Scavallato l’inizio del nuovo anno, dopo una serie di “a te e famiglia” o un più classico “che sia un anno di pace e salute”, inizia a farsi avanti quel senso di angoscia e devastazione tipico del 6 gennaio e della fine delle feste. Non è forse un caso se la tradizione della Befana, rappresentata da un’anziana donna di non bell’aspetto, cade proprio in questo giorno: quella donna siamo tutti noi, sfatti dalle feste e con il volto provato dal solo pensiero di dover tornare a leggere le mail dell’amministratore di condominio e gli sms della palestra dove eravamo iscritti sei anni fa, che ci ricorda che “gennaio è tempo di rimettersi in forma!”.
Un bravo analista però ci spingerebbe a guardare il giorno dell’Epifania con un atteggiamento più positivo. Non si tratta della fine delle vacanze di Natale (e l’inizio della dieta), ma del giorno in cui possiamo ricevere in regalo una calza piena di dolci, il giorno in cui i re Magi arrivano alla grotta guidati da una stella – e qui che ancora ci perdiamo con Google Maps per trovare un benzinaio, ma anche il giorno dell’estrazione dei biglietti della Lotteria Italia. Cioè, il 6 gennaio potreste scoprire di diventare ricchi mentre mangiate caramelle e cioccolatini che non avete neanche comprato. Vi sembra una brutta giornata questa? Sarà meglio non disperare, ma piuttosto darsi da fare con l’ultimo regalo simbolo delle feste: la calza della Befana.
A chi pensa che sia solo un regalo per bambini, ricordatevi che siamo una specie di matrioska emotiva: c’è sempre un bambino dentro un adulto, che brama complimenti di incoraggiamento e caramelle. E se non c’è un bambino, c’è comunque una persona golosa. Ma cosa mettere dentro la calza della Befana fatta bene bene bene? Tradizionalmente riempite di caramelle e cioccolato, ma anche di biscotti, torroncini e frutta secca. Poi c’è il carbone per chi si comporta male, ma direi che possiamo evitare di fare i pensanti, una volta tanto. Se non riusciamo a farne a meno, possiamo essere però più sostenibili e sostituire il carbone con dell’aglio nero – che fa pure tendenza gastronomica.
Ecco allora una selezione perfetta per preparare le calze più golose di sempre. Una ricerca tra chicche di pasticceria e piccoli laboratori artigianali, più e meno noti, sparsi in Italia ma con shop online.
Poi, se proprio il tempo stringe e non resta che il supermercato come fonte per il reperimento dei dolciumi, potrete sempre prendere spunto dalle classifiche sulle migliori caramelle, le migliori tavolette di cioccolato di cui vi abbiamo parlato in passato.
L’immancabile – La moneta di cioccolato Caffarel
La tradizione vuole che nella calza della Befana ci siano delle monete di cioccolato, come simbolo di buon auspicio. Peccato che nove volte su dieci, il cioccolato delle monete sia davvero pessimo. Non lo faremmo mangiare a nessuno quel cioccolato lì. L’unica moneta degna batte valuta Caffarel ed è disponibile su Amazon nel formato da un chilo. Calze a volontà!
Caramelle di Sicilia dal 1890 – Terranova
Questa è la caramella perfetta per chi nutre il fascino per le chicche gastronomiche. In Italia ci sono caramellai che si rifanno a uso di ingredienti e tradizioni locali. Potete riempire una calza con le caramelle a carruba di Terranova, che nel cuore del quartiere Ballarò di Palermo produce questa pasticca dal sapore straordinario, molto vintage e iconica. La stessa azienda produce caramello tradizionali al sesamo e miele, al pistacchio o mandorla e caffè. La Befana potrebbe pensare di tenersi la calza per sé.
Caramelle elegantissime – Marchesi 1824
Ginevrine alla pera, Fondant alla fragola, Gocce alla violetta. Sono solo una selezione delle caramelle proposte dalla storica Pasticceria Marchesi di Milano. I colori pastello di questi bonbon riescono ad affascinare chiunque e trovarseli in dono non può che essere molto apprezzato. Specie dagli adulti. Se siete pigri e amate le cose belle, sullo shop online è disponibile anche la calza completa a soli – si fa per dire – duecento euro.
Frutta e fiori che diventano confetti – Romanengo 1780
La pasticceria Pietro Romanengo è un’insegna storica dei dolci genovesi. Dal 2022 è aperta anche su Milano, ma è attivo anche lo shop online per il resto d’Italia. Qui la scelta può ricadere tra la frutta e i petali di fiori canditi, i confetti di mandorle, pistacchi o semi di finocchio e le scorzette al cioccolato. Tutto preparato secondo antica tradizione dolciaria e confezionato a mano. Una perla dolce per palati fini. Se disponibile, c’è anche la calza già pronta per adulti, o quella per bambini.
Perle di tartufo – La Perla di Torino
Colorate, sfiziose e divertenti. Tutte le calze dovrebbero avere dentro almeno un barattolo di perle di tartufo, le chicche by La Perla di Torino, storica azienda diventata mito per i suoi tartufi di cioccolato buoni e vari nei gusti. La limited edition Christmas, dedicata al Natale è semplicemente paradisiaca (anzi, chiediamo che diventi un continuativo!).
Meravigliosi fruttini di Marzapane – Confetteria Mucci
Già dalla fine del 1800 a Trani si lavorava lo zucchero nella confetteria Mucci per dare origina a confetti, dragées e piccoli frutti di marzapane che sono uno spettacolo prima per gli occhi, poi per la bocca. Con loro, vi assicurate la calza più elegante di sempre!
Straordinaria Liquirizia – Amarelli
Per gli amanti della liquirizia la calza non può non passare che da Amarelli, l’azienda di Rossano (CS) che valorizza la liquirizia calabra dal 1731. Radice, polvere, gommosa, confettata e aromatizzata. Ogni tipo di liquirizia presente, ma anche caramelle, cioccolati e liquori – alla liquirizia, of course!
Frutta secca da nord a sud
Se riempire la calza di dolci vi sembra eccessivo, si può sempre optare per la frutta secca. Lasciando un attimo da parte le nocciole Piemonte e il pistacchio di Bronte, possiamo dedicarci alla ricerca di chicche altrettanto buone e meno sfruttate. La nocciola dei Nebrodi è una di queste. Oppure in Puglia per le mandorle di Toritto, un presìdio Slow Food coltivato nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, o le noci Lara, una varietà di noci italiane che è possibile acquistare online da un rivenditore che riunisce i piccoli coltivatori.
Frutta, ma ricoperta – Maglio
Per chi desidera una sorpresa al gusto adulto, gli irresistibili fichi al cioccolato e la novità 2024, il bergamotto ricoperto di cioccolato sono una prova di forza con la vostra capacità di resistenza. Perderete, statene certi. Una delle poche realtà del Sud Italia, e unica in Puglia, l’azienda Maglio, giunta alla sesta generazione, produce cioccolato from bean to bar.
Grezzo, ma raffinato – Cioccolato Leone
L’azienda dolciaria Leone avrà anche dei rivali, ma non per questo deve temere nessuno. L’azienda storica delle pastiglie si fa golosa con una confezione caramella gigante ripiena di gelatine e praline. Per i più eclettici un omino di Pan di Zenzero ripieno dei tipici Cri Cri.
I Cri Cri – Antica Torroneria Piemontese
Una pralina coloratissima, che si unisce alla tradizione del cioccolato piemontese in cui è immancabile la nocciola. I Cri Cri sono praline di cioccolato rivestite da confettini di zucchero (colorati o bianchi) e solitamente incartati con carte colorate. Molte pasticcerie e aziende in Piemonte li producono artigianalmente, ma noi abbiamo selezionato quelli di Antica Torroneria Piemontese
I torroncini di Cologna Veneta – Garzotto Rocco e Figlio
Un’istituzione del mandorlato, la storia di Garzotto parla attraverso la bontà dei suoi torroni e la bellezza delle scatole. Per la calza della Befana, sono perfetti i torroncini fatti con le migliori mandole disponibile e una lavorazione centenaria.
Spirito Natalizio – Charlotte Dusart
La cioccolateria belga artigianale con sede a Milano ha pensato a molte creazioni per il Natale. Tutte bellissime, tutte golose. La scelta per la Befana è per gli adulti, con Spirito Natalizio, una scatola con otto praline e il loro ripieno alcolico: Zabaione, Champagne, Baileys e Cointreau. Che bel modo di festeggiare il 6 gennaio!