Archiving Plastic è il nome del progetto fotografico realizzato da Alberto Mora, che con poche parole descrive la sua idea visiva. «La fotografia è uno strumento importante che mi permette di raccontare delle storie e di dare forma a delle idee. Durante lo sviluppo dell’idea mi domando quale sia la migliore tecnica per veicolare una storia: a volte è un approccio più sperimentale, a volte più tradizionale, cerco in ogni caso di non restare troppo ancorato a una tecnica visiva specifica. Posso descrivere, analizzare, sezionare, adeguare e cambiare il metodo, ma la spinta nasce sempre dal desiderio di raccontare una storia».
Nel 2019 il Parlamento europeo ha approvato una legge che vieta l’utilizzo di plastiche monouso: qui nasce l’idea del progetto. Posate, cotton fioc e cannucce di plastica stanno lentamente scomparendo dalla nostra vita quotidiana, stanno diventando un ricordo. Fotografare questi oggetti singolarmente, raccontarli mostrandoli lontani dai supermercati, dagli armadietti del bagno e da tutti i loro luoghi di utilizzo. Questa è la mia scelta stilistica.
Privati del loro contesto e della loro funzionalità, questi oggetti vengono ora percepiti e mostrati attraverso la loro forma pura. Allestiti come se fossero esposti in un museo diventano lo zeitgeist di un’epoca recente, segnata dall’onnipresenza della plastica.I riferimenti fotografici di Alberto sono molteplici, tra i contemporanei Tyler Mitchell e Jamie Hawkesworth. Singoli scatti per singoli oggetti in una ripetizione ossessiva e misurata che non lascia spazio al fraintendimento e ci permette di cogliere il messaggio concreto, ma allo stesso tempo astratto dell’oggetto stesso e della sua funzione
Alberto Mora è un art director freelance con base a Milano. Dopo una formazione come designer e un’esperienza in uno studio di comunicazione, decide di diventare freelance focalizzando la sua professione nello sviluppo di concept creativi per clienti del mondo della moda e del design. Inoltre, realizza progetti come fotografo e regista. Potete seguirlo qui.