La maggioranza e il gruppo di Azione-Italia viva hanno approvato alla Camera una duplice mozione che impegna il governo a prendere in considerazione il nucleare come fonte di energia a zero emissioni. «Valuteremo come inserirlo nel mix energetico nazionale», ha risposto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto.
Le mozioni, presentate da Azione e Forza Italia, con le firme di Lega e Fratelli d’Italia, prevedono «al fine di accelerare il processo di decarbonizzazione dell’Italia», l’apertura «a valutare l’opportunità di inserire nel mix energetico nazionale anche il nucleare quale fonte alternativa e pulita per la produzione di energia».
«Il nucleare di quarta generazione è sicuro quanto pulito», ha detto Pichetto Fratin ringraziando il Parlamento per il via libera. «Ci confronteremo ora con i partner europei e valuteremo, con la massima attenzione, come inserirlo nel mix energetico nazionale dei prossimi decenni, con l’obiettivo di raggiungere, anche con il contributo dell’energia nucleare, gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Unione europea, sino a quello finale della neutralità climatica del 2050».
In particolare, la Camera ha approvato la mozione presentata da Azione (prima firma Daniela Ruffino) che impegna tra l’altro il governo ad aderire alla cosiddetta Alleanza per il nucleare, già sottoscritta da altri 12 Paesi europei con l’obiettivo di sostenere il nucleare di quarta generazione a livello comunitario.
È stata inoltre approvata la mozione presentata da Forza Italia a prima firma Alessandro Cattaneo, e firmata anche da deputati di Lega e Fratelli d’Italia, che tra le altre cose impegna il governo a includere la produzione di energia atomica di nuova generazione all’interno della politica energetica europea. Quello su cui punta la maggioranza è lo sviluppo di reattori nucleari di nuova generazione, già al centro delle strategie energetiche di partner industriali europei che hanno in cantiere nuovi impianti già a partire dal 2024. In particolare si tratta di reattori di quarta generazione, di piccole dimensioni e modulari, i cosiddetti Small e Micro Modular Reactor (Smr e Mmr).
I Micro reattori modulari (Mmr) sono stati sviluppati per la produzione di energia elettrica e termica direttamente negli stabilimenti industriali energivori. Si tratta di reattori di dimensioni molto ridotte, 50 metri quadri circa, già operativi in Canada, oltre che negli Stati Uniti, mentre in Finlandia e in Polonia entreranno in funzione a partire dal 2026. L’obiettivo della mozione è quella di iniziare la produzione energetica nucleare in Italia già dal 2030.