Ignoranza uguale e contrariaIl degrado dell’Italia è ben rappresentato dallo scarso livello culturale di destra e sinistra

Due angolature diverse, eppure entrambe dannose per il Paese: da un lato i retequattristi che non hanno mai aperto un libro, dall’altro quelli che leggono i libri contro l’odio e si compiacciono del mondo cazzon friendly

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Al degrado culturale del Paese contribuiscono in modo rispettivamente diverso la destra e la sinistra: questa è ignorante abbestia senza averne neanche il più pallido sospetto; quella lo è senza farsene nemmeno il più tenue cruccio.

Dice: ma tu generalizzi. Non generalizzo (fermo restando che generalizzare è una figata): discuto di un fatto generale. E generalmente al bifolco di destra che non legge nessun libro si giustappone il citrullo di sinistra che legge i libri contro l’odio; per l’uno, impassibile al mondo mentre si gusta la Gasætta (è la Gazzetta in subalpino), c’è l’altro tutto soddisfatto del mondo cazzon friendly che ritrova nel giornale di sinistra. Uno vota Francesco Lollobrigida, ma con l’impegno rimesso a tirare un rutto; l’altro vota per il marito di Nunzia De Girolamo nell’adempimento della mission democratica che celebra la competenza, dio santissimo. Uno è un profugo delle cene eleganti, e finisce lì; l’altro ha cominciato trent’anni fa a fare girotondi e ancora non l’ha finita.

Quale dei due arrechi più danno è discutibile, ma è appunto apprezzabilmente diversa l’angolatura identicamente strapaesana del loro giudizio, chiamiamolo così. Uno deplora la destituzione dei principati democratici del servizio pubblico e assiste disperato al rinsecchimento delle fonti culturali cui si abbeverava l’Italia contro l’odio (sì, Christian Rocca, mi spiace, sempre quella); l’altro manco ha bisogno di compiacersene, che tanto c’è Retequattro.

La realtà è che un’asineria giustifica e aggrava l’altra: e tanto più il bruto di destra si riscatta nella legittimazione che gli offrono i suoi al governo, quanto più lo scioccherello di sinistra si compiace nell’opporgli la cultura contro l’odio (pardon), che non per caso ma pour cause si manifesta nell’analfabetismo del ddl Zan, nell’analfabetismo della giustizia climatica, nell’analfabetismo dell’antimafia, nell’analfabetismo dei valori della Resistenza, nell’analfabetismo della Costituzione antifascista. Tutta la polta immonda – e appunto non se ne esce – cui la destra trogloditica saprebbe rinfacciare qualcosa se le avessero imparato che per mettere insieme quattro idee e un discorso decente vale la pena di dedicarsi a questa pratica un po’ strana che è aprire qualche libro.

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