Nonostante Roma ci sembri sempre vicina grazie alle sue ricette ciociare e alle numerose presenze romane a Milano, avevamo bisogno di Apecesare per avere il vero street food della capitale nella nostra città. Nato nel 2016 per volere di Alessandro Favola – classe 1991 e un buon appetito – l’Apecar rossa e gialla che inonda i milanesi di supplì e altre specialità è ormai nota ai più golosi e veraci. Un progetto che nasce quasi per gioco, proprio dalla nostalgia dei sapori di casa, per trasformarsi in pochi anni in un business più strutturato e sempre più attento alle richieste di una clientela esigente e, possiamo dirlo, vagamente viziata.
Apecesare è oggi un brand a tutti gli effetti, una garanzia di qualità che nel corso degli anni ha risposto a un aumento della richiesta ampliando il suo parco ruote. Avendo facilitato la mobilità del brand vi sarà capitato più volte di intercettarli in occasione di eventi privati, matrimoni, compleanni, cene aziendali o catering di grandi dimensioni. A questa flotta si sommano due punti vendita fisici in centro a Milano.
Il primo, all’interno della food court di Sidewalk Kitchens in via Bonvesin de la Riva – molto giovane e social – e il secondo, appena inaugurato, nell’arteria principale del quartiere Isola, nella parte Nord della città. Con questa nuova apertura è chiaro il desiderio di ampliare la fascia di consenso, la voglia di fidelizzare nuovi clienti e presentare al mercato milanese un parco nuovo di ricette e combinazioni.
Fin dall’inizio, infatti, il lavoro “in cucina” si è preoccupato di reinterpretare i must della tradizione romana, adattarli laddove necessario a una esigenza di street food veloce ma godereccio e allo stesso tempo allontanare l’immagine di una Roma antica e seduta grazie a un imprinting dinamico, scherzoso e spensierato. Lo si è visto con l’introduzione costante di nuove piattaforme di vendita, una comunicazione assolutamente al passo con i tempi e alle frequenti collaborazioni con altri brand o manifestazioni quali ad esempio il Carbonara Day. Fatto questo preambolo, dunque, cosa si mangia da Apecesare ora che per giunta ci si può comodamente sedere?
Il menu prevede supplì, panini, hamburger e sfizi. Anche se il format è agile e informale non manca la cura alla scelta degli ingredienti, la coerenza con il territorio romano e centro italiano e un po’ di inventiva. I panini hanno una dimensione perfetta, poco più grande di una mano, e sono fatti dallo storico Panificio Bollani. Sono adatti a placare la fame facendo avanzare quel pizzico di languorino che lascia spazio, nemmeno a farlo apposta, a un supplì. Questa apparentemente banale pallina di riso croccante e fumante è degna di venerazione per i romani Doc, tant’è che anche i milanesi ne hanno sposato tutte le versioni proposte.
Qui il supplì è una divinità per tre motivi: è fritto senza ungere (sembra una pubblicità ma siamo pronti a scommetterci), resta croccante e non si spappola, quindi il riso è bello sgranato, compatto, e infine la misura è giusta perché in due morsi lo finisci apprezzando tutti gli ingredienti e avendo subito voglia del prossimo. Dal più classico pomodoro e mozzarella ai best sellers cacio e pepe, carbonara, passando per l’amatriciana o la coda alla vaccinara.
La selezione di panini invece vede la porchetta regina indiscussa, servita con cicorino di campo, miele, pecorino romano e maionese alla senape oppure nella versione con stracciatella, patate al forno e maionese al basilico. Non manca il pollo fritto, qui accompagnato da caciotta alla piastra, peperoni, scarola e spicy maio così come una versione vegetariana di burger alla piastra. Patatine fritte, fiori di zucca e verdure in pastella sono gli sfizi, che potete innaffiare di birra artigianale ghiacciata prima di concludere la vostra cena con un bel maritozzo. Daje Apecesare!
APECESARE
Via Luigi Porro Lambertenghi, 13
20159 Milano, Italia
Courtesy immagini Federico Bontempi