Angelo Peretti è un sognatore, un personaggio per certi versi scomodo perché libero, sicuramente un critico competente e una “penna” in grado di descrivere il mondo del vino da un punto di vista personale e privilegiato. Il suo angolo di lettura è sempre di grande valore e scoprire i suoi racconti fa capire ancora più e ancora meglio come il suo trasporto verso questo universo sia autentico, motivato, approfondito e serio. E anche il taglio che ha scelto è identitario e frutto della sua particolare relazione con chi il vino lo fa: sono centinaia se non migliaia i manuali tecnici e le guide alla degustazione che hanno per oggetto questo vasto mondo, mentre è più raro che questo tema costituisca una prospettiva in base alla quale interpretare i pensieri e le azioni degli esseri umani e le necessità dei loro corpi, delle anime e delle menti. È ciò che avviene in “Esercizi spirituali per bevitori di vino”, il nuovo libro scritto dal direttore del giornale online The Internet Gourmet, e pubblicato da Edizioni Ampelos, casa editrice specializzata nel settore vitivinicolo.
In questo testo, a metà tra saggio e racconto, il giornalista e critico veronese propone una sua personale raccolta di episodi a tema vario che di per sé nulla hanno a che fare con l’enologia, ma che in realtà offrono un punto di partenza per riflessioni attinenti proprio a questo mondo. Una lettura per chi ama il settore ma anche per chi non lo conosce e vuole avvicinarcisi, varia e piacevole proprio come un calice di bianco fresco, ma approfondita ed elegante come un Pinot nero ben vinificato.
Gli spunti sono i più vari: un’intervista di Playboy al fondatore di Apple, Steve Jobs, diventa l’occasione per parlare dei timori delle persone comuni di fronte ai mostri sacri del vino e della vita pubblica. Una lettera scritta dallo stilista Giorgio Armani durante la prima ondata di Covid-19 fa riflettere sull’eleganza e sulla cafonaggine di certi vini e di certi individui. Il ricordo dei primi astronauti sulla luna fa comprendere come il senso di appartenenza a una comunità costituisca il fondamento sia della convivenza civile, sia della tipicità dei vini di un dato territorio. Le confessioni degli amanti delusi nelle rubriche online dei cuori solitari danno modo di ragionare sulla cecità dell’amore e sui difetti dei vini.
Attraverso novanta brevi capitoli Peretti si pone l’obiettivo di condurre il lettore a riscoprire i contenuti emozionali e intellettuali – ossia “spirituali” – del bere e del vivere, aiutandolo a godere appieno del piacere di un gesto naturale come il condividere un bicchiere di vino con le persone care. E per ogni episodio l’autore non ci lascia a bocca asciutta: due vini, uno italiano e uno estero, coerenti con il contenuto, sono scelti fra etichette note e bottiglie meno conosciute, per un totale di centottanta suggerimenti di bevuta.
Parlando di gioventù viene proposto ad esempio un Grignolino d’Asti, Luigi Spertino («Chissà perché sono i vini che finiscono in -ino quelli che mi trasmettono meglio di tutti l’idea della giovinezza») a fronte di un Beaujolais Nouveau, Jean Foillard («È buonissimo, e chi per pregiudizio disdegna i novelli vuol farsi del male»), mentre in tema di passione sono suggeriti un passito romagnolo, Albana Passito Scacco Matto, Fattoria Zerbina («Oh, la passione, solo un cuore insensibile e arido può mostrarsi sordo al palpitare voluttuoso della dolcezza») e un Riesling tedesco, Rheingau Kiedrich Gräfenberg Spätlese, Robert Weil («Mi ripeto, ma l’avvertenza è necessaria: questo vino potrà disorientarti con la lascivia suprema degli amanti»), e così via.
“Esercizi spirituali per bevitori di vino”
di Angelo Peretti
Edizioni Ampelos, 2023
Pagine 288
Prezzo di copertina: 25 euro