Daje24 ore nella capitale senza perdere nemmeno un colpo (gastronomico)

Indirizzi alla mano, buone gambe per camminare e uno stomaco che regge la cucina romana: avanti tutta!

C’è sempre un buon motivo per andare a Roma. Anche se ci siete stati da poco, la conoscete bene e vi sembra un po’ eccessivo tornare vorremmo subito distogliervi da questo pensiero. La nostra capitale vale la pena, sempre. Specialmente quando arriva la bella stagione perché le cosìdette terrazze romane si schiudono, le temperature sono ancora più miti e c’è il classico fermento da nuova stagione entrante che rende tutto più imperdibile. Che siate più da alba o tramonto sarà sempre fantastico poter stare affacciati sui tetti romani, guardando il Gianicolo in lontananza, o “il Cupolone” pensando a quanto romanticismo può celarsi dietro una città illuminata in notturna. Ci abbiamo passato ventiquattro ore raccogliendo qualche dritta stagionale e facile da sfruttare per chi vive le città più a morsi che a passi. Buona lettura!

DOVE DORMIRE

47BoutiqueHhotel

Nato nel 2004, potrebbe essere definito un precursore delle mode dei boutique hotel e di quelle strutture che hanno fatto del design e dei propri interni un punto di forza e distinzione. Posizione invidiabile, dietro il teatro di Marcello a due passi dalla Bocca della Verità, dal Vittoriale, e poco distante dal Circo Massimo. Dalle camere si vede il Tevere, per chi si vuole buttare in una corsa lungo il fiume la mattina presto, quando il traffico e il turista sono ancora sotto controllo. Ogni piano presenta un tema diverso, dalla storia del design italiano con pezzi di Fornasetti, Gae Aulenti, Zanuso, Sottsass e Castiglioni fino all’espressione massima della moda e del glamour. Le fotografie di grandi autori del passato non mancano e le camere del terzo piano raccontano la rivoluzione culturale degli anni Sessanta e lo stile dell’epoca. Icone del cinema, fotografie di Sean Connery, il guantone autografato di Muhammad Alì, cimeli di Mastroianni, Jimi Hendrix, Brigitte Bardot, Beatles e Audrey Hepburn. Consigliamo di non mancare la terrazza sul tetto, con una vista suggestiva sui resti dell’antica Roma e la possibilità di cenare all’aperto accompagnati dalla cucina del giovane chef Michele Giovannini.

COLAZIONE
Per una colazione insolita, dolce e salata, il nostro consiglio è di spingervi ancora più verso il centro per scoprire la versione diurna e all day long di Retrobottega, ovvero Retro Vino. Qualche tavolo per strada, un piccolo – grande sharing table e un sacco di ottime miscele tostate ogni giorno. Qui potete fare colazione con un toast farcito con ripieno di tortellini o un soffice plumcake glassato e gustarvi una chemex in santa pace lavorando al pc e portando avanti l’ordinaria routine. Sulla strada, passerete dal Ghetto ebraico, dove non mancano i fornai su strada con pane fresco, challah e cornetti farciti profumatissimi e appena sfornati.

PAUSA PRANZO
Ci piace pensare di poter invertire il pensiero tradizionale per cui un pasto a più portate è più godibile a cena anzichè a pranzo. Il vantaggio di Roma è che ci sono ristoranti stellati capaci di offrire un servizio sette su sette mattino e sera senza cambiare o minimizzare di una virgola il proprio servizio. Giulio Terrinoni, chef e patron di Per Me, è l’esempio perfetto del cuoco imprenditore vecchio stampo: «Mi sono strutturato per poter rendere il mio ristorante sostenibile nel vero senso della parola, garantendo personale sufficiente per le turnazioni e le coperture, una cucina aperta per menu degustazione così come alla carta e si lavora. Il turista è contento, diamo un servizio, ci seguono in molti». Se avrete camminato un po’ di più, almeno fino a raggiungere le vie dell’alta moda, c’è uno degli indirizzi più iconici e super lusso della città. Fatevi un regalo concedendovi un pranzo nel giardino alto dell’Hotel De Russie: la cucina insegue il classico mediterraneo strizzando l’occhio agli stranieri ma il contesto è quanto di più incredibile vi possiate immaginare in città.

MERENDA
Arriva il caldo, la fame a tratti diminuisce e conviene quindi andare alla ricerca di un buon gelato. La nostra prima scelta ricade su Otaleg, immerso nella realtà di Trastevere. Una gelateria dove la scelta del produttore guida la qualità, dove il prodotto realizzato è ogni volta più ambizioso perché ogni volta leggermente diverso da quello precedente. Da grandissimo appassionato e divoratore di gelato, Mario Radicioni ha deciso di passare dall’altra parte del banco per poter realizzare la propria idea di qualità, creatività e naturalezza di un prodotto goloso a tutte le età. Avevate capito che il nome è la parola GELATO all’incontrario?

Il secondo indirizzo da annotarsi è la realtà di Maria Agnese Spagnuolo, volto e mente delle gelaterie Fatamorgana. Agnese studia (e mangia) il gelato sin da piccola, nel 2003 apre la sua prima gelateria venendo sin da subito descritta come un’insegna alternativa. Si facevano già gelati come cioccolato al tabacco del Kentucky, o mela mandorla e cannella, il sorbetto di uva e noci o la mandorla tostata al cardamomo. L’inizio del gelato gastronomico, dello spostamento di attenzione al gelato come cibo, come un vero ingrediente, come parte del pasto e non solo accessorio. Ci sono varie sedi in città, ne troverete sicuramente una vicino a voi!

CENA
Per chi ha un debole sulla pizza, la capitale offre davvero tanta scelta, di qualità, specialmente in quello che amiamo definire lo stile napoletano della pizza. Quindi con il cornicione un po’ più alto, l’impasto bello corposo e una ricercatezza di condimenti / ingredienti che sta progressivamente cambiando. Diego Vitagliano, pluripremiato pizzaiolo napoletano ha finalmente aperto a Roma, con un format pressoché uguale alle altre sue sedi in Italia e nel mondo e qualche innesto che rispecchia la tradizione casereccia romana. Non mancano infatti supplì, crocchè, montanarine. La pizza senza glutine c’è ma tanto nell’impasto speciale come in quello normale l’attenzione alla digeribilità e alla leggerezza sono fondamentali. Potete scegliere tra sette categorie diverse: Le Marinare, le Margherite, Le Speciali, quelle vecchia scuola quindi Old School, Le Rustichelle – ovvero le simil scrocchiarelle–le fritte e le croccanti con forma rotonda e cotte alla pala. Non dite che non ve lo avevamo detto!


Restando in versioni di pizza contemporanee e al passo con i tempi, Extremis è un progetto che merita di essere raccontato. Decoro e ambiente rispecchiano la modernità di pensiero dietro al progetto, sito nel quartiere Pietralata a Roma, rivendicando la propria natura dirompente rispetto al classico.  Mattia Lattanzio, Giovanni Giglio ed Edoardo Cicchinelli hanno fondato un concetto di pizza contemporanea e cucina alternativa che spazia tra grandi classici, remakes e pizze Extremis appunto come la pizza Kebab. Un prodotto senza troppa struttura intorni, facile da capire e da fruire, che va dritta al sodo e che nasce a stretto contatto con il cliente. «Semplice in maniera estrema» come amano definire loro stessi.

Un prodotto cotto nel forno a legna, realizzato con impasto indiretto, con 48 ore di lievitazione e circa il 70% di idratazione, cornicione generoso e crunchy ben percepibile. Qui la fantasia gioca da padrona e il nostro suggerimento è di lanciarvi in una degustazione totalmente fuori dagli schemi passato dalla Pizza Toast Toast’ (formaggio gregoriano vaccino misto pecora, salsiccia fatta in casa di prosciutto cotto alla brace, prosciutto crudo di maiale nero lucano, mortadella di mora romagnola, fiordilatte del lattaro Gargiulo selezione Slow Food, rosmarino, parmigiano Reggiano 24 mesi) ad una classica Diavola fino alla Brasato Orientale (fiordilatte del lattaro Gargiulo selezione Slow Food, manzo brasato marinato al riso, dressing di cipolla bianca e latte di cocco, ceviche di pak-choi), la Honey Mustard Pork (fiordilatte artigianale di Gragnano, cicoria ripassata, porchetta caramellata all’honey mustard, purè di patate), o la Kebab (con spalla di agnello romano cotta a bassa temperatura, fiordilatte di Gragnano Latterie Gargiulo, babaganoush homemade con yogurt greco, salsa bianca all’aglio). Power pizza a tutti gli effetti.

AFTER DINNER
Se siete tra coloro che oltre alla camminata digestiva prima di andare a nanna hanno bisogno anche di un buon drink, sappiate che la capitale è sempre più ricca di indirizzi validi, locali suggestivi, speakeasy, ambienti sotterranei e nascosti… Nel frattempo le nostre 24 ore sono terminate, e ci sarà bisogno di ritrovarsi su queste pagine per nuovi indirizzi e suggerimenti.

 

 

X