A cazzimma Quella che ci vuole per fare un podcast che abbia personalità, come ci ha raccontato Samanta Cornaviera. «Poi ci vogliono anche un microfono e qualcosa di bello da raccontare ma la cazzimma, comunque, ce la devi mettere»
Budget «Per fare un podcast – ma anche un giornale, una newsletter, un qualsiasi prodotto editoriale – ci vuole un budget» Chiara docet
Nonna La più nominata durante la nostra Summer School, dopo “budget”, è stata la nonna. È quella che deve leggere l’articolo e capirlo. Che viene tirata in ballo ogni volta che si parla di passato, quasi sempre a sproposito
Target Conoscere il proprio pubblico è fondamentale, quasi quanto la nonna e il budget: il nostro mantra per trasformare la comunicazione in uno strumento efficace
Noia Claudia ha ripetuto così tante volte che non bisogna annoiare il lettore che ha rischiato di annoiare la classe a furia di ripetere che non bisogna annoiare il lettore. Così in loop per tre giorni
Plastica Metti il binomio tradizione e innovazione dentro una splendida cornice, aggiungi un perfetto equilibrio di sapori e avrai chiaro cos’è la lingua di plastica
Leggerezza Tommaso Arrigoni, chef di Innocenti Evasioni, il primo dei nostri ospiti a sorpresa, ci ha fatto riflettere sul giusto peso da dare alle parole, ricordandoci una lezione fondamentale: non annoiare mai. Perché di sguardi laterali, leggeri, ironici ne abbiamo tutti un gran bisogno. Forse lo avevamo già detto?
Chiacchiere Sono state l’apostrofo rosa tra il pane fatto a regola d’arte e il salame con il finocchietto, tra un dolcetto di Hong Kong e un maritozzo con la panna, tra un salatino e un gelato con lo stecco. Per la cronaca, ne abbiamo messi parecchi di questi apostrofi! E ancora grazie ai nostri sponsor che ci hanno sostenuto moralmente e spiritualmente durante le nostre pause in giardino
Soylent Abbiamo anche lavorato, tanto. Perché, come insegna il direttore, scrivere di cucina non è affatto banale: ha a che fare con la storia, la cronaca, la filosofia tanto per cominciare. Esattamente come il cibo non è solo nutrimento e calcolo delle calorie: è piacere, condivisione, fantasia «e chi preferisce il Soylent non ha capito il senso vero della vita». Sappiatelo, oppure lei ve lo ripeterà all’infinito insieme al mantra #piucibomenofood
G ovvero grammi. Chi ha frequentato il corso lo scriverà per sempre così
Grano Con il suo sorriso aperto come un campo di grano, è arrivato anche Davide Longoni a parlarci delle pagnotte che mangiava da bambino e delle marmellate che adesso produce insieme ad altri due amici illuminati. Perché gli open innovators non si fermano mai
Condividere Alessio ci ha insegnato che “share is care”: «Se leggete qualcosa di bello, siate generosi e condividetelo. Spesso è l’unico modo per dire grazie a chi ha lavorato alla costruzione di quel contenuto»
Lunghezza I post sui social devono essere brevi. Quante volte l’abbiamo sentito? In questi giorni abbiamo capito che non è così, attraverso tanti esempi pratici. Contano le belle idee, i copy coinvolgenti, le immagini giuste
Futuro «Non siamo qui per trasformare il presente – ci ha detto Marco Ambrosino, chef del ristorante 28 posti nel suo blitz a sorpresa. Quello che dobbiamo fare è immaginare il futuro». Una letio magistralis che teniamo stretta, promettendo di farla germogliare in qualche modo
Pazzeidee A proposito di Germogli: cosa ci fa un mugnaio con un giornale di carta e di un podcast? Un’altra pazza idea del direttore trasformata in realtà
Pneumatici Parlando di farine e di pneumatici abbiamo capito la differenza tra pubblicità e brand journalism. Vi dice qualcosa la guida Michelin?
Ricordi Facciamo più stories che chiamate, ci ha raccontato il fotografo Giandomenico Frassi. Ed è vero. Quello che non avevamo pensato è che anche le foto così così potessero avere una loro utilità: «Accumulate immagini e dimenticatele. Le foto bruttine di oggi saranno i ricordi di domani»
Connessioni Ne abbiamo create tante in questi giorni e ci ha fatto sorridere il cuore sapere che i nostri corsisti hanno già trovato il modo di restare in contatto tra di loro e con noi, cogliendo in pieno il senso di queste giornate di formazione
Meraviglia È stato meraviglioso vedere sotto i nostri occhi l’evoluzione di questa classe, le aspettative del primo giorno trasformate in ventiquattro bellissimi progetti, le alzate di mano timide e gli scambi di mail prima di andar via. Un’esperienza umana intensa e bellissima. Ci prendiamo un po’ di tempo per metabolizzare tutti gli stimoli che abbiamo raccolto in questi giorni e trasformarli in nuova energia. Aspettatevi presto una nuova puntata.