci sembra eccessivo. Ora, qualcuno ci dica come fanno in oriente con quattro o cinque tipologie diverse di Coca Cola. Il resto è tutto un inferno di acqua aromatizzata, latte aromatizzato, aromi annacquati e inlattinati. Lo scaffale delle bibite al supermercato orientale potrebbe superare, per dimensioni, quello della pasta di un qualsiasi Superstore Esselunga. Un po’ come per gli snack, magari non vi interessa comprarli, ma non potete esimervi dal provare uno di questi intrugli. Noi abbiamo puntato sul latte alla fragola. Ovviamente era orribile, ma non demordiamo. In tutte quelle bottiglie ci sarà almeno un intruglio buono, speriamo.
Che cul*! C’è anche il dessert
Scordatevi il Tupperware con il fondo a forma di fiore dove versare il composto del dessert. Al supermercato cinese ci sono dei meravigliosi preparati per budino con tanto di stampo a forma di shin (così è descritto in etichetta) e che immaginiamo significhi “fondoschiena”. Non ci è dato sapere perché qualcuno vorrebbe raccogliere un cul* con il cucchiaino ma non crediamo possiate trovare qualcosa di simile alla Crai. Vale la pena segnalarlo.
Biscotti della fortuna
Alla cassa della trattoria cinese speriamo sempre di ricevere il biscotto della fortuna. Non tanto per goderci il gusto dolce e croccante tipico di quella cialdina dalla forma singolare, quanto più perché crediamo che la frase che troveremo all’interno possa essere in un qualche modo predittiva. Invece di essere alla guida della nostra vita, lasciamo il volante a un biscotto che puntualmente ci farà schiantare con frasi tipo “Tutto ciò che ha un inizio, ha anche una fine” o “Stai guardando le onde ma ignori il mare”. Tutte frasi che finiranno per rovinarci la cena, come se non bastasse il bruciore di stomaco per la troppa frittura. Ecco, comprate il pacco da mezzo chilo di biscotti della fortuna al supermercato cinese: potrete mangiare tutti i biscotti che vorrete, fin quando non uscirà fuori la frase che desiderate.