La corte di Aleksander Ceferin alla Uefa perde i pezzi. L’attuale numero uno della federazione calcistica europea ha un atteggiamento da leader di un Paese illiberale, con leggi ad personam e favoritismi al suo circoletto di potere. Le ultime modifiche regolamentari immaginate da Ceferin hanno spinto Zvonimir Boban a lasciare la carica di Head of Football, come forma di protesta. «Ho parlato e discusso con il presidente dell’Uefa riguardo a un problema nato durante l’ultimo meeting dell’Esecutivo ad Amburgo. Si tratta di una proposta per modificare lo statuto dell’Uefa e consentire allo stesso Presidente di potersi candidare nuovamente dopo questo mandato, che doveva essere il suo ultimo. Dopo aver manifestato la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso, il Presidente mi ha risposto che per lui non c’è nessun problema legale né tantomeno etico morale e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione», ha scritto l’ex giocatore del Milan. Il suo addio arriva proprio a pochi giorni dal Congresso Uefa che si terrà a Parigi l’8 febbraio e metterà ai voti la riforma.
«Paradossalmente nel 2017 è stato proprio Ceferin a proporre e avviare un pacchetto di riforme che negavano chiaramente tale possibilità: regole che dovevano proteggere l’Uefa e il calcio europeo dalla “bad governance” che è stata per anni il modus operandi di tutto il vecchio sistema. È stata una cosa straordinaria per il calcio e anche per Ceferin stesso. Questo distacco da quei valori è sorprendente e incomprensibile, soprattutto in questo momento», ha aggiunto Boban. «So bene che bisogna accettare la logica del compromesso, ma di fronte a questo fatto, se lo accettassi, andrei contro i principi e i valori comuni in cui credo fermamente. E non faccio il fenomeno, perché di certo non sono l’unico a pensarla così».
Crisis brewing at UEFA – Zvonimir Boban quits as chief football officer in protest at law changes that would see president Aleksander Ceferin exempt from term limits. Follows opposition to the move by England’s David Gill pic.twitter.com/yN07pI375o
— Martyn Ziegler (@martynziegler) January 25, 2024
Quando è stato eletto nel 2016, dopo il mandato di Michel Platini, una delle riforme più significative di Ceferin è stata quella di impedire a qualsiasi presidente di rimanere in carica per più di tre mandati. Ma adesso, forse ispirato da qualche autocrate dell’Europa dell’Est, Ceferin sta provando a cambiare questa regola per restare in carica fino al 2031. L’idea è quella di inserire un emendamento che escluderebbe dal conteggio qualsiasi nomina precedente alla riforma, quindi al 2017.
La riforma era stata presentata durante una riunione del Comitato esecutivo Uefa del 2 dicembre ad Amburgo, in Germania, a margine del sorteggio dell’Europeo. Il primo a opporsi a questa proposta con cui Ceferin vorrebbe conservare e rinnovare il suo potere è stato David Gill, ex direttore generale del Manchester United e oggi membro del Comitato, che considera la riforma «un passo indietro in termini di democrazia e governance».
Il prossimo 8 febbraio la proposta dovrà trovare la maggioranza dei due terzi dei cinquantacinque membri Uefa per modificare i relativi statuti. All’inizio l’opposizione di David Gill aveva trovato un discreto sostegno, ma è ancora troppo difficile capire come andrà il voto al Congresso, dal momento che Ceferin gode di un discreto consenso tra i Paesi dell’Europa orientale.