DoppelgängerL’inquietante influenza russa dietro i graffiti delle Stelle di David a Parigi

Le autorità francesi hanno arrestato due cittadini moldavi che assieme ad altri due complici avrebbero imbrattato i muli della capitale su ordine di un soggetto esterno, probabilmente legato a una rete di disinformazione russa. Una modalità che ricorda le operazione del KGB in Germania tra la fine degli anni Cinquanta e Sessanta

LaPresse

I duecentocinquanta graffiti raffiguranti le Stelle di David trovati nei muri di diversi quartieri di Parigi negli ultimi dieci giorni non sono opera di vandali antisemiti isolati, ma una sofisticata operazione di destabilizzazione da parte dell’intelligence russa. È su questa pista che stanno lavorando le autorità francesi dopo aver arrestato una coppia di cittadini moldavi, autori materiali dei graffiti assieme ad altri due complici al momento in fuga. 

In un comunicato stampa di martedì 7 novembre, la Procura di Parigi ha rivelato che in base all’esame dei tabulati telefonici, le due coppie di autori dei graffiti erano in contatto con la stessa terza persona. Per questo motivo «in questa fase non è quindi escluso che la marchiatura delle Stelle di David blu nella regione parigina sia stata effettuata su espressa richiesta di una persona residente all’estero», sollevando il dubbio di un coinvolgimento internazionale su cui sta al momento indagando un giudice inquirente. 

Una lunga analisi del quotidiano francese Le Monde, corroborata da esperti indipendenti, ha collegato l’operazione alla rete “Doppelgänger”, nota anche come RRN (Reliable Recent News). Questa organizzazione oscura, precedentemente denunciata dal governo francese, gestisce una vasta infrastruttura di propaganda online e offline, che comprende l’uso di bot nei social media e la creazione di siti web di notizie false. Il coinvolgimento della rete suggerisce una complessa campagna di disinformazione volta a seminare discordia e confusione nell’opinione pubblica francese ed europea. 

II 28 ottobre, numerosi account affiliati alla rete RRN hanno condiviso le foto dei graffiti blu con la Stella di Davide su un edificio di Rue de Rocroy, nel decimo arrondissement di Parigi. Una attività che ha insospettito la Procura di Parigi che ha predisposto l’arresto della coppia moldava, composta da due persone di ventotto e trentatré anni. 

Il governo francese aveva precedentemente condannato la rete RRN, attribuendo le sue operazioni di disinformazione alla Russia. Il Quai d’Orsay, il ministero degli Esteri francese, in una dichiarazione rilasciata il 13 giugno, ha definito le attività della rete come parte della strategia ibrida della Russia per minare le istituzioni democratiche e il pacifico dibattito democratico. Questa rivelazione aggiunge una dimensione geopolitica all’indagine in corso, aumentando i timori di interferenze straniere negli affari interni della Francia.

Come notato su Twitter da Maxime Audinet, ricercatore dell’Institut de Recherche Stratégique de l’Ecole Militaire ed esperto delle tecniche di soft power utilizzate dall’Unione Sovietica in Europa durante la Guerra Fredda, il sistema delle Stelle di David «ricorderebbe in modo inquietante, attraverso il suo processo visivo (i graffiti) e il suo soggetto (gli ebrei), una delle “misure attive” più note del KGB, quella che  accompagnò l’epidemia della svastica dal 1959 al 1961». L’allora direttore della Direzione D del KGB Igor Agayants «secondo le testimonianze di almeno sette disertori, aveva supervisionato una campagna clandestina di affissione di slogan antisemiti e svastiche nella Repubblica Federale di Germania e altri paesi del blocco occidentale, insieme a una vera e propria esplosione di atti antisemiti in tutto il mondo dopo la profanazione della sinagoga di Colonia nel Natale 1959 (probabilmente a opera dei servizi sovietici sul posto)».

L’intento del KGB era quello di screditare la Germania agli occhi dei suoi partner occidentali, suggerendo una rinascita del nazismo, in modo da ritardare o addirittura impedire il suo riarmo. Questa tecninca è stata descritta approfonditamente da Thomas Rid nel suo libro “Active Measures The Secret History of Disinformation and Political Warfare”

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