Uefa e Fifa non sono gli unici depositari dei valori europei del calcio e non possono avere il monopolio sui tornei sportivi escludendo od ostacolando iniziative come la Superlega che aspirano a essere concorrenti. Con questa motivazione il Tribunale provinciale di Madrid ha accolto il ricorso dei promotori della Superlega che da mesi cercano di creare un nuovo torneo di alto livello tra i club più importanti d’Europa. Come riporta il quotidiano sportivo As, secondo i tre magistrati c’è stato un ingiustificabile abuso da parte di Fifa e Uefa che detengono al momento una posizione dominante nel mercato calcistico. Una vittoria legale per i promotori della Superlega, ma non ancora decisiva. Ancora manca il responso più importante: la decisione della corte di Giustizia dell’Unione europea che dovrà stabilire se la Uefa può detenere il monopolio nell’organizzazione del calcio europeo.
«Alla luce delle indicazioni che ci sono state messe a disposizione, non ci sembra giustificabile il comportamento dei convenuti a tutela degli interessi generali del calcio europeo. Quella che si avverte è un’azione che ha tutte le caratteristiche di un ingiustificabile abuso da parte di chi detiene una posizione dominante», si legge nella motivazione del Tribunale. «Inoltre, non possiamo presumere in questa procedura cautelare che il meccanismo di distribuzione degli utili utilizzato da Fifa e Uefa, che non è controllata da un regolatore pubblico indipendente, costituisce necessariamente il meglio possibile per gli interessi generali dello sport».
Per questo motivo Fifa e Uefa dovranno «astenersi dall’adottare ogni tipo provvedimento o azione contro la Superlega e persino dal rilasciare qualsiasi dichiarazione contraria durante l’istruttoria del procedimento principale, che impedisca o ostacoli, direttamente o indirettamente, la preparazione o lo sviluppo della Superlega».
La sentenza del tribunale provinciale di Madrid arriva a tre mesi dalla decisione della Corte di giustizia dell’Unione europea (Cgue) che deve decidere se la Uefa gode di un monopolio nell’organizzazione delle competizioni (non ci sarà alcun appello contro la sentenza della Cgue).
«Questa decisione del tribunale conferma che la posizione di monopolio della UEFA non può essere utilizzata per fare pressione o minacciare club, giocatori o aziende desiderosi di innovare e rinvigorire la competizione nel calcio professionistico. Continueremo quindi il nostro dialogo con le parti interessate, liberi da minacce e altri passi ostruzionistici adottati dalla UEFA e da altri organi», ha commentato Bernd Reichart, CEO di A22 Sports Management e promotore della Superlega.