Se durante il lockdown il fenomeno delle consegne a domicilio era diventato una vera moda, adesso l’hype su questo servizio è leggermente diminuito ma resta tuttavia un’economia che porta ancora i suoi frutti. Un settore su cui ancora vale la pena scommettere e investire. Infatti continuano a fiorire senza sosta piccoli verticali monoprodotto o single-concept specializzati in delivery e take out, con proposte food and beverage molto snelle, a medio prezzo, ideali per l’ufficio, i meeting di lavoro e i curiosi del settore. Tra le nuove realtà nate di recente a Milano, ci siamo divertiti a provare quei servizi che secondo noi risultano per un quale aspetto più studiati, più equilibrati, più sostenibili e più accattivanti come immagine e prodotto finale.
Partiamo con Martas, un progetto tutto al femminile che vede coinvolte tre amiche di vecchia data e tutte con lo stesso nome: Martina! Da qui il plurale Martas, che da il nome al progetto: super smart, con un’immagine molto americano-californiana, che mescola il vintage ai nuovi trend del momento. Era da tempo che non si vedeva così tanto viola e giallo fluo sui social e in un packaging 100% compostabile: dettaglio che rende questo marchio ancora più riconoscibile e appealing. Anche le Martas fanno bowls, studiate con una nutrizionista e ispirate al concetto della planetary health diet. Tradotto, significa che ogni pasto è per metà composto da frutta e verdura, l’altra metà da cereali integrali e proteine (preferibilmente vegetali), accompagnato da oli e grassi “buoni”. Ci sono anche uova, pesce e carne ma tutto sta nel giusto equilibrio e rotazione delle singole referenze, per ottenere un impatto ambientale sempre contenuto e pasti equilibrati. Le ricette sono in parte di ispirazione mediterranea e in parte attingono dallo stile ramen / bowl giapponesi e coreane, dove non mancano vegetali fermentati, soba noodles, uova marinate e cotte a bassa temperatura e maionesi vegan. Per ogni piatto è infatti disponibile anche la carbon footprint – ancora pressoché inutilizzata in Italia – che indica la percentuale di anidride carbonica associata a ogni ricetta.
Un progetto più mediterraneo e più rispettoso della tradizione italiana di cucina casalinga, del comfort food della mamma per intenderci, è Delicatissimo. Chi di voi lettori vive in Isola forse lo conosce già, ma ad oggi questa piccola realtà di quartiere nata nel 2019, ha deciso di espandersi e portare il suo servizio (progressivamente) in tutta la città. L’idea è di Giorgio Farina – madre romana, padre lucano e nonni abruzzesi – nato in Piemonte e cresciuto in Campania! Un vero e proprio melting pot culturale italiano che Giorgio ha deciso di tradurre in tortelli, minestre, risotti, zuppe di legumi, rollate di pollo o tacchino, pesci al forno, verdure al forno, gratinate e molto altro. Da subito sceglie di specializzarsi sulla pausa pranzo, momento (almeno per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale) molto spesso trascurato e bistrattato in una metropoli come Milano. Il menu cambia di settimana in settimana, i piatti sono preparati freschi ogni giorno e vi garantiamo che la differenza si sente eccome! Anche in questo caso abbiamo un packaging totalmente compostabile, con una bellissima box che arriva a casa come se fosse un regalo, con i piatti ancora fumanti e un profumo delizioso. Fiore all’occhiello di Delicatissimo – omaggio alle sue origini campane – è il Fiocco di Neve della Pasticceria Poppella di Napoli, che arriva direttamente da giù e in esclusiva. «La mia vera missione – ci racconta Giorgio – è riportare la componente umana nel futuro della ristorazione. Con questo nuovo servizio di delivery non voglio che venga meno il mio ruolo di oste ma che evolva: sarò sempre un ‘oste virtuale, disponibile per creare menu personalizzati o per modifiche dell’ultimo minuto a un ordine di delivery. È questo che differenzia Delicatissimo dalle numerose dark kitchen che stanno prendendo piede in città: dietro al menù, ai piatti e alle consegne, ci sono sempre io… proprio come se fossi dietro al bancone».
403030 è invece un concept che conta ormai qualche anno di storico alle spalle e che già nel 2015 si proponeva con un approccio particolarmente salutare e più che al passo con i trend gastronomici che oggi inondano il settore. Con l’intento di diffondere una sempre maggiore consapevolezza alimentare, le ricette proposte in questa bottega di Via Marghera si focalizzano su un bilanciamento ideale dei macronutrienti, seguendo lo stile della dieta a zona. Per ogni piatto abbiamo quindi un 40% di carboidrati, un 30% di proteine e un 30% di grassi. Un benessere che non riguarda solo il nostro corpo ma tocca una filosofia di vita e una sempre maggiore consapevolezza verso l’ambiente e la terra. Il packaging deriva da materiale riciclato ed è a sua volta riciclabile, gli arredi sono molto accoglienti e friendly tant’è che potete scegliere se mangiare sul posto o portare via il vostro pranzo. Il format della bowl funziona molto bene anche in questo caso, per cui se ne trovano a base di carne, pesce o vegan. Non mancano minestre o zuppe con verdure di stagione, legumi e semi, ma anche sfiziose insalate e tanti contorni e snack di accompagnamento: wok di verdure, cavoletti di bruxelles alla curcuma, fagiolini al forno, cavolfiori colorati. Interessanti e sempre diversi sono i panini low carb, realizzati con un pane speciale con un ridotto contenuto di carboidrati o i tramezzini, che seguono lo stesso principio, ma vedono l’aggiunta di super food e spezie.
Un panorama – quello del pranzo in ufficio – che sembra popolarsi di sempre più realtà (anche di quartiere) capaci di accontentare i gusti più disparati. L’impegno più grande è rispondere alle infinite e disparate esigenze alimentari della clientela senza mancare di gusto, colore, freschezza. Buon appetito!