L’albero dell’identità è una buona pratica che genera valore civico e sostiene una transizione equa, inclusiva e sostenibile nel solco dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite. In cosa consiste? È un percorso di educazione allo sviluppo sostenibile, curata dall’Associazione Happy Coaching and Counseling Roma che passa attraverso la creazione partecipata di opere d’arte, realizzata in ambienti pubblici, come possono essere le stazioni, i parchi, le scuole e i luoghi di lavoro, utilizzando dei materiali di riciclo a basso impatto ambientale.
Le opere d’arte – che si compongono di tante foglie abilità di creta a formare nel loro insieme un mosaico – rappresentano nel loro insieme un’importante esperienza formativa che contribuisce alla crescita personale dei partecipanti all’arte e al tempo stesso restituisce senso e vita a luoghi e relazioni di comunità. L’albero si rivela, quindi, uno strumento originale, concreto ed efficace per promuovere una visione integrata della sostenibilità che favorisce la nascita di una identità collettiva in grado di tenere insieme il Paese.
Se dovessi realizzare una foglia-abilità dell’albero delle identità, sceglierei un’abilità che mi è stata molto utile in un percorso di vita e in ambito professionale. Un misto di ascolto e di empatia che mi ha molto sostenuto. Si tratta, in sintesi, di quella capacità di mettersi in ascolto in modo autentico nei confronti dell’altro, con l’intenzione onesta di comprendere il suo punto di vista, i suoi desideri e le sue idee, le sue emozioni. Un’abilità, quindi, che parte dalla curiosità e dal desiderio di conoscere l’altro senza pregiudizi, con un atteggiamento di apertura alla diversità che ci può aiutare a coltivare delle relazioni di qualità, fondate sul rispetto reciproco e la fiducia.
Si tratta di una qualità essenziale per costruire spazi di accoglienza e di benessere in cui poter sviluppare il confronto e la collaborazione. Mi fa molto piacere comunicarvi che in Piazza dell’Immacolata a San Lorenzo, a Roma sta germogliando un nuovo albero delle identità che sarà dedicato ai diritti umani, in particolare a quello a un’istruzione di qualità, mettendo in primo piano il goal quattro dell’agenda 2030 sull’educazione. Un goal trasversale indispensabile per il raggiungimento di tutti gli altri obiettivi di sviluppo sostenibile.
A ricordarci che l’educazione è una condizione necessaria affinché le persone e le società siano capaci di prendere decisioni informate e consapevoli e di conseguenza agire responsabilmente per garantire l’integrità ambientale, la prosperità economica e la giustizia sociale nell’interesse delle generazioni di oggi e di domani.
Questa iniziativa è inserita nel cartellone del Festival dello sviluppo sostenibile 2023 organizzato dall’ASVIS per coinvolgere e sensibilizzare sui temi della sostenibilità per promuovere un cambiamento culturale e nuovi comportamenti individuali e collettivi e soprattutto per dare voce a cittadine e cittadini, a imprese, a pubbliche amministrazioni, a scuole, università e a tutta la società civile.
Per favorire un dialogo e la condivisione di buone pratiche. La campagna di comunicazione del festival quest’anno incentrata su un messaggio luminoso chiaro forte: la sostenibilità tiene acceso il futuro. Un invito, quindi, ad agire con un approccio propositivo costruttivo partendo dei territori, ma anche con una visione è una prospettiva globale. Ecco partecipare alla creazione del nuovo albero è per tutti l’occasione straordinaria di dare il proprio contributo e tenere acceso il futuro.
Marcella Mallen è presidente dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS)