Marc Horkmans è un famoso giornalista della testata in lingua fiamminga Business AM, del gruppo Newsweek. In Belgio e Olanda è considerato una firma di riferimento per l’informazione legata alla sostenibilità ambientale e all’innovazione, tanto che viene ritenuta fonte di primo livello la sua newsletter settimanale. Pur facendo notare che «Milano ha uno dei più alti livelli di inquinamento atmosferico in tutta Europa. Ciò è dovuto all’elevata densità di popolazione, alla grande industria e al traffico intenso», Horkmans ha sorpreso i suoi lettori dedicando un lungo articolo al progetto milanese di rete di piste ciclabili.
In particolare ha sottolineato il progetto Cambio Biciplan, che creerebbe addirittura una rete ciclabile più ampia di Parigi e attualmente sta lavorando allo sviluppo di 680 chilometri di piste ciclabili: cioè l’attribuzione senza mezzi termini di un primato europeo. Una sottolineatura doppiamente importante, visto che viene da chi vive nei territori dove la tradizione dell’uso delle biciclette non solo è celebre nel mondo, ma è caratteristica esibita con legittimo orgoglio.
Insomma, si tratta di un progetto che davvero ci invidiano, questo. E allora vediamolo. Alla fine l’estensione totale sarà davvero da record, con percorsi ciclabili per 750 chilometri, quindi 70 in più rispetto al già ambizioso programma della capitale francese.
Ci saranno quattro tangenziali, raggiungibili dal centro cittadino attraverso sedici percorsi radiali. Quattro percorsi porteranno i ciclisti fuori dai confini della città. Qualsiasi punto della rete non sarà mai più distante di un chilometro da una fermata di mezzi pubblici, di superficie o di linea metropolitana, in modo che praticamente ogni angolo della città sia raggiungibile con modalità sostenibili.
Le piste si intersecheranno tra loro formando una rete di nodi dai quali sarà possibile cambiare direzione, esattamente come per le stazioni di interscambio della metropolitana.
Con questo, Milano spera di poter realizzare la più grande rete di biciclette urbane del mondo. L’obiettivo è che almeno il 20 per cento della popolazione locale utilizzi questa forma di mobilità per i propri spostamenti. I percorsi della rete sono attualmente in discussione nei diversi quartieri della città e per il loro sviluppo è stato riservato un budget di 250 milioni di euro.
«La rete delle piste ciclabili sarà integrata anche con altre soluzioni mobili esistenti», ha spiegato Beatrice Uguccioni, consigliera delegata alla Mobilità e alle infrastrutture della città metropolitana di Milano. «Vogliamo colmare il divario con altre aree metropolitane sostenibili europee nel campo della mobilità sostenibile». «Di conseguenza, le emissioni di gas serra possono essere limitate e può essere creata una maggiore sicurezza stradale. Ciclisti e automobilisti non dovranno più condividere gli stessi percorsi».