È stata un successo su tutti i fronti la seconda edizione della convention annuale di Assium, l’Associazione italiana utility manager, svoltasi a Milano venerdì 11 novembre e intitolata “I superpoteri dell’Utility Manager nel 2023: dal valore delle relazioni alla potenza della formazione. Scenari possibili e visioni su sostenibilità economica ed ecologica delle utilities”. Oltre 180 presenze tra professionisti, operatori e imprenditori che hanno partecipato con entusiasmo all’evento, tenutosi per la prima volta in presenza nella regale cornice del Castello di Tolcinasco e presentato dal presidente di Assium, Federico Bevilacqua, impegnato sul tema della normazione della professione dell’Utility Manager (ha partecipato a tutte le fasi della proposta e della scrittura della norma UNI 11782 del 2020, che la riconosce come figura professionale).
I partecipanti alla convention, intitolata quest’anno “I superpoteri dell’Utility Manager nel 2023: dal valore delle relazioni alla potenza della formazione. Scenari possibili e visioni su sostenibilità economica ed ecologica delle utilities”, hanno condiviso la propria visione sul futuro della professione dell’Utility Manager, aderendo al contest “I superpoteri dell’utility manager nel 2023” e confrontandosi, nell’area espositiva dedicata agli sponsor, sulle strategie e i cambiamenti geopolitici in corso. Bevilacqua ha voluto fortemente la convention, affinché iniziasse una fase consistente di cambiamento e apertura del settore dell’utility management, sottolineando, attraverso il contest “I superpoteri dell’Utility Manager nel 2023”, come il valore della “responsabilità” debba essere distintivo nella relazione con i propri clienti.
Responsabilità, valore, empatia, abilità, trasparenza, ascolto, onestà, visione, consapevolezza sono alcune delle competenze che gli ospiti, arrivati da tutta la penisola, ritengono “superpoteri” necessari all’ Utility Manager per affrontare il 2023. Ne deriva una comunità di professionisti proiettata verso il futuro con cooperazione, visione, identità, non solo business.
Il primo evento in presenza di Assium è stato “superpower”, perché l’energia, l’utilità, l’umanità con cui ospiti e relatori si sono confrontati per l’intera giornata è stata una super ricarica per creare relazioni, fiducia, identità e chiarezza su come l’Utility Manager certificato stia diventando il primo consulente da conoscere e riconoscere.
Federico Bevilacqua ha aperto il convegno con vibrante riconoscenza: «Sono grato di questa giornata, di chi vuole condividere l’esperienza di sentirsi parte di un progetto che cambierà la storia di questa istituzione» ha detto. «Lavorare insieme per creare un nuovo ecosistema per le utility facendo squadra, in una relazione di trasparenza etica è un sogno diventato realtà. Lo dimostra l’overbooking di questo evento, la coesione, l’entusiasmo che c’è nell’aria».
Una relazione di fiducia, di competenza, di supporto, di rapporto duale anche con le istituzioni, realizzata a regola d’arte, perché per creare un dialogo con chi ci governa e con i consumatori è necessario «associarsi ed esprimere il massimo estro», ha sottolineato il primo ospite, Diego Pellegrino, portavoce di Arte, Associazione Reseller e Trader dell’Energia nonché amministratore delegato della società Eroga Energia. «La centralità sullo status quo delle misure governative ed europee per il contrasto del #carobolletta è fondamentale per far fronte a un tema come l’energia che è diventato un bene di lusso, soprattutto in Italia» ha spiegato Pellegrino. «Tutti parlano di price cap, stoccaggio, speculazione Ttf, garanzie, mercato di tutela ma pochi ne conoscono il significato e la reale portata, nonostante l’Italia sia il paese che ha subito il più alto aumento di prezzo. Per questo è importantissimo creare informazioni attendibili, chiare, corrette per creare un piano d’azione, dal momento che oggi l’unica soluzione sembra quella di sperare che il caldo continui per tutto l’inverno».
Consapevolezza e responsabilità sono state centrali nell’intervento di Oscar di Montigny, Chief Innovation, Sustainability & Value Strategy Officer di Banca Mediolanum e presidente di Flowe. Ideatore dell’Economia Sferica, esperto di mega trends, innovazione, sostenibilità e positive Impact, il «nuovo eroe» (come da titolo del suo primo libro) dell’umanesimo innovativo (sintetizzata nel concetto di Humanovability) ha coinvolto la platea con pensieri laterali, suggestioni sostenibili, provocazioni utili a riportare l’attenzione sulla persona, sulla formazione delle relazioni e delle abilità che dovremo sviluppare nei prossimi 5 anni, anche come Utility Manager.
«Bisogna educare gli occhi guardare oltre: non esistono uomini nati sotto buone o cattive stelle, ma solo uomini che sanno o non sanno leggere il cielo stellato» ha affermato Di Montigny citando il Dalai Lama. «Per secoli una determinata visione delle cose è stata sufficiente, perché non era facile venire in contatto con altre visioni delle cose. Oggi viviamo il primo momento della storia dell’umanità in cui tutti sono in contatto con tutto in tempo reale. E forse non siamo pronti all’incontro con l’altro. Abbiamo un programma neurologico plurisecolare che ci ha fatto credere di essere il centro del mondo. Ma non lo siamo e diventa fondamentale farci domande e darci risposte (respons-ability) per creare fiducia e diventare credibili. Noi siamo progetti, non programmi; siamo stati trasformati in un mezzo (consumatori) e dobbiamo tornare a essere lo scopo della nostra vita: esseri umani. In questo l’Utility Manager è un grande atto di responsabilità».
Responsabilità è stato il motore anche della riflessione di Giuseppe Dell’Acqua Brunone, Ceo di Revoluce e Cmo di Stantup, imprenditore, marketer e formatore di successo nel mercato energetico. Con precisione e passione ha condiviso il suo concetto di Marteken: colui che comprende l’importanza di usare marketing e la tecnologia applicata all’energia. «Il Marteken» ha spiegato, «può creare una relazione di fiducia, rispetto, empatia con i consumatori, perché diventa davvero utile contro il carobolletta. 96176 è un numero da ricordare perché per leggere una bolletta ci vogliono 9 minuti e per capirla 6 ore, consideratele oltre 176 voci presenti. Il problema è quindi la bolletta, la sua leggibilità, la chiarezza nella relazione. E visto che l’energia è come l’aria che respiriamo e ci accorgiamo della sua importanza solo quando manca, diventa urgente definirsi, differenziarsi, confrontarsi sui valori che ci rendono unici e che rendono unica la figura dell’Utility Manager».
Cosa rende unica la figura dell’Utility Manager? La risposta corale dei professionisti presenti è stato un elenco secco ma preciso: serietà, competenza, empatia, preparazione. Il tema dell’ultimo intervento è stato proprio quella della preparazione “La formazione come asset di sviluppo nel mercato dell’Utility Management”: «Connettere e attivare una rete capillare di punti di formazione locali capaci di coinvolgere i professionisti del territorio è lo scopo del nostro progetto» ha affermato Davide Bussini, Direttore Generale e Co-Founder di Utility Manager Academy, membro del consiglio direttivo Assium e coordinatore Tavolo UNI 11782 del 2020. «Nato per dare l’opportunità di accedere direttamente a corsi centralizzati con programmi studiati nei minimi dettagli e rispondenti a quanto previsto dalla norma, sta diventando una realtà sempre più partecipata, vicina, utile, perché alla base ci sono persone impegnate ad ampliare le proprie competenze sia hard che soft, con passione, impegno, determinazione. Uma è il primo centro esame italiano in grado di gestire la certificazione autonomamente, l’unico che forma un’identità precisa, permettendo di identificarsi in un profilo lavorativo ben definito».
Il sistema virtuoso di Assium è stato riconosciuto anche dalle aziende presenti come il main sponsor Delivery Care startup tecnologica di telemedicina, e poi dai preziosi sponsor Retelit, Enegan, Zucchetti, Controllabolletta, Mitan, Noleggio Energia, EnergieChiare, Milano Gas e Luce, NoiEnergia Luce e Gas, S&M Power, Didelme, Tree Solutions, Fbc Italia,Uma|Utility Manager Academy.
La missione di Assium, ha terminato il presidente Bevilacqua, «è quella di rendere obbligatoria la certificazione per chiunque operi come intermediario, come agente o come consulente nel settore dell’energia e della telefonia. Una rivoluzione che portiamo avanti noi tutti nel settore utilities, un settore che a causa della mancata normazione, in questi anni, è stato sfruttato da approfittatori e truffatori. E questo non possiamo più permetterlo per la nostra dignità professionale e per la cura che richiedono le famiglie e le imprese».
In conclusione, dignità, affidabilità e cura sono emerse in un contesto dove l’unione fa veramente la forza, la certificazione crea fiducia, la visione plasma il presente e il futuro. Lo stesso onorevole senatore questore Gaetano Nastri, che per sopraggiunti impegni istituzionali non ha potuto essere presente, nel messaggio di saluti inviato ai presenti, ha confermato l’impegno politico sulla figura dell’utility manager: «In un quadro di complessa crisi come questa aumentano le sfide e tante aziende sono impegnate, ogni giorno, a valutare soluzioni alternative e innovative per far fronte alle criticità. Tra queste soluzioni una delle più innovative e funzionali è quella del UTILITY manager. Oggi questa figura altamente specializzata deve assolutamente essere valorizzata e presa in forte considerazione».
I partners tecnici sono stati Mad Lab Production e Ila Malù per l’organizzazione dell’evento, per conto di Assium – Associazione Italiana Utility Manager.