Un nuovo attacco di droni russi nella notte ha danneggiato le infrastrutture portuali, un silo di grano e gli edifici amministrativi nel distretto di Izmail, nella regione ucraina di Odessa. La Russia ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture dell’Ucraina sul Mar Nero da quando si è ritirata dall’accordo sul grano, e ha alzato ancora il tiro da quando sono iniziati i colloqui su un potenziale nuovo accordo.
Nell’attacco è rimasta ferita una persona, non dovrebbe essere in pericolo di vita, da quanto riferisce il governatore regionale Oleh Kiper via Telegram. Si tratta del quarto raid missilistico in cinque giorni contro un’infrastruttura fondamentale sul Danubio.
Intanto però la controffensiva ucraina non si ferma. Questa mattina sono state segnalate esplosioni a Rostov, a un centinaio di chilometri di distanza dal confine con l’Ucraina, sede del quartier generale del comando del distretto militare meridionale della Russia, che ha un ruolo chiave nell’invasione russa dell’Ucraina ed era uno dei siti sequestrati dall’ormai ex leader della Wagner Yevgheny Prigozhin durante il suo tentativo di colpo di Stato – poi fallito – a giugno.
Il governatore regionale Vasily Golubev ha fatto sapere, via Telegram, che almeno tre edifici e diverse auto sono state danneggiate, una persona è rimasta ferita. Golubev ha detto che i resti di un drone sono caduti fuori città, mentre l’altro è caduto «nel centro, nella zona di via Pushkinskaya 42».
Secondo il think tank dell’Istituto per gli studi della guerra (Institute for the Study of War, Isw), ospita il comando del distretto militare meridionale russo, la cui cinquantottesima armata sta combattendo contro la controffensiva di Kyjiv nell’Ucraina meridionale.
La resistenza ucraina inoltre beneficerà ancor di più, in futuro, degli aiuti militari statunitensi: Washington infatti fornirà a Kyjiv proiettili anticarro all’uranio impoverito come parte di un nuovo pacchetto di aiuti militari del valore di centosettantacinque milioni di dollari, ha annunciato il Pentagono durante la visita nella capitale ucraina del Segretario di Stato americano Antony Blinken.
Si tratta solo di una parte dei nuovi aiuti promessi dagli Stati Uniti: il sostegno americano porterà ancora un miliardo di dollari in aiuti, come ha annunciato mercoledì Blinken, nel primo giorno della sua visita.
È la prima volta che gli Stati Uniti inviano munizioni di questo tipo all’Ucraina, anche se la Gran Bretagna lo ha già fatto. I proiettili statunitensi armeranno i carri armati Abrams che anche gli Stati Uniti forniranno nei prossimi mesi.