Tratti di malinconiaI fumetti poetici di Animo Chen insegnano ad abitare la quotidianità di un dolore

Un bambino torna a casa da scuola, ma sulla via del ritorno l’autobus su cui viaggia rimane coinvolto in un incidente. Una brusca frenata, una bicicletta all’aria, un corpo senza vita. Ecco tre racconti illustrati per immergersi nel senso di vuoto provocato dal lutto e dai drammi (piccoli e grandi) di tutti i giorni

Animo Chen, Una breve elegia. Courtesy of add editore

Una breve elegia è il primo fumetto dell’illustratore taiwanese Animo Chen, laureato all’università di Da-Yeh di Taiwan in comunicazione visiva e design, con un successivo master in Belle Arti presso l’Accademia di Praga. Dopo aver lavorato come fotografo, art director per film e regista di video animazioni, il fumettista ha riscosso un grande successo grazie al suo primo libro, vincendo il Braw (BolognaRagazzi Award) come miglior fumetto alla Bologna Children’s Book Fair del 2020. Il suo ultimo lavoro è Love Letter, per il quale nel 2021 ha nuovamente vinto un Braw per la categoria speciale Poesia.

Animo Chen, Una breve elegia. Courtesy of add editore

Una breve elegia è il suo primo testo illustrato che esplora la mancanza, la perdita, il lutto e la lontananza raccontati attraverso tre racconti illustrati lirici e poetici, dall’impatto visivo forte e coinvolgente. Il fil rouge che lega tutte le narrazioni è un forte senso di malinconia di fondo. Ogni storia, infatti, descrive sentimenti scomodi e dolorosi, che nonostante siano comuni e universalmente condivisibili, raramente si ha il coraggio e la sensibilità di raccontare. Il timore è sempre quello di non trovare le parole giuste, di perdersi nelle sfumature di senso, di essere fraintesi o – ancora peggio – di non essere capiti per niente.

Animo Chen, Una breve elegia. Courtesy of add editore

Animo Chen, con la sensibilità e con il suo tratto dall’incredibile impatto visivo, rompe questo muro di incomunicabilità, offrendo al lettore e alla lettrice la sua personale chiave di lettura per dare forma a un dolore che spesso sembra insostenibile e impossibile da descrivere. Con le sue illustrazioni recupera l’universalità di un evento privatissimo, come lo è la sofferenza in seguito alla perdita di una persona cara o l’affanno dovuto a una lontananza, immergendosi nei sentimenti più profondi e viscerali dell’essere umano.

Animo Chen, Una breve elegia. Courtesy of add editore

Nel dolore ci sentiamo sempre soli, come se fossimo finiti in fondo a un pozzo e da lì nessuno ci possa sentire. Una breve elegia ci ricorda che nonostante siamo soli ad affrontare le sfide che la vita e il tempo ci pongono davanti, non siamo mai gli unici a sentirci disarmati, oppressi, inermi. Invece che rifuggerlo, l’illustratore stimola e invita la lettrice e il lettore a perdersi nella propria tristezza, nei propri angoli bui, nel personale abisso che si porta appresso, silenziosamente, ogni giorno, per conoscerlo un po’ meglio e – prima o poi – per imparare a conviverci.

Animo Chen, Una breve elegia. Courtesy of add editore

Con i suoi tre racconti, Animo Chen prende il lettore per mano, accompagnandolo con delicatezza a immergersi nella malinconia quotidiana, invitando a fermarcisi dentro, a starci, ad abitarla, a dargli una forma e un senso. Lo fa raccontando di una coppia che vive in campagna, in una casa infestata dalle zanzare; lo fa raccontando il primo incontro di un bambino con la morte; ripercorrendo quello che succede dopo la perdita di un figlio, parlando della disperazione, ma anche del desiderio di ricominciare; lo fa narrando la storia di una ragazza che si concede un viaggio in una città lontana, per visitare il suo amato e del suo nastro rosso, simbolo di un affetto, portato via dal vento. Pagina dopo pagina, i nostri piccoli e grandi drammi sembrano farsi più leggeri.

Animo Chen, Una breve elegia. Courtesy of add editore

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