Arriva BidenStrage all’ospedale di Gaza, Hamas e Israele si accusano a vicenda

I morti sarebbero cinquecento. Per i palestinesi è stato l’esercito dello Stato ebraico, che però mostra i video che proverebbero un lancio di razzi della Jihad islamica finito per errore sulla struttura sanitaria

LaPresse

Mentre continua la controffensiva di Israele in risposta all’attentato terroristico di Hamas del 7 ottobre, le potenze mondiali cercano soluzioni per evitare una crisi umanitaria. Una visita chiave è prevista oggi: il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden arriverà in giornata a Tel Aviv, ma la sua missione diplomatica non sarà semplice. Dall’Air Force One, aereo presidenziale che sta portando Biden in Israele, il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, John Kirby, ha chiarito l’agenda del presidente americano: Biden vuole ribadire il sostegno degli Stati Uniti a Israele, ma contemporaneamente porre «domande difficili» riguardo alla crescente crisi umanitaria a Gaza. Il presidente si è detto «indignato e profondamente rattristato» per l’esplosione avvenuta nell’ospedale al-Ahly di Gaza City, confermando di aver contattato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il re Abdullah II di Giordania per discutere dell’incidente che ha causato centinaia di morti. 

L’esplosione nell’ospedale di Gaza City ha indotto la Giordania a cancellare il vertice di Amman in cui Biden avrebbe dovuto incontrare anche il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) che aveva già annunciato la sua mancata partecipazione.

L’esercito israeliano ha diffuso un video su X per difendersi dall’accusa di aver bombardato l’ospedale in cui mostra il «fallito lancio di un razzo da parte dell’organizzazione terroristica della Jihad islamica». Nel video si può osservare un razzo diretto verso Israele esplodere alle 18:59, l’esatto orario in cui è avvenuta l’esplosione nell’ospedale di Gaza. Il filmato mostra un oggetto in movimento, visibile tra le ombre, che si eleva nel cielo sopra Gaza e successivamente esplode, seguito da una detonazione al suolo. 

Dopo una attenta analisi delle immagini satellitari le forze armate israeliane hanno confermato che i danni subiti dall’ospedale non possono essere causati da una bomba proveniente da Israele ma da un missile di Hamas non lanciato correttamente: «L’analisi delle nostre riprese aeree conferma che non c’è stato un impatto diretto sull’ospedale. L’unico luogo danneggiato si trova all’esterno dell’ospedale, nel parcheggio, dove si vedono segni di bruciature, senza crateri né danni strutturali agli edifici vicini. A differenza dei danni causati da qualsiasi munizione aerea, che avrebbero avuto una natura diversa. Gran parte del propellente del razzo è ancora evidente a causa del breve volo, causato dal fallimento del lancio».

L’esercito israeliano ha lanciato un nuovo appello alla popolazione di Gaza, suggerendo uno spostamento verso l’area di al-Mawasi nel sud, dove gli aiuti umanitari internazionali verranno distribuiti. Ma il bilancio delle vittime continua a salire. Secondo il ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas, sono almeno tremiladuecento i morti e circa undicimila i feriti a Gaza a seguito degli attacchi israeliani.

Altri due soldati israeliani sono stati uccisi dall’inizio del conflitto, portando il bilancio totale delle vittime militari in Israele a trecentoquattro. E al confine tra Israele e Libano, cinque miliziani di Hezbollah sono caduti, rappresentando il bilancio più grave in una sola giornata dall’inizio delle ostilità. Infine l’esercito israeliano ha fatto sapere di aver ucciso negli attacchi sulla Striscia due alti dirigenti di Hamas. Il primo è Muhammad Awdallah comandante del sistema anti missili tank della Brigata Gaza City. Il secondo è Akram Hijazi della Forza navale di Hamas, responsabile degli attacchi terroristici su Israele da Gaza.

Durante il terzo forum dedicato alla Belt and Road Initiative (Bri) a Pechino, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres si è detto «sconvolto» per l’attacco ricordando che gli ospedali sono protetti dal diritto internazionale e ribadendo che gli attacchi di Hamas contro Israele non giustificano la «punizione collettiva del popolo palestinese».

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