L’Ucraina ha distrutto un jet russo supersonico, un bombardiere Tupolev Tu-22, in un attacco condotto con i droni. Il raid è stato lanciato contro la base aerea Soltsky-2 nella regione di Novgorod, a seicentocinquanta chilometri dal confine con l’Ucraina, a sud di San Pietroburgo. Lo ha riferito il ministero della Difesa del Regno Unito nel suo ultimo aggiornamento dell’intelligence.
La notizia, ripresa dalla Bbc, dal Guardian e dai media ucraini, sarebbe confermata dalle immagini pubblicate sui social media che mostrano il velivolo di punta di Mosca in fiamme, nonostante fosse dentro una base e ci fosse sul posto la contraerea. In un primo momento la Russia aveva fatto sapere in una nota ufficiale che il velivolo era stato solamente danneggiato, ma i media britannici hanno confermato che è stato completamente distrutto. Anzi, la Russia aveva minimizzato ulteriormente dicendo che si trattava solo di un incendio scoppiato nel parcheggio della base, poi rapidamente spento. Ma le ricostruzioni dicono altro.
«Se fosse vero, questo aggiungerebbe peso alla valutazione secondo cui alcuni attacchi Uav contro obiettivi militari russi vengono lanciati dall’interno del territorio russo. È improbabile che questi droni abbiano la portata necessaria per raggiungere Soltsky-2 dall’esterno della Russia», ha scritto il ministero della Difesa britannico su Twitter (social oggi noto anche come X).
Gli attacchi aerei con droni in profondità all’interno della Russia sono aumentati negli ultimi mesi. Sabato, il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le forze di difesa aerea hanno abbattuto un missile lanciato dall’Ucraina sulla penisola di Crimea, che la Russia ha annesso nel 2014. E aveva fatto sapere che un attacco da parte di un «Uav di tipo elicottero» era stato lanciato intorno alle dieci del mattino contro «un aeroporto militare nella regione di Novgorod», dove si trova appunto la base Soltsy-2.
Il Tu-22 è un jet supersonico molto usato dalla Russia negli attacchi ai grandi centri urbani in Ucraina, in particolare per la sua capacità di viaggiare al doppio della velocità del suono. L’attuale flotta di Mosca dovrebbe contare una sessantina di Tu-22, motivo per cui la distruzione di un solo aereo non dovrebbe fare la differenza in termini militari nel breve periodo. Ma l’operazione sarebbe sintomatica di una crescente capacità di Kyjiv di colpire obiettivi all’interno del territorio russo.