Critica gastronomicaLe pagelle di trenta biscotti del supermercato

Impieghiamo ore per sceglierli, indecisi davanti agli scaffali, dilaniati dal dubbio: meglio provare qualcosa di nuovo o restare sul classico e rassicurante frollino mattutino? Noi li abbiamo provati tutti (o quasi) e siamo pronti a darvi il nostro giudizio, anche sul vostro preferito

Scegliere i biscotti al supermercato: una scienza non scienza in cui si intrecciano fattori oggettivi come la qualità e gli ingredienti a questioni emotive tipo: “Come ci sentiamo oggi?”, “cosa faremo nel weekend con i bar chiusi” e “quanto è lontana la prova costume?”. Generiamo migliaia di dati utili alla scelta ma non riusciamo a elaborarli tutti in quei venti minuti fermi inebetiti davanti allo scaffale. Un caos!

Perché allora non stilare delle pagelle in modo da chiarirci le idee oltre che scatenare una guerra tra amanti del biscotto con gocce di cioccolato e appassionati di frollini al grano saraceno?

Non sarà una gita in pasticceria tra cantucci e baci di dama, bensì la ricerca della pace nella corsia biscotti e prima colazione del supermercato.

Qui abbiamo contato oltre 200 reference ma ne faremo una sintesi, si fa per dire. Eccola, divisa tra le categorie più gettonate.

Biscotti farciti

Una categoria che va oltre il biscotto ma si concentra anche sul ripieno che varia tra cioccolato, frutta o crema di unicorno.

Oreo – 4+

Il biscotto iconico con crema vaniglia più famoso della terra e forse anche di altri pianeti grazie agli ingredienti bizzarri che lo rendono resistente anche a condizioni ostili. Qui niente che ricordi i biscotti così come la tradizione ce li ha consegnati: latte, burro e uova sono i grandi assenti di questo prodotto, che rientra a pieno nella categoria “Lo metto nel carrello perché ne ho emotivamente bisogno ma spero di non incontrare nessuno alle casse”.

Biscocrema Pan di Stelle – 5

Come il compagnetto dispettoso che ripete quello che fai. Stesso posizionamento, stesso prezzo, stesse ambizioni dei Nutella Biscuits, di cui però non cerchiamo certo un sostituto più dolce.

Ringo Thin Pavesi – 7

Gita scolastica in pullman e tubo di Ringo. Questo prodotto non è solo un biscotto, è la descrizione di un attimo. Ora c’è Ringo Thin che ci riporta a fare un giro su questi biscocrema, biscotto più sottile e croccante e il ripieno di sempre nella versione vaniglia o cioccolato. Un’innovazione di prodotto efficace.

Nutella Biscuits – 7

Scaffali vuoti e gente disperata. Non stiamo parlando dell’inizio della pandemia ma del lancio sul mercato dei Nutella Biscuits. 10 anni di ricerca e sviluppo (sigh) per creare la perfezione tra un biscotto croccante e la Nutella.

Siamo cresciuti spalmando questa crema su ogni superficie edibile e appena ci hanno detto che avrebbero spalmato loro, siamo diventati matti. Che gli vogliamo dire? Niente, sono stramaledettamente buoni (e costosi).

Grisbì Vincenzi – 7+

Grisbì è il guilty pleasure. Uno di quegli acquisti da supermercato che quando lo facciamo, dobbiamo subito confessarlo a qualcuno come un peccato di cui si è un po’ fieri. Ripieno di crema nocciola nella versione originale, oggi vede fantasiose versioni: dal doppio cioccolato extra fondente o crema limone, alle Limited Edition al pistacchio, caramello o fiori di sambuco e lime. Molto copiato mai eguagliato.

Cuor di mela – voto 8

Per quelli che pensano che i ripieni di frutta non superano mai i ripieni al cioccolato: siete degli stolti! Questa opera del Mulino Bianco è la rivincita della golosità della frutta. L’assaggio ti lascia il segno, Forse non lo comprerai spesso ma lo penserai sempre.

Baiocchi Mulino Bianco – 8 +

Uno dei primi biscotti ripieni del Mulino Bianco. Il Baiocco confrontato con altri simili si presenta più calorico e ricco in grassi. Forse tutto questo non ci importa perché quando lo mangiamo ritroviamo il fanciullino che è in noi. Attenzione anche alla novità 2021 Baiocchi choco: in due parole, da un lato hanno tolto il biscotto e lo hanno sostituito con un disco di cioccolato. Prova costume, addio.

 

Frollini

Sono biscotti burrosi che mangiamo a colazione, dopo cena, quando siamo tristi, quando siamo felici. Non hanno genere, età e danno ascolto a ogni palato. La politica dovrebbe ricominciare seguendo l’esempio dei frollini. Su loro saremo severi come i notai dei giochi a premi Rai.

Girandole Balocco – voto 3-

Una frolla di panna e cacao in ciambelle rigate e una sensazione di unto, dovuto probabilmente all’olio vegetale usato. Il costo è contenuto come anche l’allegria nel mangiarli.

Girotondi Mulino Bianco – voto 4

Praticamente sono i Galletti Mulino Bianco ma rotondi e con i buchi. Poche differenze che non ci fanno trovare un perché a questo biscotto. Forse non lo troviamo nemmeno nei Galletti ma almeno loro hanno una carriera. Mulino Bianco, perché?

Bucaneve Doria – 5-

Un frollino piatto nel vero senso della parola. Non contiene burro ma si porta il vantaggio di una tabella nutrizionale più onesta. Perfetto per chi non vuole rischiare e fa domanda di pensionamento con quota 100.

Frollini al Farro Alce Nero – voto 6-

La filosofia di questo brand è bellissima ma definire “frollino” un prodotto senza burro e uova, ci mette in difficoltà. Il sapore è buono e la lista ingredienti corta. Farine italiane e certificazione Bio ma le emozioni, le stesse di quando mastichiamo le gallette di riso.

Gocciole Pavesi – voto 6

Se volete crearvi dei nemici dite che non vi piacciono le Gocciole, come stiamo per fare noi. Sì, perché questo è uno dei biscotti più venduti di sempre.  Tutti ne abbiamo avuto almeno un pacco in casa, persino Rose una volta sbarcata dal Titanic, si trovò in tasca il cuore dell’oceano e una Gocciola Pavesi. Basta! Dobbiamo andare avanti e trovare un biscotto meno pesante. Se proprio non riuscite, provate almeno la nuova versione al cocco e fateci sapere.

Krumiri Bistefani – 6 ½

Vi ricordate lo spot dei Krumiri in cui il capo urlava all’impiegato Carlo? Che ansia. Oggi parleremmo di mobbing ma questo biscotto, ispirato dalla tradizione delle frolle italiane è uno degli storici presenti in GDO. Cambiano le policy di comportamento sul lavoro, non il krumiro. Bello ma non balla.

Abbracci, Ritornelli, Spicchi di Sole, Macine Mulino Bianco – voto 8+

Abbiamo voluto raggruppare qui quattro biscotti storici che hanno in comune una qualità comune: essere golosi senza sapere di esserlo. Sono gli Alberto Angela dei biscotti: affascinanti e con la capacità di poterci dire qualsiasi cosa che tanto noi non cambiamo canale.

CereAlé Kinder – voto 7-

La confezione sembra un libro di ricette di Benedetta Rossi e una volta aperta, scopriamo che sono delle monoporzioni. Prima era la mamma a razionarci i biscotti ora ci si mette anche la Kinder? Vabbè, si tratta di un biscotto ai 7 cereali con nocciole e forse troppi grassi. All’assaggio gran recupero: è la versione golosa dei Gran Cereale: croccante e gustoso, ne vorresti molto. Forse la monoporzione ce la meritiamo.

Biscotti con Caramello e Cannella Viaggiator Goloso – 7

La linea Premium dei supermercati Unes ci regala spesso chicche fatte di buoni ingredienti e prezzi interessanti.  Tra i biscotti spicca il frollino al caramello e cannella. Un profumo speziato strepitoso che vede questo biscotto perfetto da solo o da accompagnare con un sorbetto limone, una granita di mandorla e sì, anche con del gelato. Evviva!

Frollini al grano saraceno e gocce di cioccolato Esselunga – 7 ½

I biscotti della Private Label (cioè a marchio del supermercato) sono spesso una brutta copia di biscotti celebri. L’eccezione la fa Esselunga con i frollini al grano saraceno. Una ricetta con gocce di cioccolato che li rende pazzeschi sia nel latte che da soli, davanti a una serie TV. Brutto però quando poi scopriamo di aver dato fondo al pacco da 800g senza renderci conto.

Nascondini Mulino Bianco – voto 8+

Li pubblicizzavano come una tavoletta di cioccolato nascosta dentro una frolla friabile. Ci hanno fregato a tutti ma ne è valsa la pena.

Pan di Stelle – voto 9-

Questo biscotto ha conosciuto un successo al punto da crearsi una linea tutta sua. Con i Pan di Stelle vediamo farci torte, gelati e dessert per non parlare di tutti i produttori di biscotti che propongono una loro versione di frollino al cacao e nocciole con glassa di zucchero. Facile immaginare perché. Si tratta di un assaggio di paradiso dove i fiumi sono fatti di latte parzialmente scremato. Difficile paragonarlo ad altri frollini.

Ancorauno Tre Marie – voto 9 ½

Mai nome fu più giusto. Le Marie dei panettoni si lanciano anche sui frollini con 4 versioni: con gocce di cioccolato, con un tocco di cacao, cioccolato in frolla krumiro, frolla cacao con cioccolato.  Impasto sempre rustico e dal gusto che lascia il segno. Ingredienti classici con un mix di grassi tra burro e oli vegetali. Qui c’è il vero gusto del frollino e non come le Gocciole (sì, infieriamo ancora) Non di certo light ma chi se ne frega, sono buonissimi!

 

Biscotti secchi

Uno dei biscotti più diffusi. Presente nella Razioni K dei militari e nella dispensa di nonna. A renderli diversi dagli altri biscotti, la minore presenza di grassi: sempre sotto i 10g su 100g di biscotto.

Petit Pavesi – voto 6

Il problema si pone un po’ subito dalla confezione. Non si capisce se state acquistando i crackers o i biscotti secchi. Ma superato l’ostacolo, rimane un biscotto perfetto per creare il voto di media della classe.

Oro Classici Saiwa – voto: 7

Grazie a delle campagne pubblicitarie ben fatte, ci ha fatto credere che c’è anima anche dentro un biscotto secco. È ottimo e sicuramente è il più ricercato per fare quelle ricette diventate di moda con i blog: la mattonella tiramisù o la cheesecake. Per non parlare dei panini di Oro Saiwa e Nutella.

Biscotto dei grandi Plasmon – 8 ½

Ogni volta che abbiamo preso un biscotto Plasmon dal pacco di nostro figlio o nipote ci è sembrato di raggiungere il gradino più basso nella lotta al reperimento del cibo. Plasmon lo sa e ha creato il biscotto “dei grandi”. A differenza del percepito, il biscotto Plasmon non è nemmeno così tanto calorico come si pensa. Grassi e Kcal sono contenuti, gli zuccheri invece no. Finalmente potete mangiarlo alla luce del sole e senza la presenza di bambini intorno. Un traguardo di vita.

Pain Croûte Lazzaroni – voto: 9 

Già dalla forma ci ricordano dei tempi che poco avevano a che fare con i frollini al cocco. Un biscotto sincero, allungato a stecca e da spezzare con le mani.  Nella categoria biscotti secchi di certo il più buono. Non ha la presunzione di volere essere goloso perché ha capito che non è quello il suo ruolo. E di questi tempi, ci sembra già tanto.

 

Biscotti Oswego

Gli Oswego sono una tipologia di biscotto con due caratteristiche evidenti: malto d’orzo tra gli ingredienti e una forma allungata e tonda ai lati. Origini americane, famosi nel Regno Unito, per il tè. Arrivano in Italia grazie a Pietro Gentilini che li chiamerà Osvego.

Oswego Colussi – voto 5-

Questo biscotto dal prezzo piuttosto contenuto è un must per Colussi. La forma è quella classica ma la ricettazione senza malto d’orzo lo rende un biscotto secco. Sul pack ci dicono che contiene il 60% di grassi saturi in meno rispetto agli altri. Certo! Possiamo fare anche l’insalata russa senza maionese e dire che è povera di grassi ma in realtà dovremmo dire che è un minestrone.

Oswego Lazzaroni – voto 7

Se un po’ come Wanna Marchi siete tra quelli che fanno la guerra al grasso, questo è l’Oswego che fa per voi. Lazzaroni elimina il burro per sostituirlo con grassi vegetali. Buono ma il burro ci piace di più.

Osvego Gentilini – voto 8 ½

Dobbiamo riconoscere a Gentilini la bontà fatta di ottime materie prime recitate anche da Vittorio Gassman in un’esilarante performance, la voglia di usare solo farine italiane e poi la storia: Gentilini è la prima industria di prodotti da forno nella storia italiana. L’Osvego è buono, e la confezione gli dona quel fascino che ci fa sentire che mangiarli è una cosa giusta.

Biscotto X – voto 10

Qui c’è il vostro biscotto del cuore. Quello che mangiate di nascosto o a colazione, quello che quando iniziate a chiedervi quanti ne avete mangiati, è già troppo tardi. Il biscotto che quando aprite la confezione, dentro di voi state ridendo come psicopatici. Chi se ne frega se ha il burro o l’olio di mais, se ha 42 o 43 Kcal. Nessuno più di lui saprà regalarvi quella sensazione unica di sorriso croccante.

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