Le innovazioni tecnologiche possono rivoluzionare la mobilità, trasformando strade, veicoli e persone per integrarle in un unico ambiente interconnesso. Si apre oggi il Festival delle Scienze di Genova in cui Autostrade per l’Italia presenterà al pubblico l’innovativo programma Mercury, che comprende una serie di innovazioni tecnologiche legate alla viabilità autostradale in grado di cambiare il paradigma del settore.
Il progetto di punta è quello delle Smart Roads, realizzato attraverso la collaborazione con Movyon e Volkswagen Group Italia. Si tratta di un nuovo modo di concepire la mobilità, che proietta le autostrade nel futuro grazie all’innovazione tecnologica e l’interconnessione tra veicoli e infrastrutture.
L’attivazione di queste strade intelligenti ha già interessato 26 chilometri del tratto autostradale tra Firenze Sud e Firenze Nord in entrambe le direzioni e altrettanti chilometri sul nodo urbano di Bologna, per un totale di 52 km di strada lungo l’Autostrada A1. Un secondo passo verso questa nuova realtà, che si stima potrà riguardare 12 milioni di mezzi in Italia entro il 2023, verrà compiuto su 50 km di autostrade liguri, tra Genova e Sestri Levante sulla A12 e tra Genova e Savona sulla A10, e successivamente, sulla Variante di Valico, per 90 chilometri.
Su queste percorrenze, Movyon – società del Gruppo Aspi, leader nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni tecnologiche avanzate di Intelligent Transport Systems e monitoraggio delle infrastrutture – ha realizzato il sistema di comunicazione tra veicolo e infrastruttura (V2i), che permetterà di fornire informazioni agli utenti in tempo reale relative a incidenti, code, veicoli fermi o contromano, strada sdrucciolevole, presenza di persone o ostacoli su strada, presenza di cantieri, eventi meteo.
Inoltre, in base ai prossimi sviluppi della tecnologia di bordo dei car maker, le vetture potranno essere in grado di recepire le informazioni per prendere decisioni in autonomia durante la guida, come frenare davanti ad un ostacolo, scegliere percorsi alternativi in base al traffico e agli eventi su strada, offrendo al viaggiatore anche suggerimenti su servizi disponibili lungo il tragitto (parcheggi, limitazione di accessi, rifornimenti, etc).
Il livello di informazioni che la vettura sarà in grado di ricevere ed elaborare dipenderà dalla tecnologia prevista a bordo. I primi veicoli che comunicheranno con la nuova infrastruttura saranno quelli del Gruppo Volkswagen dotati di Car2X integrato, protagonisti con Movyon della sperimentazione che ha reso possibile questa prima attivazione.
Ciò che consente alle auto di comunicare direttamente con l’infrastruttura è la presenza della tecnologia Car2X integrata. Un upgrade significativo, che permette all’auto di dialogare con l’ambiente circostante senza l’ausilio di una on-board unit aggiuntiva.
La comunicazione Car2X copre un raggio di 800 metri in pochi millisecondi e sfrutta il principio dell’intelligenza collettiva: ciò significa che migliorerà progressivamente con l’aumentare dei veicoli che la utilizzeranno, arrivando sempre di più a massimizzare la sicurezza sulle strade. In questa fase, le auto dotate di sistema Car2X potranno ricevere informazioni sulla posizione di eventuali cantieri e sulle corsie chiuse (servizio di Road Works Warning).
Il progetto Smart Roads, già illustrato al Ministro per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibili e le sue strutture tecniche, rientra nell’ambito del Programma Mercury, piattaforma nata in seno al Gruppo Autostrade per l’Italia per dar vita a un grande polo unitario e coordinato per l’innovazione tecnologica nel settore infrastrutturale.
Mercury ha lo scopo di accelerare il contatto tra la domanda di mobilità sostenibile e l’offerta, attraverso soluzioni innovative e coordinate per rispondere efficacemente alla grande sfida dell’ammodernamento ed efficientamento della rete. Con l’obiettivo – parallelo all’avanzamento del grande piano di ammodernamento infrastrutturale da 21 miliardi e mezzo di euro – di diventare sempre più gestore di mobilità integrata.
Con il Programma Mercury Smart Sustainable Mobility, il gruppo Autostrade per l’Italia lavora alla costruzione di un grande polo unitario e coordinato per l’innovazione tecnologica, al fine di garantire infrastrutture più sicure e partecipare da protagonisti alla rivoluzione verde e alla digitalizzazione dei servizi.
Questo programma deve il suo nome a Mercurio, divinità protettrice dei viaggiatori e si ispira anche allo storico “Project Mercury”, il primo programma spaziale americano che prevedeva missioni nello spazio con equipaggio, visto che ci troviamo di fronte ad una sfida che cambierà la mobilità del futuro.
Il Programma, che coinvolge le diverse società controllate del Gruppo, consentirà di ammodernare gli asset e di allungarne la vita utile, di fluidificare il traffico aumentando la sicurezza, di contribuire attivamente al processo di decarbonizzazione e transizione energetica, portando benefici significativi alla collettività e all’ambiente.
Mercury trova solide basi finanziarie nel Piano industriale di Autostrade per l’Italia che prevede investimenti per oltre 20 Miliardi di euro, con notevoli benefici in termini occupazionali ed economici per tutto il Sistema Paese.
Il programma Mercury è declinato secondo diversi cluster di innovazione che comprendono la connessione alle infrastrutture, la digitalizzazione dei pagamenti, la riduzione delle emissioni.
Per quanto riguarda la connessione, si tratta di alcune iniziative per implementare soluzioni tecnologicamente avanzate che riguardano le reti Internet of Things: sensori per il monitoraggio delle strutture; reti wired per il trasporto dati e della messaggistica da inviare all’utente attraverso i sistemi di comunicazione classici come i Pannelli a Messaggio Variabile, i canali radio, le App, fino a quelle più innovative con i veicoli connessi attraverso le Road Side Unit – RSU.
Il Flexible Pricing è un progetto finalizzato a rendere più flessibili e modulari i meccanismi di pagamento del pedaggio per semplificare e trasformare il sistema di esazione in uno strumento di policy (pricing) utile per ridurre la congestione, incentivare comportamenti sostenibili e la multi-modalità. Queste operazioni sono possibili grazie a una nuova architettura fisica della pista di esazione che permette all’utente di effettuare il pagamento elettronico.
Le Green Solutions Iniziative sono dedicate alle innovazioni della rete autostradale per accompagnare la transizione energetica dell’infrastruttura e dei veicoli che la percorrono, attraverso l’installazione progressiva di stazioni di ricarica elettrica ad alta potenza, la produzione e distribuzione di idrogeno compresso e l’utilizzo di materiali e soluzioni sostenibili. Sono previste, inoltre, iniziative per la produzione di energia attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici nelle pertinenze autostradali per soddisfare il fabbisogno deli impianti e dei building lungo la rete e per contribuire al fabbisogno di energia necessaria alla produzione di idrogeno.
In fine, i sistemi di Urban Mobility consentono di integrare la mobilità autostradale a quella urbana mediante la personalizzazione del viaggio, grazie alla raccolta di informazioni che provengono dall’ambito cittadino come la disponibilità di parcheggio adiacente le uscite autostradali e di mezzi alternativi per il proseguo del viaggio. Il progetto riguarda anche l’ottimizzazione della mobilità locale mediante l’integrazione di apparati innovativi come quelli che abilitano la comunicazione veicolo-infrastruttura.
Il programma ha una rilevanza strategica, oltre che per la rete Aspi, per il comparto autostradale italiano. Attraverso le innovazioni messe a terra dal Programma Mercury, Autostrade per l’Italia può fungere da traino per il sistema-paese, valorizzando le infrastrutture esistenti e portandole ad essere all’avanguardia a livello tecnologico e funzionale, con l’obiettivo di fornire un viaggio sicuro e confortevole ai propri utenti.
A livello europeo, il Programma Mercury si distingue per essere un’iniziativa a 360° che riguarda la sicurezza delle infrastrutture, un loro adeguamento ed ammodernamento per poter facilitare i nuovi paradigmi di mobilità, ma anche la decarbonizzazione dei trasporti, contribuendo ad ottimizzare il traffico, diminuendo le emissioni di CO2 e promuovendo soluzioni per l’efficientamento energetico e l’uso di energia da fonti rinnovabili.