I mercati reagiscono immediatamente alle notizie dell’operazione militare della Russia in Ucraina.
La Borsa di Mosca ha sospeso tutti gli scambi. Mentre il prezzo del petrolio vola, con il Brent che supera i 100 dollari al barile, per la prima volta dal 2014, e il Wti è a 95,54 dollari.
Il rublo russo è sceso del 5,4% al minimo storico.
Le borse asiatiche virano in negativo: l’indice Hang Seng di Hong Kong arretra del 2,51%. Perdite anche a Shanghai e Shenzhen. I future sui listini di Wall Street segnano un forte calo.
L’operazione militare apre la corsa ai beni rifugio. L’oro sale ai massimi da oltre un anno, crescendo dell’1% a 1.928,80 dollari l’oncia. Le valute rifugio come yen e dollaro Usa crescono di valore, insieme ad altre materie prime preziose come il nichel e il grano. Si impenna anche il prezzo del grano, di cui l’Ucraina è uno dei massimi produttori in Europa.