Per l’undicesima volta consecutiva il Partito Repubblicano non è riuscito a eleggere lo Speaker della Camera, nonostante abbia una maggioranza di dieci voti sui rappresentanti del Partito democratico. Sono però passati da venti a sette i deputati ribelli del partito che non vogliono votare il deputato scelto dal Greato Old Party: Kevin McCarthy. Nell’ultima tornata di voti, McCarthy ha ottenuto solo duecento voti contro i 218 necessari per la sua elezione.
Dal 1859 a oggi, la Camera americana non aveva mai superato la nona votazione per lo Speaker. In quell’anno si arrivò a 44 votazioni. In teoria i deputati repubblicani avrebbero 221 voti a disposizione, contro i 212 dei democratici, ma sono ancora in molti a non fidarsi del deputato californiano considerato dall’ala destra del partito troppo morbido per imporre all’amministrazione Biden profondi tagli alla spesa pubblica e azzoppare le riforme proposte dal presidente americano.
Senza uno Speaker, la Camera dei deputati americana è paralizzata. Serve un presidente per far prestare giuramento ai nuovi rappresentanti e a quelli rieletti nelle ultime elezioni di midterm. Inoltre senza un presidente della Camera non si possono nominare i presidenti delle commissioni.
La prossima votazione sarà alle ore 18 italiane del 6 gennaio.