Fino al 23 settembre 2023, nello spazio espositivo milanese di Tempesta Gallery (Foro Buonaparte, 68), è possibile esplorare la prima personale della fotografa Arianna Lago: Surrender, attimi di serendipità. L’esposizione presenta una selezione retrospettiva il cui centro focale è rappresentato dalla scoperta di qualcosa di inaspettato e dalle sensazioni che questo evoca. Fotografie a colori di fiori, piante, insetti, frutti, cicli della natura. Astrazioni umane che si intersecano con il mondo della natura attraverso una lente d’ingrandimento intima, quasi invisibile.
I suoi scatti catturano momenti fugaci e atmosfere suggestive, creando un legame profondo tra lo spettatore e l’immagine, un legame che diventa un’intensa emozione. Il percorso narrativo della mostra si esprime attraverso il viaggio intrapreso dall’artista. La fotografa spinge lo spettatore a sperimentare un mondo familiare ed estraneo, crea una finestra che permette la fuga in un luogo pacifico, diverso.
Arianna Lago desidera esplorare il mondo in maniera del tutto casuale, il suo approccio creativo si ispira a quel “momento”, a quella “situazione” sempre guidata dalla curiosità. Lo stile fotografico è spontaneo, scatta principalmente in formato analogico.
Empirista per natura, Arianna abbraccia l’idea di trovare ispirazione nell’organico, adattandosi a ciò che trova disponibile occasionalmente. Da questo metodo nasce la scelta del titolo, Surrender, la consapevolezza di non avere il controllo, la resa al caso, la serendipitá.
«La mia fotografia dipende interamente dalla mia volontà di rinunciare al controllo. Sono sinceramente aperta al mondo naturale che mi circonda, comprese tutte le sue imperfezioni e interruzioni. Mi innamoro di momenti inaspettati tutto il tempo», afferma la fotografa. Una storia visiva che non poteva trovare uno spazio espositivo più indicato.
Tempesta Gallery nasce nell’anno del possibile cambiamento, il 2020. L’innovativa linea progettuale, voluta da Elisa Bonzano ed Enrico Angelino, oltrepassa i confini dell’ambito espositivo per diventare uno spazio polifunzionale, un luogo dinamico che permette il dialogo tra gli artisti contemporanei e la città di Milano.