Obiettivo stellare al 2023Nuovo round da cinque milioni per l’italiana Apogeo Space

L’investimento di Primo Space punta a sviluppare la prima costellazione satellitare privata italiana per l’Internet of Things: il piano intende connettere dispositivi di ultima generazione in tutto il mondo

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L’azienda italiana Apogeo Space (già GP Advanced Projects) ha concluso un round di finanziamento da 5 milioni di euro, grazie all’ingresso del fondo Primo Space. Questo finanziamento servirà principalmente alla costruzione di una costellazione di cubesat per la gestione di dati e dispositivi Internet of Things (IoT). L’investimento di Primo Space – parte di Primo Ventures, fondo italiano specializzato nel settore della New Space Economy – è l’ottavo del più significativo finanziamento da quando è entrata.

Apogeo Space è specializzata nella progettazione e realizzazione di nanosatelliti, è una Pmi innovativa focalizzata su attività di R&S nel settore spaziale, in particolare su nanosatelliti e cubesats. Con l’intervento di Primo Space si pone l’obiettivo di realizzare una costellazione di satelliti in miniatura (pico-satelliti) in grado di garantire connettività a dispositivi Internet of Things (IoT) a livello globale.

Entro la prima metà del 2023 dovrebbe entrare in servizio la prima costellazione, con la messa in orbita del primo blocco di satelliti.

Apogeo Space utilizzerà il nuovo afflusso di capitali per consolidare la propria struttura tecnico-commerciale, realizzare gli sviluppi necessari alla produzione seriale dei satelliti della costellazione ed effettuare i lanci dei primi satelliti che saranno rilasciati a blocchi di 9 per volta. A fine 2023 più di 20 satelliti saranno operativi dallo spazio. Già con questo primo dispiegamento di satelliti si potranno recuperare dati da dispositivi IoT in ogni punto del globo con attese massime di 30 minuti. La copertura continuativa si raggiungerà dal 2027 con un centinaio di satelliti.

Il progetto ha già solide basi. Nell’aprile 2021 infatti l’azienda aveva annunciato la riuscita del lancio di Fees (Flexible Experimental Embedded Satellite), il più piccolo satellite made in Italy mai lanciato nello spazio. A questo è seguito il rilascio di un secondo satellite Fees2, a gennaio 2022, il più piccolo satellite mai rilasciato dalla Stazione Spaziale Internazionale. I satelliti cubesat Fees, con un volume di 10x10x3cm e una massa di 300 grammi, rientrano nella categoria dei pico-satelliti.

«L’Italia ha competenze riconosciute fin dagli esordi dell’esplorazione spaziale. Il nostro progetto cade in questo solco e siamo grati a Primo Space Fund di aver creduto nella nostra visione. L’evoluzione tecnologica permette oggi di offrire servizi che solo 10 anni fa sarebbero sembrati economicamente insostenibili. La nostra costellazione permetterà di fornire connettività satellitare a un’ampia gamma di applicazioni fino ad ora escluse da barriere di costo e tecnologiche», dice Guido Parissenti, CEO e co-founder di Apogeo Space.

Per Primo Attinà, co-founder di Apogeo Space, «la chiave di volta del progetto è la concentrazione delle funzioni di una piattaforma CubeSat (10x10x10 cm) in 1/3 del volume che è realizzabile in serie attraverso una filiera di produzione e fornitori tutta italiana. Solo attraverso la disponibilità di una piattaforma così compatta sarà possibile il dispiegamento, in tempi rapidi e a costi contenuti, di una costellazione satellitare, dedicata alla raccolta dati IoT. È il prodotto che pone l’Italia all’avanguardia in un settore in rapidissima crescita».

Secondo Giorgio Minola, General Partner di Primo Space Fund, «il mercato della comunicazione IoT sarà nei prossimi anni in forte crescita tanto che questo è il secondo investimento che finalizziamo in una costellazione satellitare IoT. In particolare, la costellazione progettata da Apogeo Space, che ha già dimostrato le proprie competenze tecnologiche attraverso il lancio sperimentale di 2 satelliti, indirizza le esigenze di una fascia di clientela ancora poco presidiata».

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