Nel 1989 il disegnatore americano Matt Groening, creatore della serie di cartoni animati dei Simpson, produsse per l’azienda informatica Apple le nove illustrazioni del fascicolo “Student’s Guide: Who Needs a Computer Anyway?” nelle cui sedici pagine indicava le categorie di studenti potenzialmente interessate ad acquistare un computer. Erano i disoccupati, gli imperfezionisti, gli incapaci, i morti di fame, i procrastinatori, gli schizoidi, i sovraeccitati, gli stressati e i tecnoidi.
Non so se furono davvero questi i tipi di acquirenti che diedero impulso al successo planetario del marchio, ma temo che solo due di essi possiedano il carisma indispensabile al bevitore di vino. Si tratta del procrastinatore e dell’imperfezionista. Entrambi i portatori di tali nature sanno esercitare l’accoglienza paziente e curiosa, rifuggono l’improvvida frenesia della bevuta affrettata e riconoscono nell’imperfezione un tratto che rende singolare il sorso.
Le medesime attitudini sono di grande utilità a chi intenda valorizzare le persone con cui condivide la propria esperienza professionale, le attività sportive e perfino la vita familiare e quotidiana. Infatti, alcuni necessitano di tempo e di fiducia affinché possano esprimere il potenziale; altri vanno incoraggiati a tramutare la singolarità in talento. In ambedue i casi, il premio sarà cospicuo.
Vino consigliato
Casablanca Valley Montsecano, Bodega Montsecano
Si nasconde dietro a un carattere selvatico, perfino animalesco; in tal modo, inganna il bevitore frettoloso. Gli ho dato tempo, e come supponevo si è arreso docilmente. Fattomi ancora più fiducioso per i primi riscontri, ho lasciato la bottiglia a metà, senza il tappo: è una prova sfidante per i vini riottosi. Il giorno successivo era ancora più buono, a riprova che la condiscendenza paga.
(È un vino rosso che viene dal Cile, lo fanno un fotografo cileno e un vignaiolo francese.)