L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha licenziato diversi dipendenti sospettati di essere coinvolti nel pogrom del 7 ottobre in cui miliziani di Hamas hanno ucciso circa milleduecento persone tra civili e militari, prendendone in ostaggio altri duecentocinquanta. Il Commissario generale dell’Unrwa Philippe Lazzarini ha annunciato una indagine interna dopo che le autorità israeliane hanno mandato delle informazioni dettagliate sul presunto coinvolgimento nell’atto terroristico di dodici dipendenti, chiarendo che ognuno di loro sarà perseguitò penalmente, se provata la colpa.
Nel frattempo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha sospeso ulteriori finanziamenti all’agenzia creata nel 1949 che fornisce servizi inclusi istruzione, assistenza sanitaria primaria e aiuto umanitario ai palestinesi a Gaza, Cisgiordania, Giordania, Siria e Libano. I finanziamenti riprenderanno solo quando le accuse saranno chiarite. Il portavoce del governo israeliano Eylon Levy ha criticato l’Unrwa per la tempistica della notizia. L’annuncio infatti è avvenuto lo stesso giorno della decisione della Corte Internazionale di Giustizia con sede all’Aja che ha respinto la richiesta sudafricana di costringere Israele a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.